giovedì 4 dicembre 2014

Bielorussia: Tumori aggressivi tiroide causa esposizione a radiazioni

Per la prima volta i ricercatori hanno scoperto che l’esposizione allo iodio radioattivo è associata a forme più aggressive di cancro alla tiroide.
Lo ho definito un attento studio su quasi 12.000 persone in Bielorussia esposte, quando erano bambini o adolescenti, al fallout radioattivo dell’incidente nucleare di Chernobyl nel 1986.

I ricercatori hanno esaminato i tumori della tiroide diagnosticati fino a due decenni dopo il disastro ed hanno scoperto che le alte dosi di radioattività rilevate da misurazioni effettuate subito dopo l’incidente sono causa di caratteristiche tumorali più aggressive.

“Il nostro team ha già dimostrato che l’esposizione allo iodio radioattivo, aumenta significativamente il rischio di cancro alla tiroide nel rapporto “dose-dipendente”. Il nostro studio mostra che l’esposizione è anche associata a caratteristiche cliniche distinte e più “aggressive”; dice l’autore del documento, Lydia Zablotska, Professoressa associata presso il Dipartimento di Epidemiologia e Biostatistica presso l’Università della California a San Francisco (UCSF).
Il documento è stato pubblicato nella rivista Cancer (2014; doi: 10.1002 / cncr.29073).
Zablotska ha detto che i risultati dello studio sono significativi anche per le persone esposte alle ricadute di iodio radioattivo provenienti dall’incidente al reattore nucleare di Fukushima, in Giappone, nel 2011, a seguito del terremoto e tsunami.

“I soggetti esposti da bambini o adolescenti al fallout radioattivo, sono quelli a più alto rischio e dovrebbero essere sottoposti a screening tiroidei in maniera regolare. Presentano infatti rischi di contrarre tumori più aggressivi che possono diffondersi molto velocemente. I medici devono essere consapevoli della gravità di queste forme di cancro e monitorare attentamente quelli ad alto rischio”, ha detto Zablotska.

Gli studi su Chernobyl condotti dalla professoressa Zablotska, hanno anche dimostrato per la prima volta che l’esposizione alle radiazioni, subito dopo l’incidente di Chernobyl, è associata ad una vasta gamma di malattie alla tiroide – da benigne a maligne.
I tumori benigni incapsulati della tiroide sono chiamati “adenomi follicolari” e sono trattati nello stesso modo del cancro, ovvero la rimozione della ghiandola e la terapia di integrazione degli ormoni (che nel caso specifico vengono persi). Quest’ultimo trattamento è permanente ed è molto costoso per i pazienti.Il cancro della tiroide è una patologia rara tra i bambini, con meno di un nuovo caso per milione, diagnosticati ogni anno. Secondo il Surveillance, Epidemiology, e End Results (SEER) Program del National Cancer Institute (NCI), tra gli adulti, circa 13 nuovi casi vengono diagnosticati ogni anno su 100.000 persone.

Tuttavia, in Bielorussia, i ricercatori hanno diagnostica 158 tumori alla tiroide tra gli 11.664 soggetti esaminati durante tre cicli di screening.
Quelli che sono stati esposti a radiazioni più elevate hanno più probabilità di contrarre varianti “solide” o diffuse di cancro della tiroide, nonché caratteristiche tumorali più aggressive, come l’ingrossamento dei vasi linfatici e diverse lesioni tumorali simultanee nella ghiandola tiroidea.

>>>GLI STUDI PRECEDENTI DEL TEAM ZABLOTSKA http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=2246

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