tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-2-aprile-2025/
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GUERRA RUSSIA-UCRAINA, USA PREPARANO NUOVE SANZIONI E DAZI DEL 500% A CHI FA AFFARI CON MOSCA. PARLAMENTO UE APPROVA IL PIANO REARM, ITALIA IN ORDINE SPARSO: MAGGIORANZA DIVISA, PD VOTA A FAVORE, M5S CONTRARIO. Il Parlamento Ue ha approvato la risoluzione sulla relazione annuale riguardante la politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) dell’Ue; su 668 votanti, 399 sono stati i sì,198 i voti contrari, 71 gli astenuti. L’Eurocamera ha approvato per alzata di mano anche l’emendamento che accoglie il piano di riarmo presentato dalla presidente Ursula von der Leyen con la sigla ReArm Europe. Tra i partiti italiani, i 5 Stelle hanno rivendicato di aver detto no al piano, definendolo un “inno alla guerra”, e ricordando la loro manifestazione per la pace in programma il 5 aprile. Per il Pd, la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, in rotta con la linea della leader Schlein, ha rivendicato il voto favorevole “da tutto il gruppo dei socialisti e democratici”. I partiti di governo vanno in ordine sparso: Fdi si astiene, Forza Italia è a favore, la Lega dice no. Sul dialogo avviato tra Russia e Ucraina con la mediazione americana per giungere ad una tregua, il Cremlino ripete di essere pronto ad una soluzione pacifica e addossa a Kiev “l’assoluta riluttanza a seguire la stessa strada”. Negli Stati Uniti però aumenta la frustrazione del presidente Trump che aveva promesso una “pace in 24 ore”. Tanto che secondo Fox News, emittente molto vicina alla sua amministrazione, un gruppo di senatori e deputati bipartisan hanno messo a punto nuove sanzioni contro la Russia. Provvedimento a cui sarà dato il via se Mosca non accetterà una pace duratura con l’Ucraina. Un nuovo pacchetto di “sanzioni aggressive” con dazi del 500% potrebbe colpire anche la flotta ombra di petroliere usate da Mosca per esportare il greggio e chi fa affari con la Russia. Sul Fatto di domani leggerete le ultime notizie e la cronaca della giornata sul voto all’Eurocamera, così come sulla strategia dei dazi che sarà annunciata da Trump in un discorso, quando in Italia saranno le 22. FEMMINICIDI ILARIA SULA E SARA CAMPANELLA, LE CONFESSIONI DI SAMSON E ARGENTINO: LA 22ENNE DI TERNI TROVATA IN UNA VALIGIA. Ilaria Sula è stata ritrovata senza vita dentro una valigia, in fondo a un dirupo nel bosco del Comune di Poli, alle porte di Roma. La studentessa (originaria di Terni) aveva 22 anni e di lei si erano perse le tracce da 9 giorni: il 25 marzo è uscita dalla casa in affitto nel quartiere San Lorenzo, non vi ha più fatto ritorno. L’ex fidanzato Mark Samson, 23enne italiano di origini filippine, ha accompagnato gli inquirenti sul luogo dove giaceva il corpo. Durante l’interrogatorio in questura, avrebbe sostanzialmente confessato l’omicidio e ammesso di aver utilizzato un coltello come arma del delitto. L’accusa nei suoi confronti è di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Adesso si cercano il coltello e il telefonino della vittima, che Samson avrebbe gettato in un tombino. Da Messina giunge un’altra confessione, per il femminicidio della studentessa Sara Campanella, 22 anni: Stefano Argentino “ha ammesso i fatti che gli vengono contestati. Ha risposto a qualche domanda, ma non ha spiegato cosa lo ha spinto ad aggredire la ragazza. Si è certo reso conto della gravità dei fatti, è estremamente prostrato”, ha dichiarato l’avvocato Raffaele Leone, legale del 27enne. “Non so dire se è pentito – ha aggiunto al termine dell’interrogatorio di garanzia -. È molto chiuso”. Neppure il movente è chiaro: “Non ha spiegato cosa lo ha spinto ad aggredirla”, ma “ha lasciato capire che l’ultima discussione ha scatenato l’aggressione, senza dare particolari”. Sara Campanella è stata uccisa il 31 marzo, con una coltellata al collo, in una strada di Messina. Sul Fatto di domani, vi racconteremo gli ultimi casi di cronaca nera. MEDIO ORIENTE, OFFENSIVA DELL’IDF A GAZA: PROTESTE DELLE FAMIGLIE DEGLI OSTAGGI IN MANO AD HAMAS. L’ultimo capitolo della ripresa del conflitto nella Striscia di Gaza registra 57 vittime durante un raid dell’Idf. Come avviene da quando, il 7 ottobre 2023, Hamas ha firmato la strage nello Stato ebraico con 1.200 morti e centinaia di ostaggi catturati, anche stavolta le versioni su quanto avvenuto sono contrastanti. Per i media palestinesi, citati da Haaretz, l’esercito israeliano ha centrato una struttura delle Nazioni Unite. Al contrario, i militari sostengono di aver colpito i militanti islamisti “all’interno di un centro di comando e controllo utilizzato per coordinare l’attività terroristica”. Sembra difficile riavviare il dialogo tra Hamas e Israele per concludere lo scambio ostaggi-detenuti, interrotto qualche settimana fa; tanto che il ministro della Difesa, Katz, ha confermato che la nuova offensiva mira a conquistare una larga parte della Striscia. Una tattica che è stata criticata dal Forum delle famiglie degli ostaggi, che con questa azione militare vedono allontanarsi la possibilità di riabbracciare i loro cari: sono 59 le persone costrette nei tunnel di Hamas, 35 di loro sono considerate già morte. Sul giornale di domani leggerete un approfondimento sulla guerra nella Striscia, con interviste e testimonianze. LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE Rapine in metro e in strada, maxi blitz a Milano: 50 persone coinvolte, diciotto minorenni. Sono cinquanta le persone coinvolte nell’operazione della Squadra Mobile della Questura di Milano per una serie di rapine per strada, nelle stazioni della metro e a bordo di altri mezzi pubblici. Diciotto sono minorenni. Per alcuni è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, per altri un fermo disposto dal pm. Agli indagati è contestata l’associazione a delinquere, la ricettazione e il riciclaggio. Napoli, voragine in centro dinanzi al Maschio Angioino: sospetti sulla banda del buco. Potrebbe essere stata causata dalla banda del buco la voragine che si è aperta nel centro di Napoli, davanti al Maschio Angioino a ridosso di Piazza Municipio. Lo scavo si trova proprio a ridosso di alcuni istituti di credito e nel cunicolo sono visibili segni di un varco in direzione delle banche. Taranto, ex operaio Ilva muore di cancro ma la sanità lo chiama per l’intervento un anno dopo. La vedova di un ex operaio dell’Ilva, ammalato di tumore al duodeno e morto l’anno scorso a 45 anni, ha ricevuto una telefonata nei giorni scorsi; i sanitari la avvisavano che c’era la possibilità di operare il marito, in lista d’attesa per un intervento da circa due anni. La Asl di Taranto ha voluto precisare che la telefonata non è arrivata dai suoi uffici, ma da “altra struttura sanitaria”. |