giovedì 29 ottobre 2015

Ignazio Marino ritira le dimissioni da sindaco di Roma

Roma, Marino sfida Renzi e ritira le dimissioni. Mossa anti-sindaco del Pd, Orfini a consiglieri: “Rimettete mandato” Il sindaco di Roma Ignazio Marino, ha firmato la lettera con la quale ritira le dimissioni presentate lo scorso 12 ottobre. Così in una nota il Campidoglio.

In precedenza il commissario del Pd di Roma e presidente nazionale del partito Matteo Orfini aveva chiesto ai 19 consiglieri comunali democratici di dimettersi. E’ la mossa per “togliere ossigeno” all’ipotesi – che ora però è diventata realtà – nodi ritirare le dimissioni e arrivare a una sfida finale nell’Assemblea capitolina. Tra i consiglieri presenti la presidente del consiglio comunale Valeria BaglioOrlando CorsettiCecilia FannunzaMichela Di BiaseValentina GrippoGiovanni ParisGiulia Tempesta e Daniela Tiburzi.
Il vertice tra Orfini e consiglieri democratici (c’è anche il consigliere di Centro democratico Daniele Parrucci) arriva all’indomani dell’incontro, avvenuto a casa del vicesindaco uscente Marco Causi, tra il primo cittadino e lo stesso Orfini. Un faccia a faccia non risolutivo anche perché Marino ha ribadito l’intenzione di andare in aula. “Sulle dimissioni sto ancora riflettendo” aveva detto il sindaco. La scadenza dei 20 giorni per ritirare le dimissioni cade il 2 novembre. Per far decadere il sindaco, tuttavia, non bastano i 19 consiglieri del Pd (che con l’esponente di Centro democratico diventano 20), ma bisogna arrivare a 25 quindi bisognerebbe che si aggiungessero anche rappresentanti  di Sel e delle opposizioni, mentre è improbabile che questa scelta venga fatta dai 5 consiglieri eletti con la Lista Marino.  Ma anche i vendoliani non sembrano convinti: “Marino ha il dovere di andare in Aula a fare le sue comunicazioni in base alla scelta che ha fatto – ha detto il segretario cittadino, l’ex parlamentare Paolo Cento – È un’idea di buonsenso e non comprendo perché il Pd non percorra una strada democratica di trasparenza per la città”. Anzi, secondo il capogruppo di SelGianluca Peciola, “il Pd e le altre forze politiche si stanno prendendo una responsabilità importante perché di fatto è una sfiducia che avviene ad opera di un intervento del governo e di Renzi per motivi che hanno a che fare con la gestione politica del Giubileo, perché Marino non è politicamente controllabile”.
E comunque potrebbe essere finalmente il giorno decisivo, dopo oltre una settimana di incertezza. Dopo l’incontro tra Orfini e i consiglieri comunali è in programma, intorno all’ora di cena, una giunta convocata da Marino, dove potrebbe dichiarare l’intenzione di andare in aula, in Campidoglio. La preoccupazione è però legata all’obiettivo e al modo con cui il sindaco potrebbe decidere di rivolgersi all’aula Giulio Cesare: “Se vuole usare l’aula per un risentimento verso il partito nazionale, mettendo in difficoltà chi lo ha aiutato non sarebbe civile”, ragionano alcuni consiglieri del Pd. http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/29/roma-orfini-ai-consiglieri-pd-dimettetevi-la-mossa-anti-marino-del-partito/2170939/

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