sabato 24 ottobre 2015

SOS RADINKA Ucraina zona di esclusione di Chernobyl, dopo l'incidente nucleare

SOS RADINKA
Bisogna intervenire in fretta per la scuola di Radinka prima che inizino i mesi più freddi (dicembre e gennaio), prima che si gelino le tubature, prima che i bambini si ammalino perché frequentano aule fredde o, al massimo, riscaldate alle bell’e meglio e con sistemi di fortuna. Il villaggio di Radinka si trova nella provincia di Polesje, in Ucraina, ai confini con la zona di esclusione di Chernobyl. Nel villaggio vi sono alti livelli di radiocontaminazione: dai 70 ai 110 Kbq/kmq per il Cesio 137; dai 10 ai 37 Kbq/mq per lo Stronzio 90. La situazione è drammatica. Lo stato, perché non ha i soldi, ha tagliato la fornitura del gas e  non assicura più la mensa ai 116 bambini della scuola. Alcuni volonterosi hanno tagliato la legna per provvedere al riscaldamento e l’hanno accatastata vicino all’edificio scolastico. Legna sicuramente radioattiva che produrrà fumi radioattivi: rifallout certo, ma almeno protetti parzialmente in aule chiuse e al caldo. Ma, ironia della sorte, la scuola non ha nemmeno una caldaia per bruciare la legna e convogliare il calore. Coi pochissimi soldi rimasti la direttrice si arrangia con l’elettricità residua. Ma il badget è praticamente finito e fra poco non solo il riscaldamento non potrà essere assicurato, ma non potranno nemmeno essere scaldati i pasti che i bambini si portano direttamente da casa…e solo per chi può. In questo villaggio chi è figlio dei più poveri rimane da solo in classe, mentre i suoi compagni sono in mensa,…e sta al freddo. Bisogna assolutamente intervenire. Mi rivolgo accoratamente a tutte voi, alle associazioni di volontariato di Chernobyl, a tutti coloro che fanno accoglienza, ai simpatizzanti, alle persone sensibili e di buona volontà affinchè possano aiutare la scuola e i bambini di Radinka.  Al massimo per fine novembre vorrei recarmi laggiù per portare quanto raccolto, ma se possibile prima. L’obiettivo minimo è 1000 euro, ma l’ideale sarebbe 5.000 (l’obiettivo è costruire una caldaia almeno provvisoria, pagare i debiti, assicurare un po’ di prospettiva e permettere a tutti bambini – nessuno escluso - di usufruire di un pasto scolastico). Se tutti coloro che sono intercettati intervenissero anche con poco, l’obiettivo si potrebbe raggiungere. I bambini di questa scuola sono seguiti dal prof. Bandazhevsky: a parte i problemi cardiaci, oltre il 65% soffre di immunodeficienza e corre rischio di ammalarsi seriamente durante l’inverno. Radioattività, povertà, freddo: un mix micidiale. Aiutatemi in questa sfida! Condividete, divulgate, fate quello che potete! Per contribuire andate a questo link e scegliete la modalità che ritenete più opportuna (banca, posta, carta di credito):http://www.mondoincammino.org/altro.php?name=sostieni Causale : Radinka. A questo link, in piena trasparenza, ci saranno i risultati aggiornati della raccolta: http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=2311.0
Grazie!
massimo bonfatti

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