Gli Alberi sostengono la nostra vita e non sempre siamo in grado di ricordare quanto siano indispensabili per la nostra sopravvivenza,
non necessariamente lo siamo noi per la loro, anzi.
La Festa degli Alberi (Arbor Day) è nata negli Stati Uniti nel 1872, lo stesso anno in cui venne istituito il primo parco naturale del mondo, quello di Yellowstone. Nella prima edizione furono piantati migliaia di alberi nel Nebraska e in altri stati e nei decenni successivi la festa si è diffusa in numerosi altri paesi del mondo. In Italia è arrivata alla fine dell’Ottocento e, pur con periodi di maggiore o minore fortuna, viene tuttora celebrata e alla luce delle grandi questioni ambientali tende ad assumere significati sempre nuovi e rilevanti. L’essenza della festa, tuttavia, non è cambiata nel tempo, perché il gesto simbolico che ne riassume il senso è, allora come oggi, la piantagione di alberi, coinvolgendo le scuole e, se possibile, tutta la comunità. Purtroppo a Pontinia e in generale in provincia di Latina è una festa spesso dimenticata, come sono stati trascurati un'infinità di valori sociali e civili, l'educazione, il rispetto e la ricerca di una migliore qualità della vita che poi, in molti casi, significa avere le condizioni "umane" per la vita. Spesso gli alberi dalle nostre parti vengono massacrati, distrutti, bruciati, avvelenati oppure non vengono curati e potati per dare l'alibi a chi li distrugge. Una civiltà che non fa prevenzione non è civiltà. Chi non cura il proprio territorio e quindi gli alberi non ama il territorio, la vita, il genere umano e le future generazioni. Gli alberi, oltre all'ossigeno, nella nostra pianura significano un contributo importante alla bonifica, al mantenimento della stessa e anche e sopratutto, come frangivento, a diminuire la distruzione di eventi metereologici estremi sempre più forti, dovuti anche al mutamento climatico per lo stile di vita sbagliato. Ma gli alberi, come dicevamo prima, devono essere curati, altrimenti ci rovinano adosso. Mancano 2 giorni alla festa degli alberi. Non ho notizie di eventi di sensibilizzazione a Pontinia e in provincia, ma spero di sbagliarmi. In questa situazione catastrofica molti neroni o attila, geni del male e dell'inquinamento cancerogeno, poi vogliono spargere altra diossina e nano e micro particelle con la follia delle centrali a biogas e biomasse
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