TRE ANNI fa, su twitter, lo aveva definito
un “progetto ambizioso che rilancia
crescita e lavoro”: Matteo Renzi esultava per la
cessione delle acciaierie di Piombino all’im -
prenditore algerino Issad Rebrab. Adesso che
il destino di 2mila operai è in bilico e il Mise sta
per riprendersi l’impianto, ha cambiato versione:
“Rebrab? Furono Rossi e Landini a volerlo.
Io penso che l’operazione con Jindal andasse
fatta 3 anni fa”. “Renzi dice che su Piombino è
tutta colpa mia e di Maurizio Landini. Inutile
ricordare che la scelta delle imprese commissariate
viene effettuata con gara da una commissione
tecnica presso il Mise - ha risposto su
Facebook Enrico Rossi (Articolo Uno), presidente
della Regione Toscana - Le affermazioni,
così come riportate dai giornali, meritano una
sola risposta: la querela”. Nel tardo pomeriggio
la risposta dello staff del segretario Pd alle
frasi, riportate dal Corriere Fiorentino: “Nessu -
no ha mai messo in dubbio il principio della gara
(...) si tratta di ricostruzioni giornalistiche su
frasi de relato”. In ogni caso il governo ha sempre
dato credito e tempo a Rebrab mentre Landini,
un anno dopo la scelta, diceva: “Servono
atti concreti. Se non avremo risposte , dovremo
andare a manifestare sotto Palazzo Chigi“.
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