Latina Oggi, Mercoledì 7 Marzo 2013
Per tutto il 2012 i comuni del Lazio potranno distribuire acqua con concentrazioni superiori ai 10 microgrammi/litro
Arsenico, l’emergenza continua
Il Governo recepisce la proroga della Ue: si potrà derogare ai limiti fino al 31 dicembre
ANCORA dieci mesi, poi le concentrazioni di arsenico nell’acqua dovranno scendere sotto il limite imposto dalla Commissione europea e fissato a 10 microgrammi per litro. Recependo la proroga concessa dalla Ue che pone il 31 dicembre prossimo come ultimo giorno in cui sarà possibile per i comuni agire in deroga ai parametri imposti, il Consiglio dei ministri riunito lunedì sera a Roma ha infatti deciso di estendere per tutto il 2012 lo stato di emergenza in quei comuni del Lazio dove sono state riscontrate concentrazioni di arsenico nelle acque di gran lunga superiori al tetto europeo. Un provvedimento, si sono giustificati dal Governo, resosi necessario «per garantire il completamento degli interventi di potabilizzazione di carattere straordinario e urgente» oltre che per «salvaguardare da possibili gravi rischi a interessi pubblici primari quali la salute e l’igiene pubblica». Tanti i comuni del Lazio ancora in piena emergenza arsenico nonostante i ripetuti richiami dell’Europa. In tutto sono 83 gli enti della regione che dovranno correggere il tiro prima della fine dell’anno: 8 di questi solo nella provincia di Latina. Per un bacino d’uten - za stimato, per le province di Roma e Latina, in circa 470mila cittadini. Oltre al capoluogo, quindi, dovranno lavorare per rendere l’acqua pubblica in linea con i parametri europei anche i Comuni di Aprilia, Cisterna, Cori, Sermoneta, Sezze, Pontinia e Sabaudia. La richiesta di proroga, partita dalla Regione Lazio, spinge tuttavia l’assessore regionale all’ambiente Marco Mattei ad un cauto ottimismo riguardo la possibilità che tutti i comuni riescano a rientrare nei parametri entro la fine dell’an - no in corso. «Prorogando il comm i s s a r i a m e n t o sarà possibile rientrare nei limiti previsti dalla Ue entro il 31 dicembre del 2012», ma restano alcune zone d’ombra nel piano di rientro da ll ’em erg en za predisposto dalla governatrice del Lazio Renata Polverini nominata dal Governo commissario straordinario. Dunque, nonostante la proroga sarà molto il lavoro che tanto gli enti, quanto la società che si occupa della gestione del servizio idrico (Acqualatina spa) dovranno mettere in campo per rientrare nei limiti ferrei imposti dall’Eu ro pa . Del resto è da troppo tempo che in terra pontina e in molte altre realtà della Regione si agisce in deroga a questi parametri (fissati per l’arsenico a 10 microgrammi per litro). Stabiliti, è bene ricordarlo, non sulla base di calcoli astratti, ma su quanto un organismo umano è in grado di sopportare l’assunzione di queste sostanze. Ecco perché non si può più tollerare una gestione fondata sul principio delle deroghe. V. S.
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