venerdì 29 dicembre 2017

Autostrade, arriva la stangata di fine anno: per la Roma-L'Aquila rincaro del 13%

http://economia.ilmessaggero.it/economia_e_finanza/autostrade_aumento_tariffe-3454351.htmlRincarano come ogni anno dal 1° gennaio i pedaggi delle autostrade italiane e per certe tratte è un vero e proprio salasso. 

La società Strada dei Parchi, che fa capo a Carlo Toto e gestisce l'A24 (la Roma-L'Aquila) e l'A25 (la tratta che porta a Pescara), ottiene per esempio un incremento del 12,89%. L’adeguamento tariffario di competenza di Autostrade Meridionali (A3 Napoli Pompei Salerno) è pari invece al 5,98%. Ma il record è quello della Rav (Raccordo Autostradale Valle d'Aosta) a cui viene riconosciuto un aumento del 52,69% sulla tratta Aosta Ovest – Morgex.

I rincari sono stati stabiliti con un decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell'Economia e delle Finanze. «Tali incrementi - spiega un comunicato - recepiscono peraltro recuperi di adeguamenti relativi ad esercizi precedenti».

L'adeguamento tariffario di competenza di Autostrade per l'Italia (la principale rete autostradale italiana, del gruppo Atlantia) è pari invece all'1,51%. L'incremento, come previsto dalla Convenzione Unica per le concessionarie autostradali, include il recupero del 70% dell'inflazione reale e la remunerazione dei nuovi investimenti effettuati. Il rincaro è quasi il doppio dell'inflazione, salita dello 0,9% a novembre.

Per il gruppo Sias, che fa capo a Gavio e controlla fra l'altro l'A4 Torino-Milano, l'autostrada Ligure Toscana e le tratte che portano in Val d'aosta, l'incremento medio delle tariffe per le tratte autostradali di competenza sarà pari al 3,02%.

Per le Società Torino-Milano (8,34%) e Milano Serravalle (+13,91%) gli incrementi tariffari remunerano in particolar modo gli investimenti di adeguamento e potenziamento della rete eseguiti, si legge ancora nel comunciato del ministero dei Trasporti.

«L’aggiornamento annuale delle tariffe - precisa ancora il ministero dei Trasporti - deriva dall’applicazione di quanto contrattualmente previsto dalle Convenzioni Uniche stipulate dal 2007 in attuazione della legge di riforma del settore n. 296/2006 unitamente alle Delibere Cipe del 2007 e del 2013 che hanno stabilito le formule tariffarie e criteri di calcolo. La successione delle norme e degli Atti convenzionali ha dato luogo a diversi regimi tariffari che tengono conto, pur con diverse modalità, dei parametri legati all’inflazione (programmata o reale), alla qualità, al recupero della produttività nonché agli investimenti in beni devolvibili effettuati».

Questi nel dettaglio gli adeguamenti riconosciuti:
Asti-Cuneo S.p.A. 0,00%; ATIVA S.p.A. 1,72%; Autostrade per l’Italia S.p.A. 1,51%; Autostrada del Brennero S.p.A. 1,67%; Autovie Venete S.p.A. 1,88%; Brescia-Padova S.p.A. 2,08%; Consorzio Autostrade Siciliane 0,00%; CAV S.p.A. 0,32%; Centro Padane S.p.A. 0,00%; Autocamionale della Cisa S.p.A. 0,00%; Autostrada dei Fiori S.p.A. 0,98%; Milano Serravalle Milano Tangenziali S.p.A. 13,91%; Tangenziale di Napoli S.p.A. 4,31%; RAV S.p.A. 52,69%; SALT S.p.A. 2,10%; SAT S.p.A. 1,33%; Autostrade Meridionali (SAM) S.p.A. 5,98%; SATAP S.p.A. Tronco A4 8,34%; SATAP S.p.A. Tronco A21 1,67%; SAV S.p.A. 0,00%; SITAF S.p.A. 5,71%; Torino - Savona S.p.A. 2,79%; Strada dei Parchi S.p.A. 12,89%; Bre. be. mi. 4,69%, TEEM 2,70% e Pedemontana Lombarda 1,70%.

«L'incremento medio del pedaggio - precisa ancora il ministero - per i veicoli sull'intera rete autostradale, calcolato sulla base delle percorrenze 2016, risulta essere pari al 2,74%. Per oltre la metà dell’intera estensione autostradale le variazioni riconosciute risultano in linea con il tasso d’inflazione corrente. Per molteplici tratte l’effetto degli arrotondamenti non determina alcuna variazione».


 
2017-12-29 17:30:03
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