Nella giornata di ieri volontari e attivisti di Greenpeace sono scesi
in piazza in 27 città italiane, da Milano a Palermo, per informare le
persone sui danni ambientali causati dall’agricoltura industriale e
dall’impiego massiccio di pesticidi. Ma anche per promuovere con gesti
concreti la necessità di passare al più presto a un modello agricolo
sostenibile.
Travestiti da dottori, con tanto di camice e stetoscopio, a Bari i
volontari hanno attualizzato il famoso detto “una mela al giorno leva il
medico di torno”, portando con sé mele biologiche – le sole che non
contengono pesticidi – e mostrando lo striscione “leva il pesticida di
torno”.
Pochi giorni fa, infatti, Greenpeace ha diffuso i risultati di
un’analisi sulle mele acquistate nei supermercati di 11 Paesi europei,
Italia compresa. Ben l’83 per cento delle mele prodotte in modo
convenzionale sono risultate contaminate da residui di pesticidi, e nel
60 per cento di questi campioni sono state trovate due o più sostanze
chimiche. Solo le mele biologiche sono risultate libere da sostanze
chimiche di sintesi.
«Per tutelare la nostra agricoltura e il nostro cibo dobbiamo
lavorare con la natura, non contro di essa», dichiara Federica Ferrario,
responsabile campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace.
«L’agricoltura industriale, con il suo massiccio uso di
sostanze chimiche, inquina le acque e i suoli causando la perdita di
habitat e di biodiversità. Serve una forte presa di posizione politica
contro l’abuso di pesticidi e un sostegno finanziario a favore di
un’agricoltura ecologica e sostenibile che permetta di garantire la
biodiversità e la sicurezza alimentare a lungo termine. Tutti noi
possiamo diventare parte del cambiamento».
“Leva il pesticida di torno” era anche un invito per le persone
incontrate in strada a prendere impegni in prima persona per favorire
l’abbandono di pratiche agricole dannose per l’ambiente e per chi ne
mangia i frutti.
Al mercato di Santa Scolastica i volontari di Greenpeace hanno
proposto ai passanti quattro impegni concreti per diventare consumatori
più consapevoli: “comprerò frutta e verdura bio ai farmer market per tre
mesi”; “convincerò cinque amici a mangiare bio”; “non userò pesticidi
chimici per il mio orto o giardino”; “chiederò al mio supermercato più
prodotti bio”. Sono quattro dei molti impegni che ciascuno di noi può
prendere visitando la piattaforma SoCosaMangio.greenpeace.it per
promuovere un’agricoltura salubre e sostenibile. http://www.italianotizie.it/?p=33956
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