mercoledì 18 maggio 2011

la provincia di Latina sul quotidiano Terra


Latina ha bisogno di acquisire e assimilare i principi ispiratori della costituente ecologista. Difatti perde migliaia di posti di lavoro l'anno. Da una parte la chiusura fisiologica di alcune attività. Dall'altra l'abbandono delle multinazionali verso nazioni dove tasse e obblighi sono meno forti. Considerata la felice esposizione, l'ambiente favorevole, una persona normale si aspetterebbe che amministratori e dirigenti indirizzassero aziende e imprenditori, verso le nuove tecnologie, il turismo di qualità, le energie naturali e rinnovabili. Invece al contrario si favoriscono gli impianti devastanti e che non portano aumenti significativi di posti di lavoro. La raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani è ferma a circa il 20%. Eppure quella spinta, oltre ai naturali benefici ambientali, al risparmio economico, porterebbe a circa 1.000 nuovi posti di lavoro. Coprire il 20% dei fabbricati con impianti di energia naturale e rinnovabile con il fotovoltaico renderebbe la provincia di Latina autosufficiente per abitazioni, uffici e negozi, creando circa 2 mila nuovi posti di lavoro. Unendo, poi, il turismo ambientale a quello storico, enogastronomico, oltre a creare un circolo virtuoso con le aziende di qualità, ad una migliore tutela del territorio, porterebbe centinaia di nuovi posti di lavoro. Il mancato controllo, a livello comunale, provinciale e regionale di questa situazione per la scarsa sensibilità, ma anche per favorire speculatori senza qualità sociali, ha portato, negli ultimi anni la crescita esponenziale di progetti incompatibili con il territorio. 2 centrali a turbogas, la presenza di una centrale a biomasse di 10 MW, altri progetti (4 già approvati da 1 MW, uno ancora pendente da 20) senza alcuna relazione con il territorio. Tutti invece con aumento di emissioni in atmosfera, di malattie all'apparato respiratorio. Il trasporto pubblico è agli ultimi livelli in Italia con le più alte percentuali di macchine e morti in seguito ad incidenti stradali. Con una rete viaria e con il collegamento ferroviario in pessime condizioni. Anche le scelte urbanistiche favoriscono gli speculatori al contrario del bene comune e del reale soddisfacimento delle necessità dell'abitare, specie per giovani e anziani. La provincia di Latina ha nell’agricoltura di qualità uno dei pochi punti di forza che viene messa in pericolo anche dai progetti incompatibili come il fotovoltaico al posto dei migliori e più produttivi campi agricoli. L’aumento delle infiltrazioni malavitose in provincia di Latina, il fenomeno della quinta mafia crescono in modo esponenziale insieme ai vari progetti di gestione errata sia dell’energia, che dei rifiuti e al degrado ambientale. E’ quindi necessario creare gli anticorpi a questi fenomeni con la cultura del rispetto del territorio. Latina è da sempre una meta importante dei flussi di immigrazione e, purtroppo, i tristi casi delle morti per povertà e abbandono sono ricorrenti. Per questo bisogna ripensare e coordinare la decina di progetti di porti, le 3 autostrade, il progetto della centrale nucleare, dei 2 depositi di scorie, dell’aeroporto e valorizzare invece tutte le potenzialità ambientali e turistiche: dalle isole ponziane, le perle del mediterraneo, il parco nazionale del Circeo, le colline e i monti, i laghi, le zone umide, la macchia mediterranea, la storia e la tradizione.

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