Spreconi a palazzo Chigi. Un buco di bilancio da oltre un miliardo di euro
Il bilancio di previsione è stato sforato di 1,5 miliardi. Presidenza e Protezione civile le meno virtuose
C’è crisi alla presidenza del Consiglio dei ministri. Così, per quest’anno, il bilancio di previsione è stato sforato solo di oltre un miliardo e mezzo di euro. Per la precisione di un miliardo, 592 milioni, 238 mila e 740 euro. Miracoli dell’autonomia di gestione, che, fissato un budget per l’anno in corso, delega poi il Segretariato generale a ripartire le diverse poste tra le cosiddette “missioni” dei dipartimenti e dei ministri “senza portafoglio”.
Per il solo “funzionamento” la stima inizialmente fornita dal Segretario generale di Palazzo Chigi ammontava a poco più di 360 milioni di euro (363.626.572) . Nel conto finale sono poi diventati oltre 615 milioni di euro (616.996.255), con un aggravio di spesa di 253 milioni e spicci. Oltre al caso eclatante della neo-ministro Michela Vittoria Brambilla, che è riuscita a spendere per il turismo circa 24 volte il suo budget, passando da 600 mila a 15 milioni di euro, in termini percentuali sono stati i colleghi Carfagna e Brunetta a sfondare i tetti concordati. La prima ha speso quasi cinque volte il milione e mezzo di euro di cui disponeva (sulla cifra ha pesato l’istituzione dell’osservatorio per la pedofilia). Il secondo quasi otto volte i 737.352 euro destinati a “Innovazione e tecnologie”. In cifra assoluta il funzionamento ha però visto l’aggravio di spesa maggiore per il funzionamento proprio per le spese del segretariato generale della Presidenza: rispetto alla previsione iniziale ha sforato di 142 milioni di euro. Tra questi figurano 15 milioni e mezzo di euro spesi per il raduno degli Alpini a Latina (5 milioni) e i XVI Giochi del Mediterraneo, inseriti, con un certo sforzo di fantasia, nel quadro normativo delle “misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi”.
L’altro salto tra quanto si prevedeva di spendere e quanto poi si è speso, è alla oramai nota voce “Protezione civile”. La struttura che fa capo a Guido Bertolaso ha speso 141.884.213 euro, contro i 63.006.000 previsti. Si badi bene, però, che non parliamo della spesa complessiva, che, spinta anche dal terremoto, ha raggiunto per il 2009 una cifra ben oltre il miliardo di euro, ma della spesa per il solo “funzionamento”.
Tra i decreti di “variazione” del bilancio relativi alla Protezione Civile si annotano i 100 milioni di euro stanziati per gli “Interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare la grave situazione di pericolo in atto nell’area archeologica di Roma e provincia”, le diverse tranche per l’emergenza del sisma abruzzese per una cifra complessiva che supera il miliardo di euro e poi fondi a emergenze passate e presenti, dai 50 milioni di euro per gli “eventi atmosferici avversi dell’ultimo triennio” ai 20 milioni per l’alluvione della provincia di Messina.
Ritornando ai ministri poco virtuosi, ecco spuntare il milione e ottocentomila investito (oltre i 4.117.000 previsti) per le Politiche Antidroga che nel governo sono in capo al sottosegretario Carlo Giovanardi. Sottosegretario che invece non ha “sgarrato” sulle “politiche per la famiglia”: 442.800 euro erano previsti, e tanti ne sono stati spesi. Non tutti, infatti, a Palazzo Chigi, hanno buttato la calcolatrice. La notizia potrà sorprendere, ma diversi sono anche i ministri “virtuosi”. Elio Vito, ad esempio, che ha la delega ai Rapporti con il Parlamento 924.700 euro doveva spendere e 924.700 euro ha speso. Così come anche Raffaele Fitto, agli Affari Regionali, non ha sforato il budget di 2.733.960. Addirittura sulla “semplificazione normativa” il ministro Roberto Calderoli è riuscito a risparmiare un milione di euro. Sui 3 milioni e mezzo previsti, ne ha spesi 2.477.000. Anche sullo Sport si sono tagliati 100mila euro. Ma alla fine il conto finale è quello che è: un miliardo e mezzo oltre la previsione.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/06/26/spreconi-a-palazzo-chigi/
PUBBLICATO DA GIORGIO LIBRALATO A 15.24
11 COMMENTI:
Anonimo ha detto...
Liberi e Forti
Con gli sprechi si mangiano l'Italia.
Consideriamo solo gli incarichi dati a Pontinia per il museo, per la palestra di Quartaccio e per l'acquedotto, quanto si è speso?
queste cifre moltiplichiamoli per tutti i comuni di Italia e vediamo la spesa.
28 GIUGNO 2010 15.31
Anonimo ha detto...
esatto arguta considerazione di LIBERI e FORTI, mentre per gli sprechi possimo fare poco o niente per quelli della nostra cara ed amata amministr. comunale possimao fare molto, attivandoci tutti facendo arrivare la nostra voce INCAZZATA al Sindaco che prendesse adeguate misure per quegli assessori incapaci nulla facenti incompetenti spreconi dissipatori di beni pubblici che insieme ai tecnici comunali capi settore distruggono tutto e tutti, che il caro ed amato Sindaco di Pontinia facesse come quello di Cisterna che ha licenziato un suo assessore per incompetenza.
Ma poi è possibile che Tombolillo non si rende conto delle figuracce di m... che i suoi gli stanno facendo fare? Una figuraccia appresso all'altra in una sequenza di errori e negligenze da guinness dei primati.
Luca
28 GIUGNO 2010 16.49
Anonimo ha detto...
qualcuno controllasse la spesa inutile per la consultazione popolare sulle piante da mettere al posto delle palme in piazza poi vi, e farci prendere per il culo perchè hanno scelto un pianto diversa da quella scelta dalla popolazione.
28 GIUGNO 2010 17.03
Anonimo ha detto...
sono talmente efficienti che alla rotonda di via leonardo da vinci e via giulio cesare con via libertà cìè una perdita d'acqua sulla strada da più di un mese!!!! E NOI PAGHIAMO!!!!
Io piglierei assessore e tecnici comunali e gli farei pagare di tasca loro la bolletta di acqualatina, se questi non sono capaci di gestire manco le tubature dell'acqua figuriamoci con le opere pubbliche più grandi e costose.
carlo
28 GIUGNO 2010 17.27
Anonimo ha detto...
scusate qualcuno mi dare notizie di quei finanziamenti regionali per l'asilo comunale?
Mi pare che erano disponibili pronti all'uso 150.000 euro che la nardoni doveva impiegare per la realizzazione di un nido mi pare, io che sono genitore speravo che si facesse in tempi brevi, invece la nardoni s'è dimessa dall'incarico e i soldi come li stanno impiegando per il progetto?
Maurizio P.
28 GIUGNO 2010 17.42
Anonimo ha detto...
SI C'HA RAGIONE LIBRALATO, BASTA CO GLI SPERCHI. A PONTINIA NON CI SAREBBE STATO IL DISSESTO SE NON AVESSERO SPRECATO UN MARE DE SORDI, INVECE SE SO' MAGNATI STO' MONNO E QUELL'ADRO!!!
AMILCARE
28 GIUGNO 2010 20.21
Anonimo ha detto...
Liberi e Forti,
Gli sprechi?
mettiamoci sul sito dei giardini del Quirinale, e vediamo che Napolitano è stato capace salvarli, nessuno di quelle palme è stata colpita dal punteruolo rosso, lo sapete perchè non sono state colpite, le hanno trattate.
A Pontinia invece, non avendo voglia di sudare le hanno fatte morire, e oggi i cittadini pagano, Questi sono veramente degli sprechi.
Il Quirinale le salva, Pontinia le fà morire e paga.
Brunetta a Pontinia dovrebbe venire
29 GIUGNO 2010 08.05
Anonimo ha detto...
Anonimo ha detto...
Secondo me la vicenda della palme in piazza Pio VI ha del grottesco, la Pubb. Amm. indice un "referendum" per la scelta delle essenze arboree da porre a dimora nel centro storico della città piazza pio VI senza considerare che (nessuna offesa o giudizio malevolo intendiamoci) pur essendo istruiti la maggior parte dei cittadini non ha cognizioni tecniche e scientifiche in merito a norme attuative e vincoli paesaggistici sui beni storici ed architettonici, quindi l'intento referendario ed il suo esito risultano nulli, oltretutto le tipologie arboree indicate nella scheda referendaria sono parziali ed in parte sbagliate, avrebbero dovuto elencare essenze arboree prescritte dalle normative tecniche del PRG seguendo le indicazioni sopraordinate del PTPR, invece hanno dato 4 possibilità di scelta di cui una sbagliata come l'olivo, addirittura chiedendo di indicarne ulteriori non previste dalle norme.
L'altra anomalia è tipica di questi tempi di sperperi: abbiamo/avevamo un patrimonio pubblico (non solo culturale) del valore (sottostimato) di oltre 200mila euro costituito da 16 palme Phoenix canariensis alte 6 metri diametro tronco cm 60, trattarle con fitofarmaci per salvarle sarebbe costato meno che farle morire per sostituirle?
Il comune ha speso 23mila euro per tagliare ed incenerire le palme malate, più il costo per estirpare i ceppi ed apparati radicali della vecchie palme (sono rimasti li nella piazza) più il costo della nuova piantumazione tutto compreso trasporto scavo ecc... (esempio i Lecci "Quercus ilex" circonf. tronco 50cm 2000/2500 euro l'uno listino prezzi “umbraflor” Perugia)
Sarebbe stato sufficiente fare un giro su siti web attendibili e valutare i costi per la cura di una palma costo medio 250 euro per 16 palme fa 4000 x 12 trattamenti (calcolo più che in eccesso) = euro 48mila. Esempio di trattamento con il glucophoenix è costoso (200-300 euro a palma) ma le palme di Palazzo Doria Pamphili di via del Corso a Roma si sono salvate così.
A Pontinia invece 23mila euro per lo smaltimento delle palme malate più il costo dell'operazione di piantumazione dei Lecci circa 40mila euro fa un totale di 63mila euro calcolo sottostimato, a fronte di un patrimonio pubblico (palme) del valore di oltre 200mila, se il prezzo dei trattamenti sembra alto, basta vedere quanto costa una palma nuova da catalogo una Phoenix canariensis va dai 160euro a 30mila euro, per una pianta da 1,2 metri ci vogliono 1.800 euro, per una di due metri e mezzo siamo sui 6.800 euro.
Traetene voi le conclusioni, la mia è, l'impresa non valeva la spesa!
Luigi
Luigi
29 GIUGNO 2010 12.09
Anonimo ha detto...
LIBERI E FORTI,
ha ragione LIbralato, con un continuo di sprechi si mangiano il paese.
Napolitano è il presidente, ha 85 anni, è riuscito a salvare le palme con tutti gli impegni che ha.
A Pontinia , un comune con 60 70 dipendenti, 4-5 capi settore 5-6 assessori i quali si sono anche aumentati gli stipendi, non sono risusciti a salvare le palme di una piazza che a girarla a piedi, ci vogliono 3 minuti.
Se questi di Pontinia fossero sati a Roma da Napolitano, avrebbero fatto seccare anche Fontana di trevi
29 GIUGNO 2010 13.03
Anonimo ha detto...
NOVELLI E LIBRALATO SONO ANNI CHE DENUNCIANO GLI SPRECHI E I DISSESTI DEL COMUNE DI PONTINIA, TRASCO ECC ECC, BASTA COI SPRECHI DELLA POLITICA!
SALVATORE
29 GIUGNO 2010 14.11
martedì 29 giugno 2010
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