Il numero uno del regolatore della costosissima gestione del ciclo dei rifiuti di Arezzo, Grosseto e Siena dovrà rispondere dell'accusa di turbativa d'asta e corruzione insieme ad altri 3 professionisti chiave per l'andamento della gara e per i quali è stata disposta l'interdizione dai pubblici uffici. A lui in particolare i magistrati rivolgono l'accusa di aver incassato compensi illeciti per oltre 380mila euro. L'inchiesta di aprile del fatto.it
Neanche sette mesi fa, interpellato da ilfattoquotidiano.it in merito alla ragnatela di conflitti d’interesse che si annida dietro alla gestione del costosissimo ciclo dei rifiuti nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto, ne aveva negato l’esistenza sventolando anzi l’uso regole chiare e rispettate e sostenendo che “qui c’è una gara, c’è un capitolato, ci sono regole ben precise, il ruolo è netto”. Oggi si trova ai domiciliari dopo che l’operazione Clean City è stata porta...
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