martedì 23 ottobre 2012

inquinamento delle falde a Borgo Montello nuova perizia disposta dal Giudice

Inquinamento a Borgo Montello il giudice dispone una superperizia di Marco Cusumano http://www.ilmessaggero.it/latina/inquinamento_discarica_montello_latina/notizie/227024.shtml LATINA - Si allungano i tempi del processo per l’inquinamento della falda acquifera nei pressi della discarica di borgo Montello. Il giudice Guido Marcelli, dopo oltre tre ore di camera di Consiglio, ha deciso di disporre una nuova perizia per verificare l’inquinamento dell’area e l’eventuale connessione con la gestione di «Ecoambiente». Si tratta di un accertamento tecnico affidato probabilmente con l’auspicio di chiarire meglio il quadro delle accuse visto che le precedenti consulenze sembrano piuttosto contrastanti. Il giudice individuerà il tecnico fuori udienza, per poi affidare formalmente l’incarico il prossimo 5 dicembre, giorno in cui è fissata la prossima udienza. Il processo è ancora in fase preliminare e gli indagati non sono stati ancora rinviati a giudizio. La difesa, rappresentata dagli avvocati Marino e De Angelis, punta al proscioglimento, sostenendo che tutti i controlli sugli invasi furono effettuati correttamente. Mentre l’accusa, rappresentata dal pm Giuseppe Miliano, vuole dimostrare le responsabilità dei tre indagati: Vincenzo Rondoni, Bruno Landi e Nicola Colucci. I vertici di «Ecoambiente» devono rispondere di reati ambientali, tra i quali l'adulterazione di sostanze alimentari legati «all’omesso controllo - si legge nel capo d'imputazione - circa la sicurezza degli invasi S1, S2, S3 ed S0 e mediante la mancata esecuzione di opere di impermeabilizzazione dei citati impianti benché le stesse carenze strutturali fossero note agli imputati». Secondo la Procura gli omessi controlli provocarono la «fuoriuscita del percolato dai siti indicati, contenente sostanze pericolose quali piombo, rame e zinco e così determinavano l'adulterazione e la contraffazione delle acque di falda poste in prossimità di detto sito rendendole pericolose per la salute pubblica». Nella precedente udienza si concluse la battaglia per l’accoglimento delle parti civili nel processo. Fu respinta la costituzione di parte civile della Provincia di Latina e delle associazioni «Codici» e «Earth» per difetto «di radicamento territoriale nell'area interessata». Accolta invece la costituzione di parte civile di Legambiente Lazio (rappresentata dall’avvocato Luigi Di Mambro), Codici Ambiente Latina e comitato civico «Acqua Pulita». Ammessi come parte civile anche undici cittadini residenti e proprietari di immobili nell’area circostante la discarica che sarebbero stati pesantemente danneggiati dall’inquinamento della falda. Lunedì 22 Ottobre 2012 - 19:33 Ultimo aggiornamento: 19:35

Nessun commento: