martedì 29 dicembre 2015

il Cotral e la regione Lazio contro l'ambiente e il clima: la domenica la macchina è obbligatoria, cancellate tutte le corse del trasporto pubblico nei giorni festivi

La regione Lazio e le aziende da essa controllata o con partecipazione, ci ha abituato da decenni a scelte scellerate, di devastazione ambientale e territoriale, contro i cittadini, la salute e la tutela della sicurezza. Dopo le varie complicità con i signori della monnezza di cui parlano indagini, intercettazioni dei processi in corso, le scelte incomprensibili su varie opere e impianti, l'approvazione di numerose cave, in particolare nel territorio pontino, approvazione di impianti e progetti di rifiuti con gravi errori e falsi, senza il rispetto delle distanze e delle prescrizioni, dopo aver fatto sparire milioni di euro per il corridoio tirrenico meridionale con grave danno erariale, dopo aver annullato una decina di treni nella tratta interessata dallo stesso territorio interessato dal corridoio tirrenico, l'approvazione di centrali con emissioni cancerogene e dannose a turbogas, biogas, biomasse, dopo aver spostato in avanti di anni l'obbligo degli obiettivi sulla raccolta differenziata facendo l'ennesimo regalo alle discariche e agli inceneritori, dopo la conferenza sul clima di Parigi Cop 21, gli scenari devastanti con la perdita dell'intera pianura pontina con l'aumento di 2°, mentre tutta l'Italia fa i conti con lo smog e l'aumento dell'inquinamento dovuto al traffico veicolare, con la divulgazione dei dati sulla mortalità infantile e sui tumori derivanti dall'inquinamento, quale scelta migliore di aggravare le condizioni nella pianura pontina, se non quella di eliminare anche le corse pubbliche del Cotral? Per capire che il trasporto pubblico nella regione Lazio non sia all'altezza di un paese civile non bisogna aspettare le classifiche sulla qualità della vita che ci relegano sempre agli ultimi posti, ne essere degli specialisti. Non per niente la provincia di Latina è grave posizione per gli incidenti gravi e mortali. Non sappiamo se le gravi condizioni del trasporto siano frutto di un disegno perverso, dell'incapacità o della corruzione della classe dirigente che da sempre predilige gli appalti e le speculazioni alle opere necessarie, di certo questo ennesimo attacco regionale al buon senso grida vendetta. Ma nessuna forza politica mi sembra che se ne sia accorta impegnati tra incarichi, nomine, appalti e candidature. Intanto il territorio muore di indifferenza, incapacità e complicità

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