Inchiesta di Angelo Saso con la collaborazione di Maria Pirro
Cinquemila schede elettorali già votate sequestrate a Casal di Principe alla vigilia delle elezioni. Schede in bianco nelle mani di pregiudicati assunti in nero in una delle tipografie “super controllate” che stampano materiale elettorale sensibile. Sullo sfondo il solito campionario di piccole e grandi compravendite di voti che da sempre rende la Campania un laboratorio naturale per gli strateghi del voto di scambio. Ma questa volta c’è anche di più. Le elezioni 2010 per il Consiglio regionale sarebbero state viziate anche da “palesi alterazioni della volontà popolare”. Brogli vengono denunciati da Francesco Barbato, un candidato della lista “Noi Sud” sopravanzato per soli otto voti dal compagno di partito Raffaele Sentiero. Sarà la magistratura a stabilire se in queste elezioni qualcuno ha giocato sporco. Se è davvero il Popolo Campano a scegliere i suoi rappresentanti.
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martedì 15 giugno 2010
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