(Ansa) Una delle attività di Arpa Veneto nel progetto Life Phoenix consiste nel determinare la presenza di PFAS nelle matrici acqua e terreno per testare sia l’efficienza degli strumenti di mitigazione adottati, che la distribuzione dei contaminanti nei siti di monitoraggio individuati.
Il mulino, infatti, consente la preparazione simultanea di più campioni solidi, cioè un’apparecchiatura a quattro postazioni utilizzata nella fase iniziale del processo analitico, ma determinante per le prestazioni del metodo di prova, che consente in tempi brevi l’ottenimento di un particolato omogeneo con un elevato grado di polverizzazione.
Lo strumento già a inizio 2019 è stato installato e collaudato presso il laboratorio Arpav di Venezia ed è utilizzato per la triturazione, vagliatura dallo scheletro e macinazione dei campioni di laboratorio.
Il mulino, infatti, consente la preparazione simultanea di più campioni solidi, cioè un’apparecchiatura a quattro postazioni utilizzata nella fase iniziale del processo analitico, ma determinante per le prestazioni del metodo di prova, che consente in tempi brevi l’ottenimento di un particolato omogeneo con un elevato grado di polverizzazione.
Lo strumento già a inizio 2019 è stato installato e collaudato presso il laboratorio Arpav di Venezia ed è utilizzato per la triturazione, vagliatura dallo scheletro e macinazione dei campioni di laboratorio.
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