Con riferimento all’AVVISO DI PUBBLICAZIONE(DPR 8 giugno 2001, n. 327 e successive modificazioni e integrazioni) con il quale la AceaElectrabel Produzione S.p.A. Su indicazione del Ministero dello Sviluppo Economico HA RESO NOTO che:presso il Ministero dello Sviluppo Economico è in corso …. (omissis) per la costruzione e l'esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica a ciclo combinato nel Comune di Pontinia, nonché delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili all'esercizio dello stesso… (omissis)
Vista la documentazioneallegata all’Avviso di pubblicazione di cui sopra presso il comune di Pontinia …. (omissis) rilevato che nella documentazioneallegata all’Avviso di pubblicazione di cui sopra presso il comune di Pontinia dal 7 al 27 agosto 2008, la rete dell’elettrodotto può produrre danni agli organismi viventi;che tanto la VIA cui al decreto del 5 dicembre 2005, quanto la documentazione allegata alla richiesta di autorizzazione integrata ambientale (AIA-IPPC) quanto alla procedura di esproprio e pubblica utilità in oggetto sono carenti della seguente documentazione:- indagine geologica;- particolari di fondazione, strutturali e di realizzazione;- particolari delle opere d’arte;- particolari costruttivi degli attraversamenti di corsi d’acqua, strade, terreni;- studio della piena, degli argini, della regimentazione delle acque così come modificate dalle opere d’arte di progetto;- mitigazione degli interventi dal punto di vista ambientale, geologico, paesaggistico, idraulico;- esposizione all’elettrosmog derivante dall’elettrodotto ritenute nocive per la salute ai sensi dell'articolo 33, comma 2, lett. e) del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, così come modificato dall'articolo 7, comma 1, lett. a) della legge 21 luglio 2000, n. 205. danno riconosciuto da un recente indirizzo giurisprudenziale anche in ipotesi compromissione dell’ambiente (vedasi Cass. sez. un. Civ. 21/12/2002 n. 2515; Cass. 11/1/2001 n. 329; Cass. 26/2/1998 n. 2127; Appello di Milano 10/1/1997 in Foro It. Rep. 1997, voce Responsabilità Civile). Va ravvisato anche il periculum in mora, in ragione della natura dei beni dei quali si chiede la tutela, in suscettibili di integrale riparazione in caso di lesioni e della evidente gravità, attualità ed imminenza del pericolo. Il ricorso merita pertanto accoglimento, non ritenendosi di accedere all’ulteriore richiesta istruttoria di c.t.u. finalizzata ad individuare le modalità ed i termini per la messa in sicurezza delle linee elettriche, atteso che tale individuazione può essere effettuata autonomamente dalle resistenti, disponendo queste di mezzi tecnici e delle professionalità necessarie a tal fine. (In specie il giudice ha in accoglimento del ricorso, ordinato alle società resistenti, per quanto di rispettiva competenza, di mettere a sicurezza le linee elettriche indicate in ricorso entro il termine perentorio di dodici mesi, tramite lo spostamento e/o interramento delle stesse in modo che all’interno delle abitazioni dei ricorrenti non sia superato il limite 0,4 microtesla ai valori di carico nominale; e ordinato alle resistenti, per quanto di rispettiva competenza, per il tempo necessario allo svolgimento dei lavori, di disattivare parzialmente gli impianti in modo che all’interno delle abitazioni dei ricorrenti non sia superato il limite di 0,4 microtesla ai valori di carico nominale). Tribunale di Venezia - Ordinanza 14 aprile 2003 n. 214;- studio dei danni e scenario degli incidenti rilevanti che possono essere causati da errori progettuali (inconsistenza geologica del terreno di fondazione, fondazione, elementi strutturali, condotte, cavi) nonché piano di evacuazione e di intervento per l’incolumità e la salute pubblica;
- nella documentazione prodotta non risultano acquisiti
invia le seguenti osservazioni al progetto e al procedimento recante "Misure urgenti per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale", per il rilascio di una Autorizzazione unica per la costruzione e l'esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica a ciclo combinato nel Comune di Pontinia, nonché delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili all'esercizio dello stesso:- secondo il sottoscritto la documentazione di progetto è carente dei seguenti documenti, quindi si chiede di valutarne eventualmente la nullità :
- A – secondo il sottoscritto la procedura adottata è da intendersi in contrasto con il comma 3 dell’articolo 117 della Costituzione Italiana, in quanto nel procedimento non risulta il concorso, la partecipazione e la condivisione della Regione Lazio, né dal procedimento viene si esplicita il rispetto di tale comma. Si chiede pertanto di valutarne la legittimità costituzione, non essendo presenti nella documentazione di progetto elementi che ne attestino la rispondenza e ne prendano in esame le problematiche, secondo il: Decreto legislativo 4 settembre 2002, n. 198 - incostituzionale. E' costituzionalmente illegittimo, per eccesso di delega, il decreto legislativo 4 settembre 2002, n. 198 (Disposizioni volte ad accelerare la realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazioni strategiche per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge 21 dicembre 2001, n. 443). Corte Costituzionale 1 ottobre 2003 Sentenza n. 303;
- B – secondo il sottoscritto la procedura adottata per gli espropri è in contrasto al decreto legislativo n. 330 /2004 nei punti:1- dell’articolo 52 quater;3 – dell’articolo 52 quater;8 – dell’articolo 52 bis;- 1 – dell’articolo 52 septies;
Si chiede quindi di verificarne la rispondenza, non essendo presenti nella documentazione allegata al progetto documenti che ne attestino la rispondenza e ne prendano in esame le problematiche.- C – secondo il sottoscritto il progetto è carente ed errato con merito alla normativa antincendio e in particolare con i riferimenti di cui all’art. 8 del D.Legislativo n. 334/1999 e alla lettera circolare del 4 giugno 2002, si chiede di valutarne la congruità, non essendo presenti nella documentazione allegata al progetto documenti che ne attestino la rispondenza e ne prendano in esame le problematiche, né la presenza di industrie soggette alla direttiva Seveso;- D – secondo il sottoscritto il progetto è carente ed errato in base alla legge n. 64 del 22 febbraio 1974 con particolare riferimento agli articoli 11, 17, 18, si chiede di valutarne la congruità non essendo disponibili elementi di progetto che ne attestino la rispondenza e ne prendano in esame le problematiche. Il progetto inoltre non risulta, dai documenti prodotti, depositato presso il competente ufficio della Regione Lazio.
- E- secondo il sottoscritto il progetto è difforme e non risponde agli articoli 7 – 9 – 23 – 24 – 25 -26 delle norme tecniche di attuazione del PAI, si chiede di valutarne la congruità non essendo disponibili elementi di progetto che ne attestino la rispondenza e ne prendano in esame le problematiche;
- F- secondo il sottoscritto il progetto è in contrasto con il Piano Energetico Regionale approvato dalla Giunta Regionale del Lazio in data 4 luglio 2008, si chiede di valutarne la congruità non essendo disponibili elementi di progetto che ne attestino la rispondenza e ne prendano in esame le problematiche; - G – secondo il sottoscritto il progetto è in contrasto alla normativa SIC e ZPS; si ritiene infatti necessari, la valutazione di impatto ambientale e la valutazione di incidenza, in base alla lettera z) del comma 7 dell’allegato B al decreto del presidente della repubblica del 12 aprile 1996 (valutazione di impatto ambientale per le opere all’interno delle aree naturali protette), e l’art. 6 del DPR 12 marzo 2003 n.120 (direttiva Habitat).Difatti la zona attraversata dalle reti del progetto interessano il sito “Laghi Gricilli” codice “IT6040003” tipo “G” di Natura 2000 Formulario standard zone di protezione speciale (ZPS) per zone proponibili per una identificazione come siti di importanza comunitaria (SIC) per zone speciali di conservazione (ZSC). (consultare http://www2.minambiente.it/sito/settori_azione/scn/rete_natura2000/elenco_cartografie/sic/documenti/IT6040003.pdf.).si chiede di valutarne la congruità non essendo disponibili elementi di progetto che ne attestino la rispondenza e ne prendano in esame le problematiche
- H – secondo il sottoscritto il progetto è in contrasto all’articolo 6 della legge 8/7/86 n. 349, si chiede di valutarne la congruità non essendo disponibili elementi di progetto che ne attestino la rispondenza e ne prendano in esame le problematiche. Pertanto chiede in via principale, qualora venissero ritenute fondate le osservazioni:1 – la revisione e modifica della Valutazione di impatto ambientale per gli errori e le carenze sopra evidenziati; 2 – l’aggiornamento della procedura AIA-IPPC per le carenze sopra evidenziate;3 – l’annullamento della procedura di esproprio e dichiarazione di pubblica utilità per gli errori e le carenze sopra evidenziati, in subordine chiede altresì:4 – la modifica del tracciato della rete (elettrodotto – metanodotto o entrambe) spostandole come da indirizzo della Regione Lazio di cui al parere in materia antisismica, in base all’articolo 13 della legge n. 64 del 1974, con l’interramento delle stesse linee dell’elettrodotto;5 – che l’eventuale nuovo tracciato sia proceduto, in base alla legge sugli espropri, da sopralluogo .
domenica 28 settembre 2008
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8 commenti:
Come mai non si parla del vincolo di inedificabilità della cd "zona rossa"???
PC
Il Ministero, la Regione e il comune non conoscono zone "rosse" bensì le normative e le pianificazioni territoriali.
Strano, perchè è stata proprio la Regione Lazio a qualificare quella zona come "rossa". C'è un vincolo di inedificabilità che riguarda una porzione di territorio che comprende Cotarda e i Gricilli. Come mai questo vincolo non viene menzionato? Queste sono le osservazioni del Comune di Pontinia? Gradirei una risposta
PC
L'articolo 13 della legge 64/74 richiama questo vincolo, così come il riferimento alle previsioni urbanistiche. Quelle da me proposte sono le mie osservazioni, peraltro già note. Per sapere se il comune le ha fatte proprie occorre chiederlo a Tombolillo (se le ha firmate) e a Donnarumma (che si era assunto l'onere di coordinare i lavori tecnico-legali). Dalle parole di Tombolillo dell'altra sera ritengo che il Sindaco (parlando al plurale) ne abbia sottoscritta più di una. Ritengo che lo abbia fatto anche per quelle della Rete, dato che Voi le avete annunciate.
Poi ognuno, da tecnico, da una sua propria interpretazione ed opportunità.
C'è poco da interpretare. Vorrei sapere se il Comune ha presentato delle proprie osservazioni all'esproprio e se ha fatto valare il vincolo relativo alla "zona rossa".
PC
Comprendo la difficoltà di chi si esprime in italiano a capirsi,
Durante le assemblee pubbliche e il tavolo tecnico:
- Donnarumma si era proposto di lavorare a titolo gratuito e di coordinare il tavolo tecnico-legale;
- il comune ha incaricato un commissario in seno alla commissione AIA-IPPC;
- il Sindaco ha fatto riferimento alla struttura tecnica del comune di Pontinia.
Sono stato il primo (e ufficialmente l'unico visto che non conosco altre proposte) ad enunciare alcuni metodi ed argomenti di opposizione sia privati che pubblici. Tali metodi ed argomenti sono stati consegnati prima e durante il tavolo tecnico.
Non avendo ricevuto alcuna comunicazione, prima della scadenza delle osservazioni, ho inviato la mia proposta di osservazioni che trovate sul blog. Non ho alcuna notizia diversa e ulteriore se non quelle apprese durante l'assemlea, sui giornali e per e-mail. Durante l'assemblea il sindaco ha detto che ha firmato le osservazioni inviategli dai tecnici. Per e-mail e sui giornali ho appreso di quelle presentate dalla rete. Non so quali tecnici abbiano sottoposto al sindaco le proprie, nè conosco il contributo della rete. Per saperne di più sarà opportuno verificarlo direttamente presso l'ufficio preposto.
Quindi te ne lavi le mani come Ponzio Pilato, ho capito male?
pc
Mai fatto e non lo farò nemmeno questa volta. So che è difficile esprimersi in italiano e per me spiegarmi in modo comprensibile. Ci riprovo.
Ho inviato le osservazioni che si possono leggere sopra.
Non conosco le altre di osservazioni.
Dal tavolo tecnico a venerdi non avevo più incontrato o sentito il coordinatore tecnico-legale.
Mi sono confrontato, dopo il tavolo tecnico, con un altro avvocato giovedi scorso e poi venerdi quando mi ha fatto avere alcuni documenti ed una sua nota. Entrambi si sono espressi nell'assemblea pubblica. Con il Sindaco mi sono sentito telefonicamente mercoledi quando mi ha chiesto di inviargli le mie proposte. L'ho fatto. Non sono a conoscenza di altre proposte. Non ho più incontrato alcuno (a parte quanto sopra) partecipante al tavolo tecnico. Non ho letto le memoria nè il resoconto del commissario del comune all'AIA. Ho inviato alla regione la richiesta di osservazioni, alcuni suggerimenti. Non ho avuto risposta nè verbale, nè telefonica, nè scritta. Ho già predisposto un'eventuale ricorso amministrativo essendo la procedura, secondo me, AIA ed esproprio, oltre alla VIA con errori evidenti. Di certo non farò ricorso personalmente non avendo disponibilità economica, avendo già dato e non poco.
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