Il TAR di Latina aveva riconosciuto la ragione del Comune di Pontinia a considerare la centrale a turbogas progettata nel consorzio industriale di Mazzocchio tra quelle soggette alla Direttiva Seveso e quindi a rischio di incidente rilevante (decreto legislativo 334/99). Cioè tra quelle aziende che hanno un rischio che si potrebbe estendere anche all'ambiente circostante coinvolgendo aziende limitrofe, ma anche case, infrastrutture (case e la vicina ferrovia). La distribuzione del gas e centrali simili sono state, negli ultimi anni, oggetto di incidenti gravi con decine di morti ad ognuno di esso (quello di Viareggio, Middletown, nel Connecticut, nel Texas tra questi). Eppure qualche anno fa nella stessa zona dove dovrebbe sorgere (praticamente di fronte a meno di 100 m) la sgradita centrale a turbogas c'è stato un incendio che ha distrutto un capannone industriale (dove c'era il centro di compostaggio di metallo, carta, plastica). ((http://iltempo.ilsole24ore.com/latina/2007/07/23/80874-antonio_subiaco_pontinia_dopo_quaranta_duro_lavoro_vigili_fuoco_latina_priverno.shtml, 21 luglio 2007, http://www.latina24ore.it/latina/622-pontinia-incendio-alla-sep-paura-per-nube-tossica.html.) Lo stesso capannone è tutt'ora inutilizzato in seguito all'incendio. Il 20 aprile 2010 un altro incidente nell’area di Mazzocchio con il ribaltamento di un’autocisterna carica di 230 quintali di gpl. Nella zona dell'area dove dovrebbero sorgere le 2 centrali contestate (a biomasse e a turbogas) avvengono frequentemente incendi. (http://pontiniaecologia.blogspot.com/2010/07/incendi-ed-incidenti-non-vedo-non-sento.html).
Il 29 luglio 2010 invece, è stata finalmente emanata la circolare e la campagna contro gli incendi da parte del Prefetto di Latina, S.E. Antonio D’Acunto (www.prefettura.it/latina) che sollecita gli enti preposti ad attuare quanto previsto per legge, compreso il catasto degli incendi per le aree percorse dal fuoco. Sul lotto adiacente il mese scorso, quello del centro di compostaggio dell'umido, c'è stato un altro incendio che, dalle cronache locali, è stato spento con qualche difficoltà. Basteranno queste esperienze negative per usare la logica e il buon senso? Oppure dovremmo subire l'inquinamento, il degrado ambientale della centrale a turbogas o a biomasse? Giorgio Libralato
Latina Oggi 21 aprile 2011 - PONTINIA- Rifiuti in fiamme alla Sep
IERI un improvviso incendio è divampato nell'impianto Sep di Mazzocchio, adibito alla lavorazione dei rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata praticata in molti comuni della Provincia. Come hanno accertato i Vigili del Fuoco subito intervenuti, si è trattato di un incendio causato da autocombustione dei materiali organici assemblati nel capannone di miscelamento che ha provocato alte colonne di fumo che ha messo in allarme la popolazione vicina. Sul posto si sono recati anche i Vigili Urbani e i membri del comitato cittadino guidato dal presidente Luigi Cellini. Questi ha inviato un esposto al Sindaco, alla Asl e alla Provincia per denunciare la mancanza di adeguate condizioni di sicurezza dell'impianto in caso d'incendio. Cellini chiede di sapere se questi aspetti siano stati verificati prima di rilasciare le autorizzazione al funzionamento dell'impianto di compostaggio.
«Prima dell'arrivo dei pompieri - scrive Cellini - alcuni operai hanno tentato di spegnere le fiamme con normali getti d'acqua, ma inutilmente, per cui si domanda: e se i vigili fossero giunti in ritardo? E aggiunge: e se quel fumo conteneva sostanze tossiche chi doveva dircelo? E conclude: ci sentiamo abbandonati da tutti, eppure siamo persone che hanno (o meglio, dovrebbero avere) pari dignità come gli altri cittadini di Pontinia.
A.S http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b09fc5df0bedcb/pag23lepini.pdf
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