domenica 23 agosto 2009

la vicina di casa

A chi non è capitato di avere (o aver avuto) un/a vicino/a di casa o un condomino / a che riferisce i fatti stravolgendoli e inventandoli a ruota libera? Prendiamo i “Ciro, Ciro”, oppure i “Giacomo, Valerio, Amedeo, Gino” dei tormentoni estivi, oppure “la mamma con lo zio Tony”. Anzi l’ultimo è il classico delle favole metropolitane. Tutti ne parlano, sembra che ne siano testimoni diretti. Poi chiedi quando, ti rispondono che in realtà (qui ovviamente 100 persone diverse, 101 versioni) ti rispondono che gliel’ha raccontato il fratello, la sorella, fino all’amico dell’amica. Ma nessun testimone oculare e nessuna certezza. Quindi nessuno ha visto niente. C’è chi giura del dissesto a Pontinia, gliel’ha detto la vicina di casa, chi crede agli alieni, al mostro di Loch Ness, lo yeti, il sacro graal, che Elvis Presley sia vivo, che Paul Mc Cartney è morto oltre 30 anni fa e sostituito da un sosia. Se vuoi fare una verifica racconta a questo tipo di vicina di casa un fatto qualsiasi e aspetta 2 giorni per vedere come te lo riporta una delle sue amiche. Da sempre chi vuole comandare approfitta dell’ignoranza altrui è un classico, da Giulio Cesare, al medioevo, agli intrecci tra regnanti, chiese e laser politici e religiosi, passando per Mussolini come per il comunismo, ai democristiani, come alla destra e alla sinistra dei tempi nostri. Queste leggende metropolitane sono riuscite a far diventare un’opinione pure la matematica. E’ proprio vero che scuole e professori non sono più quelli di una volta. C’è chi è contento se a casa sua si presenta un ciarlatano che gli chiede, non dovuti, 1000 euro a componente della famiglia e glieli dà pure. Con queste premesse rischiamo di avere per sindaco uno che per noia sfasciava le vetrine oppure per presidente del consiglio un cantante di piano bar che racconta barzellette e si porta a letto le minorenni con il consenso dei genitori.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

spesso più di quanto si possa pensare i vicini di casa ci azzeccano come dice DiPietro.

Lorella

Anonimo ha detto...

nessuno si è accorto che in questi tre mandati il capitano per far galleggiare la barca ha dovuto tamponare falle a destra e sinistra dimenticando di controllare la rotta ormai di collisione, tra le negligenze le ignoranze le incapacità di rapportarsi con altri enti causa il menfreghismo di assessori consiglieri e tecnici comunali il vostro capitano montanaro (che di mare non conosce nulla) colerà a picco davanti alla scogliera dato gli intoppi mai risolti in passato oggi accumulati diventati una concrezione calcarea grande come un promontorio! molti dei suoi marinai più furbi stanno già calando le scialuppe di salvataggio per le prossime elezioni.
Spero che il capitano vada in pensione e ritorni sulle sue montagne tra more mirto sorbe e pecore per un giusto riposo e ritrovare se stesso.

chicco di grano

giorgio libralato ha detto...

Gentile Signora Lorella credo proprio che la sua vicina di casa a proposito del dissesto non solo si è sbagliata ma ha fornito, volutamente, una versione ad uso e consumo dei soliti noti. Al Signor Chicco di grano sono in tanti a sperare che a Pontinia vengano ad amministrare, si fa per dire, i maestri tipo Latina, Sabaudia, Fondi, Terracina, solo per citarne alcuni, emuli o anticipatori del dissesto. so che siete in tanti a sperare nel tanto peggio. Si sa a chi piace rimestare nel fango.

Anonimo ha detto...

INVECE ADESSO C'è IL MEGLIO PERCHE' COMDANDANO GLI AMICI TUOI, VERO? LIBRALATO PRENDIO IN GIRO QUALCUN ALTRO!

giorgio libralato ha detto...

Capisco l'amarezza dell'ultimo anonimo commento. Avreste il pane ma non i denti. I voti e la maggioranza ma vi mancano persone credibili. La forza ma non l'intelligenza.