venerdì 2 marzo 2012

Pontinia, discarica Migliara 49, lungo Ufente, Fontana di Muro, interruzione strada

ecco come si presenta oggi la discarica della Migliara 49 sotto la telecamera
ancora un'altra immagine della discarica della Migliara 49 sotto la telecamera
Un lavabo da cucina abbandonato lungo la via Ufente (che si congiunge sulla Migliara 49 all'altezza della omonima discarica) sulle rive dell'Ufente
l'immagine attuale delle rive della sorgente di Fontana di Muro, ancora una volta abbandonanti rifiuti di vario genere, copertoni, plastica, ecc.
il cartello che indica la chiusura della SP Cerquiete praticamente in corrispondenza della Sorgente Fontana di Muro

La migliore zona di rilievo ambientale e turistico del comune di Pontinia è la zona SIC – ZPS dei Laghi del Vescovo (laghi dei Gricilli, sorgente Fontana di Muro, vasca di espansione dei laghi, Ufente) è stata, dagli anni '80, oggetto di incuria, incidenti, inquinamento e discariche. Potrebbe originare decine di posti di lavoro mediante la riqualificazione, il turismo, i percorsi didattici. Eppure è stata troppo spesso oggetto di cronaca, se n'è occupato il TG3 all'inizio degli anni '90 con l'esondazione dei laghi, il tracollo delle rive, ne ha parlato il GR1. C'è il progetto di monumento naturale, con il favore, una volta tanto, delle associazioni dei cacciatori e dei pescatori (oltre agli ambientalisti e ai cittadini storicamente fruitori del “mare di Pontinia”) per l'alta valenza di ripopolamento della fauna. C'è il progetto di acquedotto proprio sfruttando la qualità delle sorgenti di Fontana di Muro. E' oggetto di importanti studi geologici per i sinkhole, ma anche per il carsismo delle vicine colline del comune di Priverno. E' una zona geologicamente instabile e non è edificabile come tutti sanno. Tranne i tecnici progettisti delle opere connesse della centrale a turbogas, quelli di Terna e del gasdotto che scegliendo questo percorso hanno causato il fallimento, per ora, del progetto della centrale tanto contestata quanto inutile e dannosa. Delle cronache purtroppo della cronaca nera (diversi incidenti mortali), tanti fascicoli in tribunale e in procura (per danno ambientale, per abusivismo, per sfruttamento illegittimo dei beni comuni) e di inquinamento se ne sono occupati, Repubblica, Rai1, il TG5. Poi lo scorso anno, il 21 settembre, dopo decine di segnalazioni, denunce, articoli e servizi la Gdf “scopre” 7 discariche abusive e tutti i tg nazionali hanno diffuso le immagini dell'Ufente inquinato dalla tristemente famosa discarica della Migliara 49. Sembra che per cercare di scongiurare tale discarica la Provincia di Latina abbia installato una finta telecamera. Ma il cumulo di rifiuti è più volte aumentato con i resti di palme, di plastica, copertoni, demolizioni edilizie, elettrodomestici, eternit-amianto, fusti, bidone, materiale chimico e, secondo le cronache dopo la denuncia della Gdf, di diossina e di rifiuti tossici e nocivi. Poi una lunga serie di roghi (sui cumuli dei rifiuti sparsi lungo tutta la Migliara 49 e la via Lungo Ufente) estivi che è continuata per tutto il mese di ottobre. Adesso la situazione è migliorata anche se di poco. Come si nota dalle immagini http://pontiniaecologia.blogspot.com/2012/03/pontinia-discarica-migliara-49-lungo.html, nei luoghi della famosa “discarica della Migliara 49” (che esattamente è il punto di unione della Migliara 49 con la via Lungo Ufente, proprio nella zona dove ogni giorno e ad ogni ora del giorno trovate i pescatori, ci sono vecchi e nuovi cumuli di rifiuti. Alcuni bruciati e ancora non rimossi. Ma lo stesso sulle strade Migliara 49 e Lungo Ufente (dove potete notare il lavabo da cucina ripreso nella fotografia). Anche le rive della Sorgente Fontana di Muro dopo le bonifiche volontarie di Pontinia Ecologia e Territorio vi sono di nuovo copertoni, plastica, vetri e altri rifiuti. Poi si nota il cartello stradale che annuncia l'interruzione della SP Cerquete (la strada che costeggia la collina, la Ferrovia, Fontana di Muro e i laghi dei Gricilli) di cui alle cronache era sfuggita la notizia. Ancora una volta vista la latitanza delle istituzioni, degli amministratori e dei politici, spetta ai cittadini informare. Ormai è una costante. Le istituzioni “dormono” e associazioni e cittadini informano, si attivano, sensibilizzano.

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