OGGI, i sindacati Fim, Uilm, Cisl e Uil, si
riuniscono in presidio sotto la sede della
Regione Puglia: chiederanno di essere ricevuti
per intercedere sul tema della vertenza Ilva. In
un tweet, infatti, ieri il sindaco di Taranto Rinaldo
Melucci ha tirato in ballo la battaglia delle
Termopili: “Il loro problema è che non sanno
chi eravamo, sangue di Sparta, e lo stanno risvegliando...
“ha scritto battagliero. Sempre su
twitter ha replicato il ministro dello Sviluppo
economico, Carlo Calenda: “Leonida queste
non sono le Termopili e io non sono Serse. Ci
sono in ballo posti di lavoro e investimenti per
l’ambiente. Ritirate il ricorso e venite al tavolo
su Taranto”. Invito respinto dal governatore
della Puglia, Michele Emiliano: “Rassicuro i
miei cittadini che le intimidazioni non avranno
alcuna influenza sulla nostre decisioni: andremo
avanti senza paura, per chiedere la decarbonizzazione
dell’Ilva...e per evitare che Taranto
debba morire per lavorare”. Preoccupazione
per il ricorso anche da ArcelorMittal che ha
confermato la volontà di “procedere rapidamente
nel processo di negoziazione con le organizzazioni
sindacali” qualora le condizioni
generali lo consentano e “quando e qualora il
ministro Calenda decidesse di riattivarle”.
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