sabato 12 giugno 2010

le centrali elettriche, gli incidenti, problemi anche a Mazzocchio?

Tra i problemi legati ai progetti incompatibili delle centrali elettriche nel nucleo industriale di Mazzocchio la sicurezza è un'incognita. Chi ha letto (chi tra le istituzioni competenti?) i documenti della centrale a biomasse scopre che nel settembre 2009, dopo che il 9 aprile dello stesso anno è stato emanato il testo unico sulla sicurezza (d.lgs. 81/2008), scopre l'ignoranza in materia di chi ha prodotto i relativi documenti. Sempre chi si è letto la documentazione del progetto della centrale a turbogas sa che per le opere connesse (gasdotto ed elettrodotto) sono state date risposte inquietanti oppure non sono mai state fornite rassicurazioni. Dopo le notizie sull'inchiesta del mancato verbale di L'Aquila sui grandi rischi (e gli avvisi di garanzia per il mancato allarme e intervento), dopo le notizie di incidenti di Viareggio (29 giugno 2009) e su centrali a turbogas (Middletown – Connecticut – Usa 7 febbraio 2010) e sui gasdotti (Texas 9 giugno 2010) aumenta la preoccupazione. In seguito alla pubblicazione del progetto delle opere connesse il 15 luglio 2008 sono state presentate le osservazioni entro il 26 settembre da cittadini, associazioni, aziende, comune di Pontinia. Tale pubblicazione equivale alla comunicazione scritta ai proprietari interessati in quanto si tratta di oltre 100 ditte catastali. Quindi non tutti i proprietari che verranno espropriati o interessati al vincolo di inedificabilità in vicinanza all'elettrodotto e/o al gasdotto sono stati informati, se non dal passa parola o dalla ricerca sulla rete internet. Le osservazioni hanno evidenziato il problema strutturale, geologico (oltre ad altri argomenti) e di conseguenza della mancanza di sicurezza sia dei piloni dell'elettrodotto (che potrebbero sprofondare, inclinarsi, ruotare), sia delle linee aeree in conseguenza al cedimento dei piloni, sia del gasdotto che potrebbe rompersi e dal quale potrebbe fuoriuscire il gas. L'aspetto strano (meglio preoccupante viste le premesse e gli incidenti di cui sopra) riguarda le controdeduzioni della società proponente della centrale a turbogas (o dell'azienda che gestisce l'elettrodotto) solo in merito all'elettrodotto mentre viene assolutamente trascurato il gasdotto. Nel caso dell'elettrodo le controdeduzioni non hanno convinto, anzi hanno aggravato la sensazione della scarsità dello studio, come ha evidenziato il relatore della commissione di revisione della VIA – VAS presso il Ministero dell'ambiente il 3 settembre 2009. La mancanza di risposte sul gasdotto, sommato all'interpretazione della ditta di non essere soggetta a rischio di incidente rilevante (smentita dal TAR) fa aumentare le preoccupazioni che gli incidenti di cui sopra, allo stato attuale delle informazioni fornite, siano attuali.
Pontinia 10 giugno 2010 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Purtroppo grave e devastante l’incidente avvenuto a Middletown nel Connicticut in una centrale elettrica, in fase di prova, alimentata a gas naturale. Speriamo che le notizie più precise che arriveranno nei prossimi giorni ridimensioneranno l’accaduto e i danni alle cose e soprattutto alle persone. Anche se non si tratta della stessa tecnologia penso che bisognerebbe riflettere sui progetti delle centrali elettriche a Pontinia, proprio per i dubbi sulla sicurezza o sulla pericolosità avanzate e che non hanno trovato risposta nelle sedi competenti. Anzi è preoccupante, per esempio, il progetto non sia stato trasmesso all'ufficio per la sicurezza del lavoro il progetto della centrale a biomasse che non rispetta i requisiti in materia di sicurezza del lavoro. Addirittura non tiene nemmeno conto (nel settembre 2008) del testo unico in materia di sicurezza entrato in vigore 4 mesi prima citando leggi abrogate. Di più, il rappresentante del comando provinciale dei vigili del fuoco ricordava che la ditta doveva chiedere (ma non ha mai chiesto) il relativo parere sugli impianti a rischio di incidente rilevante. E l’azienda continua a dire che ha tutte le autorizzazioni….. Passando alla centrale a turbogas, la cui udienza per la sospensiva sul ricorso contro l'AIA, pubblicata il 30 maggio 2009, concessa ad AceaElectrabel, proveniente da ricorso al capo dello Stato, proposto da comune di Pontinia e provincia di Latina è stata fissata per il giorno 11 febbraio 2010, anche per questa centrale non si è dato risposta agli interrogativi. Difatti nella conferenza unificata dell’8 aprile (era appena successo il terremoto de L’Aquila) i giusti interrogativi posti dai rappresentanti del comune di Pontinia proprio in materia di sicurezza derivanti dai problemi geologici, erano stati ignorati dai rappresentanti della società proponente. Stesso discorso nella riunione della commissione di revisione della VIA della turbogas presso il Ministero dell’ambiente del 3 settembre scorso dopo lo stesso relatore della commissione (purtroppo per la società proponente era un geologo che si è accorto dell’inosservanza delle norme e della tecnica in materia) ha messo l’accento proprio su questi interrogativi. Senza contare che la sentenza del TAR di Latina di dicembre (che annullava il RIR del comune di Pontinia) ribadiva che l’interpretazione del comune di Pontinia proprio sulla normativa in materia antincendio, quindi di sicurezza, erano corrette sull’applicazione della nuova centrale alla normativa valida per gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante. E lo scorso anno c’era già stato l’altro incidente grave di Viareggio. Quanti altri incidenti dovranno accadere prima che di competenza intervenga per chiedere il rispetto della sicurezza?
Giorgio Libralato
Scoppio in Texas, torna la paura.
Il racconto dei testimoni sul Web:
«Un boato e il fumo, spaventoso»
WASHINGTON
L’esplosione di una conduttura di gas naturale ha provocato ieri in Texas la morte di almeno tre persone mentre altre dieci mancano ancora all’appello. L’incidente potrebbe essere stato causato da una squadra di lavoratori che stava scavando per porre dei cavi elettrici e che potrebbe avere danneggiato per errore la conduttura di 90 centimetri di diametro che trasporta gas ad alta pressione. Una enorme palla di fuoco è divampata alle 14.40 locali in un’area del Texas, a 80 chilometri da Dallas, scarsamente abitata che si trova al confine tra le contee Johnson e Somervell. Il rombo della esplosione è stato sentito a diversi chilometri di distanza. «Sembrava il rombo prodotto dal lancio di un razzo - ha raccontato Laura Harlin, tra i primi a dare l’allarme- La mia casa ha tremato per alcuni minuti». 

Un portavoce delle autorità locali ha detto che almeno tre persone hanno perso la vita. Altre sei persone, alcune gravemente ustionate, sono state trasportate in ospedali locali. I più gravi sono stati poi trasportati in elicottero in ospedali più attrezzati a Dallas. «Almeno dieci persone sono ancora disperse», ha detto il sindaco Chester Nolen della cittadina di Cleburne, la più vicina al luogo dell’incidente. Laura Harlin, tra i primi a dare l’allarme Immagini riprese dagli elicotteri mostrano una grande palla di fuoco ed un incendio diffuso nella prateria texana. Il gasdotto appartenente alla Enterprise Products Partners attraversa gran parte dello stato del Texas trasportando gas naturale ad alta pressione. Un portavoce della compagnia, Rick Rainey, ha detto che il primo segnale di allarme è giunto dalla perdita di pressione registrata dal centro operativo in un tratto conduttura. 

«Abbiamo isolato quel tratto del gasdotto - ha detto - Abbiamo inviato le nostre squadre sul luogo. La conduttura è munita di valvole automatiche che consentono di isolare i diversi segmenti in caso di perdite improvvise di pressione». Su Twitter è cominciata subito la corsa alle informazioni e ai racconti. «Qui è l’inferno», si legge in uno dei post, terrorizzati, spediti sul Web dopo l’esplosione. «Le fotografie si sono staccate dalle pareti, è stato mostruoso», dice Michael McDonald. «Un tornado aveva sfiorato l’area alcuni minuti prima - racconta Peter Murray - abbiamo pensato che un fulmine avesse colpito una cisterna di combustibile». L’incidente alla conduttura di gas naturale è avvenuta mentre l’America è sotto il trauma dell’incidente della piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico che ha provocato la più grande catastrofe ambientale della storia Usa.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/201006articoli/55726girata.asp

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