Ecoambiente
bonifica il sito,
si
comincia col capping di S0
Ecoambiente
ha avviato ieri le
operazioni
di monitoraggio
dei
piezometri di sua competenza,
ai
fini dell’eventuale immissione
di
soluzioni inertizzanti per
attenuare
lo stato di inquinamento
chimico
della falda acquifera. Si
tratta
del primo intervento operativo
nell’ambito
dei lavori di messa
in
sicurezza definitiva dell’i nva s o
S0,
lavori formalmente iniziati il 27
novembre
scorso. Sempre nello
stesso
protocollo, è previsto per il
10
dicembre l’avvio della campagna
di
analisi preliminare per determinare
lo
stato di salute delle acque
in
falda attorno al bacino S0.
Affinché
le operazioni di messa
in
sicurezza dell’invaso (che fino
agli
anni ‘80 è stato gestito dal
Comune
di Latina che ne aveva
fatto
la propria discarica) possano
essere
condotte all’insegna della
massima
trasparenza, Ecoambiente
ha
invitato gli enti coinvolti nella
gestione
del ciclo dei rifiuti, dalla
Regione
alla Provincia, dal Comune
capoluogo
alla Asl, a nominare
dei
propri tecnici di riferimento da
affiancare
agli incaricati dalla srl
che
attualmente gestisce una delle
due
discariche di Via Monfalcone
a
Borgo Montello. Contestualmente
all’annuncio
dell’avvio della
bonifica
dell’invaso S0, che consiste
nella
realizzazione di un cosiddetto
cappingla
cui funzione è
quella
di isolare l’invaso e dunque
contenerne
gli sversamenti di percolato
nel
sottosuolo, Ecoambiente
ha
chiesto agli stessi enti interessati
la
convocazione di un tavolo
tecnico
insieme ad Indeco (l’altra
azienda
che gestisce la seconda
discarica
del sito di via Monfalco
ne)
per definire le modalità tecniche
ed
economiche della loro partecipazione
alla
messa in sicurezza
operativa
dell’area.
La
questione che Ecoambiente
non
si stanca mai di ribadire è che
rispetto
alle problematiche dell’in -
vaso
S0 l’azienda si considera soggetto
interessato
ma non soggetto
responsabile,
non avendo mai avuto
alcun
ruolo nella gestione di
quella
particolare area, sempre ed
esclusivamente
gestita
dal Comune
di
Latina, peraltro in un momento
storico
in cui le norme in
materia
ambientale non imponevano
alcun
tipo di cautela per la
gestione
dei luoghi adibiti a discarica
di
rifiuti urbani. Malgrado non
si
ritenga responsabile dell’inqui -
namento,
Ecoambiente ha comunque
avviato
già da tempo una serie
di
attività propedeutiche alla bonifica
appena
intrapresa del sito, riservandosi
in
ogni caso di resistere
in
giudizio contro le determine del
Comune
che le imponevano di
procedere
alla bonifica, e di promuovere
un’azione
riscarcitoria
nei
confronti di coloro che dovessero
risultare
gli effettivi responsabili
della
gestione in vita dell’inva -
so
S0.
L’interesse
di Ecoambiente per
quell’invaso
è dettato dal fatto che
la
bonifica del sito è la condizione
insuperabile
per il rilascio della
definitiva
autorizzazione per la
realizzazione
di un impianto di
trattamento
meccanico biologico
dei
rifiuti, impianto che consentirebbe
alla
stessa Ecoambiente di
continuare
ad utilizzare la propria
discarica
per ospitare i residui di
lavorazione
del Tmb, condizione
per
la prosecuzione dell’a t t iv i t à
industriale
altrimenti insostenibile.
IL
QUOTIDIANO - Martedì 2 Dicembre 2014
8
Latina
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