Era cominciato tutto un po’ in sordina, con il taglio del 20% circa delle corse Cotral, sforbiciate qui e lì ma pesantissime conseguenze per i centri minori. Poi è stata la volta della Laziomar, che si è rifiutata da luglio 2016 di portare alimenti freschi sulle isole e non ha mai pagato una multa per i guasti frequenti dei traghetti. Ora tocca ai treni regionali che da dicembre collegheranno Roma solo per un tratto della provincia di Latina, fino a Formia, il resto, il sud profondo, sarà staccato e legato agli orari di Trenitalia per la regione Campania. Ecco come il trasporto pubblico locale sta cambiando l’assetto, le abitudini e l’offerta dei servizi in tutta la provincia. Senza grandi malumori, a parte le proteste, messe in conto, nel sud pontino. Ma in realtà la drastica riduzione degli investimenti sul trasporto pubblico regionale è cominciata già da molto tempo e adesso è probabilmente tardi per correre ai ripari. Nell’ordine: Cotral spa ha smantellato tutti gli uffici di accesso al pubblico sul territorio e quello di Latina (unico rimasto aperto) ha orari risibili. Non è ancora possibile acquistare i biglietti né gli abbonamenti on line, nè fare prenotazioni e non esiste un controllo reale degli abusivi. Non è mai stato approvato un protocollo per estendere il biglietto integrato al trasporto urbano di Latina e da sei anni si attende di conoscere con esattezza qual è il contributo regionale per chilometro percorso al fine di mettere in piedi un vero piano dei trasporti.
L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (2 novembre 2016) http://www.latinaoggi.eu/news/news/30545/trasporto-pubblico-un-autunno-senza-servizi.html
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