domenica 7 aprile 2013

Rifiuti, "I vostri profitti ci avvelenano" In corteo contro le discariche


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Rifiuti, "I vostri profitti ci avvelenano"
In corteo contro le discariche

Rifiuti, protesta da Albano alla Valle Galeria 6
Comitati cittadini, studenti, agricoltori e allevatori in marcia verso da Albano alla Valle Galeria: "Le amministrazioni hanno fallito". Cori contro Manlio Cerroni, patron di Malagrotta, che dall'11 aprile non potrà più accogliere i rifiuti indifferenziati. Alemanno: "Sito già individuato, ma la Colari è in ritardo con i lavori". La prossima settimana una delegazione di residenti della Valle Galeria sarà ricevuta a BruxellesDI V. MORENO LE FOTO
Nuova giornata di mobilitazione per il popolo anti discarica e anti inceneritore. Dalla Valle Galeria ad Albano migliaia di cittadini hanno deciso di manifestare, oggi pomeriggio, la contrarietà all'attuale gestione dei rifiuti del Lazio. La prossima settimana invece, una piccola delegazione di residenti della Valle Galeria sarà ricevuta a Bruxelles: “Vogliamo che il Ministro Clini metta nero su bianco la cancellazione dell'Aia (autorizzazione impatto ambientale) che ancora insiste su Monti dell'Ortaccio – dice Rodolfo, residente e firmatario dell'ultima petizione inviata al parlamento Ue - voglio tornare ad una vita normale, senza la preoccupazione di una nuova discarica a pochi passi da casa mia. La lotta di questi ultimi mesi è stata dura, ma certo non ci arrendiamo”.
VALLE GALERIA - Comitati cittadini, studenti, agricoltori e allevatori. Tutti in marcia per un corteo lungo circa cinque chilometri che da largo Domus de Maria (Ponte Galeria) si è concluso alla cava di Monti dell'Ortaccio. Una marcia scandita da molti slogan contro le amministrazioni “che in questi anni hanno fallito”, ma anche contro Manlio Cerroni, patron di Malagrotta, definito “boia”. Una manifestazione priva di qualsiasi colore politico, malgrado la presenza di alcuni esponenti, e che vuole mettere in evidenza, ancora una volta, la necessità di avviare il prima possibile le politiche necessarie per una buona raccolta porta a porta, con riciclio e riuso dei materiali, e “che avvicinino sempre più Roma al traguardo dei rifiuti zero”, “Basta discariche e basta inceneritori”.
ALBANO – In piazza anche i residenti di Albano e dei territori limitrofi dei Castelli romani. Secondo gli organizzatori, sono state più di due mila le persone che oggi pomeriggio hanno sfilato in corteo da piazza Mazzini a piazza di Corte ad Arccia, sede estiva di palazzo Chigi. Come ricordano gli stessi residenti, “sono ormai sei anni che viene portata avanti questa dura battaglia contro la costruzione l'inceneritore”. Una lotta che, a colpi di ricorsi al Tar, non si è ancora conclusa. Il comitato No inc, attraverso questa giornata di mobilitazione, chiede alla propria amministrazione “di conferire quanto prima l'incarico ad un ente pubblico per avviare la caratterizzazione geologica ed idrogeologica interna all’area della discarica di Albano”. “Questi studi sono importanti, e necessari, per dimostrare come questo territorio a livello ambientale sia notevolmente peggiorato – spiega Daniele Castri, portavoce No inc -, la legge spiega bene che se si presenta questa condizione, l'Aia può essere ritirata, riaprendo a tutti gli effetti la discussione istituzionale sulla costruzione di questo impianto”. Oltre a questo, Castri ricorda che i cittadini di Albano chiedono che venga subito avviata la raccolta porta a porta “promessa” nel lontano 2010 dall'attuale Sindaco, “unica via d'uscita dal sistema delle discariche e degli inceneritori”. “Chiediamo a Zingaretti di rispondere pubblicamente all'ultima lettera di Cerroni – conclude Castri -, ennesima forzatura di un privato che pone i proprio interessi sopra quelli della collettività”. 
LA CHIUSURA DI MALAGROTTA – La prossima scadenza è fissata per l'11 aprile, quando l'invaso di Malagrotta non potrà più accogliere i rifiuti indifferenziati. E lo sa bene il sindaco di Roma, Gianni Alemanno che proprio oggi ricorda: “Un nuovo impianto di tritovagliatura è stato individuato ed è in costruzione per conto della Colari, la quale però ha già riferito di un ritardo nei lavori”. “Quindi c'è un 'buco' dal 10 al 20 aprile che dobbiamo coprire in qualche modo – continua il Sindaco – l'Ama, su sollecitazione del Ministro sta studiando come affrontare questi dieci giorni con una soluzione tampone". Interviene anche Gianluca Peciola, candidato Sel al consiglio comunale: “Il Comitato e i cittadini stanno manifestando per chiedere alle Istituzioni locali e nazionali una nuova gestione del ciclo dei rifiuti, che superi il modello delle discariche e degli impianti di incenerimento. Se vogliamo salvaguardare i territori e la salute dei cittadini è necessario puntare sulla raccolta differenziata porta a porta, sulla diminuzione della produzione dei rifiuti, su riuso e riciclo”. L'occhio attento dell'Ue da tempo è puntato proprio sull'ottavo colle di Roma per verificare che, almeno in questo caso, non ci siano proroghe. A rischio? Migliaia di euro al giorno di sanzioni per l'Italia. 
 Veronica Moreno

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