sabato 2 giugno 2012

il 2 giugno la repubblica siamo noi contro spese militari

Il 2 giugno LA REPUBBLICA SIAMO NOI - contro le spese militari per la parata e per l'acquisto di armamenti. pubblicata da Ecologisti RetiCiviche Verdi Lazio il giorno venerdì 1 giugno 2012 alle ore 23.59 · L’Italia è l'ottavo paese al mondo per spese militari, con oltre 20 miliardi di euro per il 2010. Ma la spesa per il 2011 è lievitata ancora a causa dei fondi destinati agli "acquisti" per i nuovi armamenti, un incremento dell'8,4%, pari a quasi 3 miliardi e mezzo, ovvero 266 milioni in più rispetto al 2010. L'Italia spende mezzo miliardo di euro all'anno per la campagna in Afghanistan, ed ha messo in cantiere una operazione da 16 miliardi per acquistare 131 bombardieri invisibili F-35, al costo di 471,8 milioni di euro l'uno. Altri 309 milioni saranno destinati all'acquisto degli elicotteri Nh-90 della AgustaWestland, mentre la lista della spesa militare contempla anche due sottomarini U-212, del costo di 164,3 milioni, e di altri elicotteri Ch-47 F Chinhook (per 137 milioni), oltre all'ammodernamento dei caccia multiruolo Tornado (178,3 milioni). Alla luce degli stanziamenti finanziari noti, e secondo i documenti ufficiali, il volume finanziario complessivo a disposizione del Ministero della Difesa è stato pari a 20 miliardi e 494,6 milioni di euro nel 2011, con la previsione di spesa di 21 miliardi e 16 milioni di euro nel 2012 e a 21 miliardi e a 368 milioni di euro nel 2013. Con questa montagna di denaro, si potrebbe invece dare risposta alle esigenze di questo paese ed evitare il definitivo impoverimento della maggior parte della popolazione a causa delle continue manovre economiche di assestamento. Si potrebbero dare risorse alla sanità, alla scuola (ricerca e università), agli enti locali, al terzo settore (senza tagliare il 5x1000), alla messa in sicurezza dei territori contro il dissesto idrogeologico, alla messa in sicurezza degli edifici contro il rischio sismico, alla ricostruzione dei territori colpiti da calamità naturali, al sostegno dei disoccupati, dei precari e delle famiglie.

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