Bentornati al consueto appuntamento con la newsletter Fatto for Future. Questa settimana, oltre alla rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi ci porta alla scoperta delle migliaia di detriti che occupano le nostre orbite. Con l’aiuto del fisico Ettore Perozzi, scopriamo che gli oltre diecimila satelliti (molti dei quali riconducibili a Elon Musk) producono una quantità insostenibile di “mine vaganti”. Il rischio collisione è molto concreto, ma pure quello inquinamento non scherza. Col filosofo Simone Pollo parliamo invece di diritti degli animali: in un’epoca in cui esiste una polarizzazione estrema nel dibattito, tra chi pensa che costituisca schiavitù far vivere in casa cani e gatti e chi non vede i danni degli allevamenti intensivi, l’ordinario di Filosofia etica prova a capire cosa potrebbe servire davvero per un futuro sostenibile e senza sofferenza. Nello spazio riservato alle associazioni, ospitiamo gli interventi di Ecco Think Tank, che ci ricorda come l’Italia potrebbe sfruttare i proventi dello scambio di quote di emissione di gas serra (e invece non lo fa adeguatamente), e di Extinction Rebellion, che denuncia la conferma, da parte del Tar del Lazio, dell’allontanamento da Roma di una attivista identificata durante una manifestazione nel 2024. Infine, nella rubrica Verdi si diventa, spieghiamo il metodo Bates sul modo di “vedere senza sforzo”. Buona lettura.

Le “mine vaganti” nello Spazio: migliaia di detriti rischiano di riempire le orbite. E i satelliti di Musk sono tra i responsabilidi Elisabetta Ambrosi Il 10 febbraio 2009 i satelliti artificiali Iridium 33 (americano) e Cosmos 2251 (russo) si scontrano in volo. La collisione è catastrofica, visto che i satelliti vengono parzialmente o del tutto distrutti generando migliaia di detriti che si disperdono nello spazio circumterrestre. L’episodio è emblematico di un problema serio e soprattutto in crescita vertiginosa, come spiegato nel bel libro Spazzini spaziali – per un futuro sostenibile dello spazio (edizioni Dedalo), del fisico Ettore Perozzi, già responsabile dell’Ufficio della sorveglianza spaziale dell’ASI. Il messaggio è chiaro: bisogna affrontare l’affollamento dei satelliti intorno alla Terra e la proliferazione incontrollata dei detriti spaziali, prima che sia troppo tardi. (Continua a leggere)
Il libro
Le Parole della sostenibilità. Il futuro nelle nostre manidi Andrea Ferrazzi, prefazione di Matteo M. Zuppi Marietti editore, pp. 160, euro 13.30 Andrea Ferrazzi libera il campo dagli allarmismi delle posizioni apocalittiche e dalle fake news dei negazionisti, raccontando con semplicità e chiarezza i fatti concreti: la tempesta Vaia e lo scioglimento dei ghiacciai, il caro bollette e la crisi energetica, il consumo di suolo e le trasformazioni urbane. Sposando l’ottica di un’ecologia integrale, Ferrazzi ci invita ad aprire gli occhi e investire sulle capacità individuali e collettive per affrontare la transizione necessaria per un mondo più giusto, sostenibile e in pace. Andrea Ferrazzi è stato senatore nella XVIII legislatura, vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli ecoreati e protagonista della storica modifica della Costituzione agli articoli 9 e 41 per la tutela dell’ambiente, della salute e delle future generazioni. Ha rappresentato il Parlamento italiano alla Cop26 sul clima di Glasgow ed è stato assessore all’urbanistica del Comune di Venezia. |
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