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Comitato Cittadino Acqua Pubblica Aprilia
Comunicato stampa del 13 ottobre 2012

CLIENTELISMO DELL’ACQUA? LA VERITÀ VENGA A GALLA!

In una recente intervista rilasciata alla stampa[1]l’assessore provinciale all’ambiente, nonché consigliere comunale a Minturno, Gerardo Stefanelli (UDC), sostiene che la privatizzazione dei servizi pubblici è una cura indispensabile poiché “Le società miste hanno fallito quasi sempre, creando spesso carrozzoni insostenibili. (poiché) … quando c'è la politica all'interno delle aziende pubbliche è quasi inevitabile che si creino sacche di clientelismo”, e ... guarda caso fa l’esempio di Acqualatina spa!
Passi pure la sua idea sulla necessità di privatizzare i servizi pubblici, compresi quello idrico, anche se è stata smentita da 27 milioni d’Italiani con il referendum del 12 e 13 giugno 2011. Una decisione popolare ormai vincolante per TUTTA la classe politica, come ricordato recentemente dalla Corte costituzionale[2], poiché esiste “... il divieto (desumibile dall’art.75 Cost. ) di ripristino della normativa abrogata dalla volontà popolare”.
Ma l’assessore ... quando parla di clientelismo deve delle risposte e dire tutta la verità, perché ai tempi in cui era l’addetto stampa del Sen. Michele FORTE, per le sue “rinomate” competenze in ambito idrico-societario, il suo partito l’aveva messo a fare il consigliere d’amministrazione proprio in Acqualatina spa, (dal 28/7/2006 al 3/8/2009) ricevendo così un compenso di circa 100.000 euro.  
L’assessore deve dire quali sono i clientelismi politici che ha riscontrati in Acqualatina, poiché attraverso la società delle acque è possibile veicolare ampio consenso politico-elettorale.
Le istituzioni competenti facciano chiarezza attraverso un’indagine esplorativa, così saremo tutti contenti di sapere che non ci sono acque “inquinate”.
E’ innegabile infatti che finora Acqualatina ha goduto di una tutela politica trasversale e bi-partisan: da un lato una maggioranza politica che l’ha sempre sostenuta favorendola attraverso deroghe, rinvii e sviste sugli obblighi contrattuali e tariffe esose ed fuori legge, dall’altro un’opposizione che non ha giocato il ruolo di controllore politico.
Sarebbe utile capire, per esempio, come sono stati assunti i massimi dirigenti della società: l’ing. Ennio CIMA ed il Dott. Vincenzo LEONE, entrambi di Fondi, l’avv.to Tiziana Ferrantini di Latina, il geometra Antonio RAPONI di Terracina, la Dott.ssa Loredana Leccese di Formia, etc, etc. Sulle base di quali segnalazioni? Con quale metodo di selezione?
Vorremmo ancora capire: com’è stato selezionato ed assunto il personale della società, passato dalle 79 persone trasferite dalle vecchie gestione comunali nel 2003, agli attuali 356 dipendenti?
E’ ora di chiarire, è ora di acqua pulita!
Ps: rispondiamo all’assessore che ritiene il clientelismo politico inevitabile che ...essere onesti non è INEVITABILE!
Comitato cittadino acqua pubblica di Aprilia



[1] Dall’intervista rilasciata al Latina Oggi il 6 ottobre 2012: “Io mi sto battendo per far passare il principio secondo cui l'ente pubblico deve essere solo controllore, svolgendo il ruolo di cane da guardia dei servizi pubblici. Ma la gestione, a mio avviso, va privatizzata in toto. Le società miste hanno fallito quasi sempre, creando spesso carrozzoni insostenibili. Io dico che quando c'è la politica all'interno delle aziende pubbliche è quasi inevitabile che si creino sacche di clientelismo. L'unico rimedio a questa malattia è la privatizzazione. Faccio un esempio concreto: io sono favorevole a far diventare privata Acqualatina. L'Ato 4 deve essere il controllore del corretto funzionamento del servizio.”
[2] sentenza n.199 del 17/7/2012