lunedì 25 giugno 2012
Pontinia, rock & blues festival, comitato Pro Emilia, Map ponte per Ventotene, turbogas
Nella pagina di Pontinia de Il settimanale di Latina in edicola da sabato:
di Gianpaolo Danieli “da un'idea del sindaco Eligio Tombolillo nasce il comitato pro Emilia”;
di Donatella Di Maria “iniziativa del Map un ponte per Ventotene”;
di Giorgio Libralato “arriva l'estate e con essa i soliti problemi, moria dei pesci, discariche, incendi”
il 13 luglio ritorna a Pontinia il rock&blues festival, "Dead shrimpt e 24 pesos"
il 14 Alex Cepollari O'Rey bles band
il 15 Hollowbelly, Randy 19th street red Cohen, Demetra Taylor.
Nuovo volto per la Marina di Latina grazie al finanziamento regionale di oltre 13 milioni di euro
Progetto Plus, ecco come cambierà il nostro litorale
Numerosi gli interventi previsti. Entro il 2012 si prevedono nuove piste ciclabili.
Inoltre troveremo un ambiente più vivibile sia dal punto di vista ambientale che paesaggistico
Restituire al litorale pontino una dignità ambientale e paesaggistica, riscattandolo dal degrado in cui versa attualmente. Da buon proposito, espresso nel corso degli anni da tutte le amministrazioni che si sono succedute in quel di Piazza del Popolo 1, sembra oggi essere diventato una realtà concreta, con tanto di milioni di finanziamento...
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Questo il mio articolo della scorsa settimana
Addio turbogas
E' arrivata la parola fine al progetto della turbogas di Pontinia, con la lettera di rinuncia dell'attuale proprietaria, la francese Gdf Suez, del sito già Pontinia Power, Carlton Power ed Acea. Politicamente è una grande vittoria di Eligio Tombolillo, sindaco di Pontinia che ha cambiato idea sul progetto e dal febbraio 2007 ne è diventato il fiero oppositore. E' anche l'affermazione di Paolo Cima che aveva creato la rete no turbogas sul tipo di quella di Aprilia che ha fatto cambiare idea al Sindaco con una straripante manifestazione. E' il riconoscimento del lavoro tecnico del geologo Alessandro Carlomagno che ha evidenziato l'impossibilità strutturale del progetto. Fondamentale l'apporto del capo settore urbanistico di Pontinia l'ing. Corradi e dei 2 legali, avvocati Carlo Bassoli e Luciano Falcone che hanno difeso egregiamente il comune annullando perfino le richieste di risarcimento danni. Ma è la vittoria di una comunità che, tranne qualche esponente, insieme ha condiviso la proposta alternativa delle energie naturali e rinnovabili e dell'agricoltura di qualità contro il forte carico di inquinamento, malattie e costi sociali. Il risultato è importante per tutti i cittadini, comitati, associazioni, comunità che si battono contro progetti inutili, devastanti, calati dall'alto non condivisi e non convincenti di tante realtà speculative frutto di leggi sbagliate, governi, amministratori e pseudo imprenditori che hanno depredato l'Italia. L'esperienza di Pontinia deve servire a tutti coloro che si battono contro multinazionali che senza alcuno scrupolo si abbattono sui beni comuni, sui diritti civili e sociali calpestandoli che si tratti di privatizzazione dell'acqua, discariche, inceneritori, autostrade, Tav, porti e altre opere incompatibili con il territorio e spesso con la salute e l'economia. La società proponente ha ceduto per la resistenza (secondo il MISE unica in Italia per capacità tecniche ed amministrative nell'opposizione) di Pontinia ma anche perchè nel frattempo le energie naturali e rinnovabili, di fatto, spengono turbogas e le altre centrali a maggior inquinamento perchè non servono. Ma questo i cittadini lo sapevano già, come lo hanno dimostrato gli italiani un anno per il nucleare. L'Italia già oggi è in grado di produrre esattamente il doppio (secondo i dati del Gse) dell'energia che consuma. Nessuno ha mai dimostrato perchè quindi devastare ulteriormente l'ambiente nella situazione economica di esplosione dei costi del gas (per alimentare le turbogas) con tutte le implicazioni terroristiche, ricattatorie e speculative dei paesi che ci riforniscono. Con tutti i problemi di sicurezza che questo tipo di impianti non hanno mai risolto. Proprio l'incapacità di rispondere alle esigenze della sicurezza, antincendio, incolumità pubblica si è arenato il progetto sbagliato della turbogas.
Rifiuti
la questione dei rifiuti in provincia di Latina dimostra da un lato l'incapacità dell'intera classe politica degli ultimi 20-30 anni, dall'altro la forza di penetrazione della malavita. Non so quale relazione ci sia tra i 2 aspetti ma è evidente. Basta leggere l'inchiesta (ennesima) di Palladino sul sito de Il Fatto quotidiano. Non ci saranno, ancora una volta, gli scavi per trovare i fusti tossici che tutti sanno interrati in discarica negli anni '90. Nessuna messa in sicurezza, protezione delle falde. La gente potrà continuare a morire avvelenata così come le falde. E tutta l'incapacità politica era evidenziata nell'articolo di A.Giansanti della scorsa settimana in proposito, pd compreso che pareva preoccuparsi solo dell'aumento dei costi piuttosto che dell'adeguarsi alla normativa.
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