sabato 13 settembre 2014

Latina il sequestro delle tribune nello stadio della serie B, quelle determine chiave e la mancanza totale del progetto

IL QUOTIDIANO - Sabato 13 Settembre 2014
lliinchiiestta sullllo sttadiio
L’indagine madre dietro lo scandalo delle tribune potrebbe essere partita dalle verifiche sui soldi
Quelle determine-chiave
La società U.S. Latina presenta il conto è il Comune paga sull’Iban di Cavicchi
La chiave di volta dell’indagine
sulle tribune abusive dello Stadio,
generata da un’altra su reati più
gravi, potrebbe essere tutta in
quelle piccole, veloci, incontrollabili
determine emesse da oscuri
dirigenti del Comune di Latina
all’indomani della promozione in
serie B della squadra di calcio
della città. Proiettati nell’Olimpo
del calcio nazionale, senza una
struttura adeguata. Era già un bel
guaio. Ma quello che è accaduto
dopo potrebbe essere stato un
guaio anche peggiore. Il Comune,
ripetutamente, ha pagato il conto
della società di calcio per lavori
eseguiti senza gara, senza selezione
delle ditte, senza progetto, bensì
solo sulla base di una «lista della
spesa» compilata dalla Us Latina
Calcio e con i soldi accreditati
direttamente sul conto corrente
della Presidente Paola Cavicchi. Il
tutto mentre l’«anima» vera della
squadra, ossia Pasquale Maietta
era già parlamentare di Fratelli
d’Italia, partito di maggioranza e
del sindaco Di Giorgi, assessore al
bilancio del Comune di Latina. Si
potrebbe parlare di una «pratica
fatta in casa» se non fosse probabilmente
già diventata l’oggetto
principale dell’inchiesta madre
che sta, appunto, dietro i lavoretti
abusivi per le tribune.
DETTAGLI
ATTI DEL SETTORE
OPERE PUBBLICHE
MA CON FONDI
DEL BILANCIO
REDATTO
DALL’ASSESSORE MAIETTA,
IL CONFLITTO DI INTERESSI
SCENARI
NESSUN PROGETTO
DIETRO
GLI INTERVENTI
NECESSARI
PER «EVITARE
PARTITE
A PORTE CHIUSE»

DI GRAZIELLA DI MAMBRO
La storia che getta ombre pesanti
sui rapporti veri tra Comune
di Latina e società di
calcio potrebbe essere molto semplice:
un soggetto privato effettua lavori
dentro lo stadio per adeguarlo alle
competizioni che si devono tenere
all’interno e un ente pubblico paga il
conto. Sul piano della legittimità
questo iter è completamente sballato
perché manca ogni forma di controllo
sulla trasparenza, i costi, la selezione
dei soggetti che vanno ad
eseguire quelle che a tutti gli effetti
sono opere pubbliche. Eppure è
quello che si evince dalle 11 determine
dirigenziali emesse dal Comune
di Latina tra luglio e ottobre del
2013 in un clima di altissima fibrillazione
sportiva e con la necessità di
fare presto per evitare che le partite
dovessero svolgersi a porte chiuse
come più volte viene riportato proprio
nelle determine ad ulteriore giustificazione
della fretta e della procedura
dubbia che si sta adottando. E
così il 25 luglio vengono affidati alla
New Cover sas di Fabrizio Montico
lavori di adeguamento della tribuna
ospiti per un valore di 49mila euro.
Nessuna gara, paga il Comune sul
conto bancario della società di Montico.
Il giorno successivo con determina
del Settore Opere pubbliche
vengono affidati i lavori per l’am -
pliamento della tribuna ospiti; nessun
progetto e soldi liquidati per
quelle che vengono banalmente definite
«opere di semplice esecuzione
», mentre si scoprirà più tardi che
erano molto importanti e avrebbero
dovuto garantire la sicurezza dei
tifosi ospiti. Tanto che proprio su
quelle tribune c’è stato un primo
intervento della magistratura. Le
opere per un valore di 40mila euro
vengono affidate alla «Massicci srl».
Tre giorni dopo, il 29 luglio, altra
determina con cui il Comune paga la
realizzazione dei punti ristoro per un
totale di 132mila euro alla «Cam
srl». Si tratta di scelte che vanno
avanti senza alcun progetto ed è
quindi impossibile verificarne, a posteriori,
la conformità, come, peraltro,
è stato sottolineato anche ieri
mattina in Commissione Trasparenza,
quando finalmente e per la prima
volta è stato posto in sede amministrativa
il quesito circa l’assenza di
qualunque progetto sugli ultimi interventi
allo stadio comunale. E’
probabile che una tale sequela di
errori sia stata il risultato della fretta
con cui si doveva «adeguare» il vecchio
Francioni alle partite di Serie B.
Ma ad aiutare la società e ad accelerare
tutte le procedure ci si è messa
la comoda posizione di un sodalizio
che aveva al suo vertice uno dei più
importanti rappresentanti del partito
di maggioranza, Pasquale Maietta,
responsabile dei cordoni della borsa,
il bilancio comunale appunto ed è un
elemento non trascurabile, per quanto
le determine arrivino da un altro
settore. Solo una società in questa
condizione di privilegio avrebbe potuto
ottenere la determina-chiave del
3 ottobre del 2013 sui «lavori di
adeguamento alle normative vigenti
di sicurezza negli stadi e alle normative
emanate dalla Federazione Italiana
Gioco Calcio»; il Comune con
qu ell ’atto paga sull’unghia oltre
189mila euro sulla base della lista
delle spese presentata dalla Us Latina
Calcio e infatti accredita direttamente
sul conto di Paola Cavicchi,
presso la filiale della Banca Popolare
dell’Emilia Romagna. Sembra un
regalo di tutto rispetto. E un po’ lo si
capisce anche dalla terminologia
usata nell’atto: «... determina... di
elargire, quale concorso spese alla
realizzazione di opere di che trattasi,
un contributo omnicomprensivo di
190mila euro... in favore della U.S.
Latina Calcio con quietanza del suo
presidente e/o legale rappresentante
». E’ quella la prova che la società
ha presentato un elenco delle spese
sostenute e l’amministrazione, semplicemente,
ha pagato il conto, andando
ad attingere da un bilancio
pubblico del Comune di Latina redatto
dal presidente della stessa U.S.
Latina Calcio, Pasquale Maietta,
nella sua qualità di assessore. Se non
è un conflitto di interesse palese è
una storiella da bar e se non è neppure
questo potrebbe essere (appunto)
l’oggetto della maxi inchiesta di cui
si parla da 48 ore.
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Il Pd ieri in commissione Trasparenza
«Manca il progetto»
Su richiesta del consigliere comunale
del Pd Giorgio De Marchis, in commissione
Trasparenza si è affrontata
la questione del sequestro delle tribune del
settore ospiti dello stadio Francioni di
Latina. «Abbiamo chiesto delucidazioni
sia in merito agli atti e alle procedure
oggetto delle indagini – spiega De Marchis
- sia sugli sviluppi futuri per l’area sequestrata.
Dal confronto è emerso – sottolinea
il consigliere del Pd - che l’amministrazio -
ne comunale non ha provveduto a redigere
il progetto dell’ampliamento della curva,
pertanto questo fatto ha impedito l’otteni -
mento del parere del Genio Civile previsto
dalla normativa vigente». «Il progetto –
afferma il consigliere democratico Marco
Fioravante - non è stato presentato, dunque
non è stato possibile effettuare un collaudo.
Questo fa calare un’ombra sul rischio sicurezza
che si è protratto per oltre un anno
allo stadio cittadino a causa della superficialità
dell’amministrazione comunale di
Latina».

3/09/2014 17:20 - Cronaca

CHIARIMENTI SUI BONIFICI DEL COMUNE AL LATINA CALCIO

Sul giornale di oggi (sabato 13 settembre) a pagina 9 è stata erroneamente pubblicata la notiza riguardante l'erogazione di un bonifico di 190mila euro sul c/c personale di Paola Cavicchi presso la banca Popolare dell'Emilia Romagna da parte del Comune, avente come oggetto i lavori di adeguamento alle normative emanate dalla Figc in materia di sicurezza. Il bonifico del Comune, come saldo fattura, è invece stato effettuato sul c/c intestato all'Us Latina calcio, e non sul conto della signora Cavicchi. Si precisa, inoltre, che la signora Cavicchi non è mai stata correntista personale della Banca popolare dell'Emilia Romagna. http://www.ilquotidianodilatina.it/news/chiarimenti-sui-bonifici-del-comune-al-latina-calcio#.VBUt2ZSSwfU

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