domenica 28 settembre 2014

Latina centrali cancerogene a biogas servono nuove regole, i motivi scientifici e agronomici contro la speculazione del momento di biogas e biomasse


L'Italia, secondo i dati ufficiali del GSE, ha impianti per la produzione di energia elettrica pari a circa il doppio del consumo energetico di punta e a circa il triplo di quello medio. Il 21 giugno 2012 per alcune ore i consumi erano pari alla corrente prodotta con impianti di energia naturale e rinnovabile. Quindi non c'è bisogno di nuova produzione di energia. Secondo Greenpeace (e i tribunali che le hanno dato ragione) le centrali a carbone in Italia causano almeno un morto al giorno. Per la comunità europea, supportata da numerosi studi scientifici, le emissioni cancerogene delle centrali a biogas o biomasse creano danni peggiori rispetto a quelle a carbone. Dannosi per l'ambiente ossidi di azoto e ossidi di zolfo. Con l'acqua delle piogge diventano piogge acide dannose per l'agricoltura. Acido cloridrico, nitrico, solforico con la piogge rovinano la pelle delle foglie che le protegge e le impermeabilizza. Le colture subiscono danni cipolla, fagioli, assorbono meno anidride carbonica. Meno fotosintesi meno produzione, pomodoro, carciofi, tabacco. Le linee guida nazionale del 2010 tentano di difendere l'agricoltura di qualità dagli effetti dannosi delle centrali a biogas prevedevano norme regionali che nel caso della regione Lazio non sono state emanate. Le centrali a biogas non sono compatibili con la produzione DOP e anche con la produzione di qualità in genere, in particolare di kiwi e carciofi. Le centrali a biogas producono nanoparticelle, polveri sottili che non è possibile filtrare al di sotto dei PM 2,5. Si è verificato inquinamento idrico, contaminazione microbiologica come il Clostridium Botulinum Nei digestati si trovano Salmonella ssp., Lysteria monocytogenes, Escherichia coli . Il digestato e pastorizzato ma molti clostridi sopravvivono al processo. Alcuni Clostridi (Clostridium septicum e Clostridium sordelii) causano infezioni nelle ferite di animali trovano condizioni ottimali nei digestori Per i patogeni non sporigeni vi e la possibilita di una ricontaminazione del digestato anche dopo pastorizzazione. Gli odori sono correlati a composti chimici organici volatili, nonché la forte produzione di rumore. Perchè sottrarre fertili terreni alla produzione di energia inutile all'alimentazione umana o animale? Perchè in provincia di Latina vengono progettati e prospettati impianti a biogas per una capacità dieci volte maggiore alla produzione di biomasse esistenti, secondo la Provincia di Latina? Il Consorzio Parmigiano Reggiano per timore di diffusione di Clostridium tyrobutyricum ha bloccato le biogas nel suo territorio. In Svezia i digestati non possono essere sparsi sui pascoli neppure pastorizzati per timore della “zampa nera” (gangrena gassosa = carbonchio sintomatico dei ruminanti) causato da Clostridium chauvoei.

1 commento:

Unknown ha detto...

La comunita europea considera il digestato un concime biologico. Dove sono questi studi che lo considerano dannoso? Gli unici studi effettuati sul digestato dimostrano che riduce tutti i batteri patogeni presenti nei liquami e toglie ogni odore. Si dovrebbe finire di pubblicare articoli falsi e superficiali!!