tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-7-aprile-2025/
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DAZI, ESCALATION USA-CINA. TRUMP: “TARIFFE AL 50%, ALT AI COLLOQUI CON PECHINO”. L’UE TRA IL BASTONE E LA CAROTA: “PIANO A NEGOZIARE, PIANO B RISPONDERE”. Trump ha annunciato contro ritorsioni sulla Cina, che aveva risposto ai dazi Usa con la stessa identica moneta: tariffe al 34% sulle importazioni. Dunque la Casa Bianca rilancia con ulteriori dazi del 50%. “Inoltre, tutti i colloqui con la Cina riguardanti gli incontri da loro richiesti con noi saranno terminati!”. Intanto, Trump invita i cittadini a tenere duro, malgrado i dubbi anche in seno all’amministrazione. “Non siate deboli! Non siate stupidi! Non andate nel panico! Siate forti, coraggiosi e pazienti e la GRANDEZZA sarà il risultato!”, ha scritto il presidente sul suo social network, Truth. Ma le borse continuano la discesa mentre i mercati sono in subbuglio. I dirigenti di alcune delle più grandi banche del mondo, ieri sera in call, si sono confrontati sulle conseguenze dei dazi sui mercati finanziari e l’economia globale. Mentre i governi mettono a punto la risposta. Nel Regno unito, Keir Starmer ha illustrato un pacchetto d’aiuti al settore auto, con l’alleggerimento degli obblighi green. “Nessuno gradisce i dazi, ma vanno colti come un’opportunità”, ha proseguito il premier britannico. Traduzione: dialogo con Trump, nessuna ritorsione. Per l’Ue “il piano A è impegnarsi in negoziati”, mentre “il piano B, una potenziale risposta, lo teniamo saldamente in tasca”, ha dichiarato il sottosegretario polacco Michal Baranowski, illustrando, in conferenza stampa a Lussemburgo, l’esito del Consiglio Commercio concluso da poco. Von der Leyen apre al dialogo: “Pronti a negoziare con gli Stati Uniti. In effetti, abbiamo offerto tariffe zero per zero per i beni industriali, come abbiamo fatto con successo con molti altri partner commerciali, perché l’Europa è sempre pronta per un buon affare”, ha dichiarato la presidente della Commissione europea. Intanto, in Italia, tiene banco la possibilità di un incontro Meloni-Trump. “Mi auguro che nelle prossime settimane ci possa essere questo viaggio, che è probabile”, ha auspicato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Sul Fatto di domani la cronaca e l’approfondimento dell’economia globale sconvolta dai dazi. GUERRA RUSSIA-UCRAINA, Il CREMLINO: “PRIMA DELLA TREGUA SERVONO RISPOSTE AD UNA SERIE DI DOMANDE”. MACRON: “BASTA TATTICHE DILATORIE”. KIEV: “PUTIN PICCHIATO DA BAMBINO, COMPRENDE SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA”. La pace che il presidente americano Trump aveva promesso “in 24 ore” in realtà è più complessa da raggiungere. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, conferma che “il presidente Putin sostiene davvero l’idea di un cessate il fuoco, ma prima di ciò, è necessario rispondere a un’intera serie di domande” alle quali “nessuno ha ancora risposto”. Per il presidente francese Macron, la Russia mette in atto un piano ben preciso: allungare i tempi prima di giungere ad un cessate-il-fuoco. Per Macron, Mosca adotta “tattiche dilatorie” ma è ora che il Cremlino la smetta: “Da quasi un mese, la Russia non solo rifiuta di accettare il cessate il fuoco, ma ha anche intensificato i bombardamenti contro i civili, con uccisioni tragiche anche pochi giorni fa in Ucraina”. Il capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza ucraino, Andriy Kovalenko attacca Putin: “Da bambino veniva picchiato nei cortili di San Pietroburgo per il suo comportamento e da allora comprende solo il linguaggio della forza“, ha scritto su Telegram. “Gli Stati Uniti stanno dicendo direttamente a Putin che i bombardamenti dell’Ucraina e la morte delle persone devono cessare. Putin, a sua volta, cerca scuse”. I raid aerei proseguono, Russia e Ucraina si accusano a vicenda perchè le bombe cadono anche sulle strutture energetiche che dovevano essere protette secondo gli accordi presi con gli Stati Uniti in Arabia Saudita. Sul giornale di domani leggerete le ultime notizie sul conflitto nell’Est, e su come l’Europa sta cercando di prepararsi ad un disimpegno degli Stati Uniti nel sostegno a Kiev. LE PIAZZE PER LA PACE DI ROMA E BOLOGNA. I 5 STELLE SOLLECITANO BRUXELLES: “NON È TROPPO TARDI PER FERMARE IL RIARMO”. “La piazza di Roma rappresenta uno spartiacque. Dopo anni di crescita dell’astensionismo e di generale disinteresse rispetto alla gestione del potere, oltre centomila cittadini hanno risposto in maniera massiccia al nostro appello aderendo alla manifestazione contro il piano europeo di riarmo e le politiche di Giorgia Meloni”. La delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo torna sull’iniziativa che ha portato a Roma migliaia di persone per dire no al piano di riarmo. “Rearm EU è il più grosso errore politico e strategico dal dopoguerra a oggi e non è mai troppo tardi per fare marcia indietro”. Il presidente del Movimento, Giuseppe Conte, ripropone il tema ‘più servizi, meno armi’: “Non possiamo accettare che gli investimenti in sanità siano ripiombati ai livelli più bassi degli ultimi 17 anni. Mentre puntiamo ad aumenti record sulle armi, i tagli e i fondi insufficienti colpiscono le persone, dalle mammografie ai pazienti malati di Alzheimer”. E sul Fatto di oggi aveva rimarcato: “Tutti devono capirlo: armarsi non porta benessere”. La sindaca di Firenze, Sara Funaro, è tornata invece sull’iniziativa che si è svolta a Bologna: “C’è una grande voglia di partecipazione, con tanti che si sono mossi anche dalla Toscana, su temi molto sentiti dai cittadini: un’Europa unita, della pace, che tenga conto degli aspetti fondamentali a partire dai diritti, dalla coesione, dal sociale e dall’ambiente”. Sul Fatto di domani leggerete le novità dopo le iniziative avvenute durante lo scorso fine settimana. LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE Guerra Israele-Hamas, nuova proposta di tregua dell’Egitto. Netanyahu accolto da Trump. L’Egitto ha presentato una nuova proposta per una tregua a Gaza che prevede la liberazione di otto ostaggi israeliani vivi, in cambio di una cessazione delle ostilità della durata di 40-70 giorni. Con il primo rilascio, Israele interromperebbe le operazioni militari e consentirebbe l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Nel frattempo, la guerra prosegue nella Striscia – secondo l’agenzia palestinese Wafa ci sono state 19 vittime in varie zone della Striscia – mentre il primo ministro israeliano Netanyahu è stato accolto a Washington da Donald Trump. Napoli, omicidio-suicidio: uccide il compagno dell’ex e si ammazza. Andrea Izzo, 40 anni, ha ucciso a colpi di pistola Milko Gargiulo, 55 anni e si è poi ammazzato con la stessa arma. Izzo aveva deciso di riallacciare i rapporti con la compagna con cui si era separato; lei nel frattempo aveva conosciuto Gargiulo, legandosi sentimentalmente. In più di un’occasione, Izzo aveva minacciato Gargiulo che aveva anche presentato due denunce. Saman Abbas, la procura chiede l’ergastolo per i 5 familiari: “Condannata a morte da loro”. La Procura generale di Bologna chiede l’ergastolo per tutti e cinque i familiari imputati per l’omicidio di Saman Abbas: padre, madre, zio e i due cugini. Concludendo la requisitoria nel processo d’appello la pg Silvia Marzocchi ha chiesto alla Corte una sentenza “che restituisca a Saman il ruolo di vittima di un’azione inumana e barbara, compiuta in esecuzione di una condanna a morte da parte di tutta la famiglia”. |
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