Trasporti pubblici agevolati contro lo smog. Un provvedimento che piace a molti, perché non ci riflettono almeno un attimo. Rendere giornaliero il biglietto singolo, con una sola timbratura, presentato come simpatico provvedimento antismog, sembra saggio. Invece meriterebbe un’indagine della Corte dei Conti. Si tratta, infatti, di provvedimenti costosi. La gratuità totale, cioè l’abolizione del biglietto, promossa per due giorni a metà dicembre è costata alla Gtt di Torino 280/290mila euro di mancato incasso. All’Atm di Milano l’estensione giornaliera del biglietto singolo potrebbe costare fino a 200mila di mancato incasso (questa semigratuità veniva disposta a Milano durante le domeniche a piedi, per “consolare” gli automobilisti mancati. Poi si disse che costava troppo e quindi, invece di abolire la non necessaria facilitazione, hanno abolito le domeniche a piedi).
E’ probabile che un po’ più di gente salga sui mezzi pubblici, se sono gratis o semigratis. Ma è un provvedimento sociale. Se lo scopo è quello di promuovere in quei giorni l’abbandono dell’auto privata a favore del mezzo pubblico, sono pochissimi quelli che si convertono per così poco. Chi prende l’auto perché non può pagare il biglietto dei trasporti pubblici? Si prende l’auto perché conviene (o si pensa che convenga) in termini di tempo e di comodità. E perché, tutto sommato, usare l’auto in città costa in media ancora poco (rispetto ad altre città europee). Prima che di sconti sul biglietto chi prende l’auto ha bisogno di essere scoraggiato ad usarla (da norme, da pedaggi, da tariffe della sosta) e di essere incoraggiato a prendere i mezzi perché ce ne sono di più. Se ci sono – miracolosamente, a pochi mesi dalle elezioni – dei soldi da spendere per bonus straordinari antismog sul trasporto pubblico, si destinino prima di tutto a potenziamenti straordinari delle corse. Si mettano in strada tutte le forze, tutti i mezzi, tutti i tramvieri, tutti i vigili.
Se questi biglietti regalati sono coperti da un fondo governativo di 5 milioni, li si spenda per potenziare il trasporto pubblico, non per far risparmiare un paio di euro a chi non ha fatto l’abbonamento. Certo, il problema è che allora si scoprirebbe che i soldi stanziati sono sufficienti a fare scena col biglietto semigratuito, ma non a potenziare in modo significativo il trasporto. Forse ci vorrebbe, per i giorni a servizio potenziato, un biglietto più caro. E si taglino subito tutti i finanziamenti previsti per nuove strade, o per sostenere l’autotrasporto, e li si destini a mezzi pubblici vecchi e nuovi nelle città dove si superano i limiti di qualità dell’aria. http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/28/smog-i-biglietti-agevolati-per-i-mezzi-pubblici-sono-un-imbroglio/2334934/
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