domenica 31 maggio 2020

Borgo Montello lo stato italiano, le istituzioni non possono pensare che dall'inquinamento ci possa essere un guadagno


Nell’articolo del 27 maggio a firma del Direttore Alessandro Panigutti” L’area in locazione nella discarica non è uno scandalo Borgo Montello. Il Consigliere Enrico Forte scrive al Direttore dell’Agenzia dei beni confiscati. Frattasi: Ecco cosa accade. La galassia di imprese riconduce a un’azienda colpita da misure
Interdittive. L’area poteva essere affittata soltanto a un’azienda che gestisce
il sito esaurito.” Nonché nell’articolo non firmato: In guardia dalle facili semplificazioni. La clausola del canone aggiuntivo potrebbe rivelarsi molto ben pensata” entrambi a pagina 19 del quotidiano “Latine editoriale oggi” si parla della discarica di Borgo Montello e dell’affitto della particella 299 del foglio 21 che interessa quasi integralmente il “nuovo e distinto invaso Ecoambiente” dichiarato esaurito dalla società il 6.10.2016. La stessa particella per la quale è in corso l’esame del progetto dei 38 mila mc in sede di conferenza dei servizi presso la regione Lazio. Ci sono alcuni aspetti che l’articolo non tratta, sicuramente per una necessità di sintesi:
-         La società ha ottenuto l’ultima AIA dichiarando, successivamente al sequestro del 29 gennaio 2014, che non era intervenuto alcun sequestro.
-         In vigenza di sequestro non poteva essere dichiarato concluso il procedimento per il rinnovo dell’AIA avvenuto il 25.6.2014, anzi doveva essere respinto in quanto la società non poteva avere la disponibilità dell’immobile. Condizione indispensabile per il rilascio dell’AIA.
-         La precedente autorizzazione AIA, di cui quella della conclusione del procedimento del 25.6.2014 ne era l’ampliamento, si dichiarava la proprietà, da parte di Ecoambiente di 5 particelle. Nessuna di questa era di proprietà della società e anzi qualcuna, all’epoca della precedente AIA non esisteva.
-         Un’altra delle condizioni per le quali sono state rilasciate le AIA precedenti era quella della “messa in sicurezza” (non certo di bonifica come qualcuno vorrebbe far credere) di tutto il sito Ecoambiente  che non è affatto avvenuto come certifica l’Arpa Lazio con protocollo 0028319 del 07/05/2020 avente per Oggetto: Discarica di Borgo Montello, loc. Borgo Montello – Latina (LT). Trasmissione esiti analitici campionamento in contraddittorio acque sotterranee, vedere http://pontiniaecologia.blogspot.com/2020/05/estratto-della-relazione-tecnica.html

Detto questo quanto riportato nell’articolo : Frattasi ha aperto uno squarcio di verità su quello che potrebbe accadere molto presto a Borgo Montello, nel caso in cui la Regione Lazio dovesse definitivamente autorizzare Ecoambiente all’utilizzo dell’invaso non ancora esaurito e la cui capacità ricettiva è stata
già valutata in 48.000 tonnellate di rifiuti. E se per caso questa eventualità dovesse effettivamente manifestarsi, dovremmo anche ringraziare l’Agenzia Nazionale dei beni confiscati per aver introdotto nel contratto di locazione la clausola che costringerebbe Eoambiente a corrispondere allo Stato 1,50 euro per ogni tonnellata di rifiuti ospitati. Non sarebbe gran cosa, ma si tratterebbe pur sempre di 72.000 euro” è un vero e proprio insulto alla memoria delle decine di persone che si sono ammalate e morte per l’inquinamento della discarica di Borgo Montello. Senza contare la mancata verità sulla morte di Don Cesare Boschin. Affermare che possa convenire allo stato continuare ad inquinare e a molestare le famiglie che vivono a ridosso della discarica, senza un minimo di umanità, è vergognoso. Mi rifiuto di credere che questo pensiero possa appartenere non solo al Dottor Frattasi ma a qualsiasi esponente delle Istituzioni.

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