M A L I TA L I A Adesso i furbetti del cartellino rischiano di cantare vittoria
» LUCIANO CERASA La figura-simbolo dello scandalo dei furbetti del cartellino è diventata suo malgrado Alberto Muraglia, meglio conosciuto come il vigile in mutande di Sanremo. La telecamera della Guardia di Finanza di Imperia, inesorabilmente puntata sulla timbratrice per inchiodare con la prova video i dipendenti infedeli del Comune lo immortalò mentre passava il badge in maglietta e slip per poi tornarsene a casa sua. Gli altri approfittavano per andare in canoa o al bar. Quelle immagini hanno fatto il giro del mondo. Lui si è sempre dichiarato innocente, “ero il custode dello stabile, abitavo lì, mi trovavo praticamente a casa mia alle sei del mattino” protesta,ma niente.Licenziatoin 48 ore. Insieme a Muraglia la Commissione disciplinare del Comune, ha disposto 32 licenziamenti, 98 sospensioni, 40 tra sanzioni e rimproveri e 28 archiviazioni. L’allegra attività di timbratura degli impiegati comunali di Sanremo non è stata la prima ad essere documentata da carabinieri e Guardia di Finanza. Ma quello che ha fatto veramente scalpore è la plastica dimostrazione che fenomeni di massa come l’assenteismo retribuito, i falsi invalidi e relative indennità di accompagnamento, non sono una prerogativa genetica della pubblica amministrazione
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