i problemi della società Ecoambiente: il sequestro del 29 gennaio 2014 che interessato il gruppo De Pierro e una buona parte dell'area dove sorge il nuovo e distinto invaso. Alla data della conclusione del procedimento di rinnovo dell'AIA e dell'autorizzazione AIA, quindi, l'immobile non era nella disponibilità della società e le due procedure sarebbero quindi sprovviste di uno dei presupposti necessari. 2. problema la polizza fideiusssoria. 3. o problema quello urbanistico, la variante urbanistica non era conclusa e quindi valevano le norme di salvaguardia. 4. emissioni e impegno all'unanimità alla delocalizzazione dei residenti in via Monfalcone. 5.o problema la mancata bonifica degli invasi o comunque intervento di messa in sicurezza e contenimento (quindi non di bonifica) non conforme, secondo comune, provincia e Arpa, alla normativa, agli accordi e alla tempistica.
Libralato
ha poi fatto notare che l'ultima analisi dell'ARPA Lazio, risalente al marzo
2013, è stata resa nota con molta difficoltà solo a novembre 2014. Ha poi
aggiunto che le stesse emissioni odorigene sono state più volte segnalate da
lui stesso, e dai cittadini, con telefonate, lettere, mail certificate e in
tanti altri modi. L'ARPA Lazio ha realizzato un monitoraggio ad hoc sulla
discarica – ha sostenuto Libralato – nell'agosto del 2015, “quando dall'estate
2015 non avviene praticamente nessun conferimento, tranne qualche camion che
sporadicamente continua ad arrivare in discarica”.
Rispetto
alle procedure autorizzative in corso, l’audito ha sostenuto come per
Ecoambiente vi siano alcune importanti criticità, la prima relativa alla
proprietà e alla disponibilità: “Si sa che se c’è un sequestro della Guardia di
finanza o della magistratura, non si può dichiarare che è nella disponibilità
della società”. Il secondo problema, ha aggiunto, riguarda la polizza
fideiussoria per la società Ecoambiente. Il terzo problema, infine, “è che – lo
prevedeva la conclusione della procedura AIA del 25 giugno 2014 della regione
Lazio – doveva esserci anche la variante urbanistica del comune di Latina,
essendo stati rilevati problemi urbanistici nel 2012. Si tratta di un'area con
indirizzo rurale, per cui la circostanza era incompatibile con la normativa
urbanistica; è stata fatta una variante, si è perimetrata l'area, impegnandosi
il 28 dicembre 2012 all'unanimità a risarcire i cittadini e a delocalizzarli, e
anche a delimitare, ad esempio ponendo dei vincoli di inedificabilità per cento
metri su confini su cui dovevano essere piantumate delle essenze, ovviamente
per mitigare, l'impatto”.
L’audito
si è soffermato sulle procedure in corso: “Siccome entrambe le società hanno
esaurito i loro volumi, chiedono un sopralzo, quindi l'aumento del conferimento
dei volumi, al di sopra della stessa area sulla quale già avevano conferito, S8
per Indeco, un nuovo e distinto invaso per Ecoambiente, quello sequestrato
dalla Guardia di finanza. Si sono aperte nuovamente le procedure AIA e di
valutazione d'impatto ambientale”.
Per
quanto riguarda l'impatto della discarica sulle matrici ambientali e, di
conseguenza, sulla qualità della vita degli abitanti della zona, Libralato ha
ripercorso lo stato delle procedure di bonifica: “In seguito a questo
inquinamento, riconosciuto anche da Ecoambiente, hanno fatto un progetto per
quella che loro definiscono bonifica, ma c’è una differenza tra bonifica e
contenimento dell'inquinamento. Questa cosiddetta bonifica di Ecoambiente,
secondo tutti i protocolli, procedure e accordi di programma, doveva iniziare a
marzo 2014, ma inizierà invece un paio di mesi dopo, perché i cittadini, hanno
iniziato a chiedere conto di quest'avvenuta bonifica, che ovviamente non era
iniziata. Secondo la provincia di Latina e secondo il comune di Latina, questa
bonifica non era in corso”.
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le puntate precedenti
la prima parte della storia della vergogna http://pontiniaecologia.blogspot.com/2019/08/discarica-di-borgo-montello-48-anni-di.html
la seconda parte della storia della vergogna http://pontiniaecologia.blogspot.com/2019/08/48-anni-di-vergogna-della-discarica-di.html
la terza parte della storia della vergogna
http://pontiniaecologia.blogspot.com/2019/08/3-la-vergogna-dei-48-anni-dall1181971.html
la seconda parte della storia della vergogna http://pontiniaecologia.blogspot.com/2019/08/48-anni-di-vergogna-della-discarica-di.html
la terza parte della storia della vergogna
http://pontiniaecologia.blogspot.com/2019/08/3-la-vergogna-dei-48-anni-dall1181971.html
la quarta parte della storia della vergogna http://pontiniaecologia.blogspot.com/2019/08/4a-48-anni-di-vergogna-della-discarica.html
la quinta parte della storia della vergogna https://pontiniaecologia.blogspot.com/2019/08/5a-parte-della-vergogna-del-48mo.html
la sesta parte della storia della vergogna https://pontiniaecologia.blogspot.com/2019/08/6a-parte-la-storia-della-discarica-di.html
CAMERA DEI DEPUTATI
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SENATO DELLA REPUBBLICA
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XVII LEGISLATURA
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Doc. XXIII
N. 32
COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITÀ ILLECITE CONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI
E SU ILLECITI AMBIENTALI AD ESSE CORRELATI
E SU ILLECITI AMBIENTALI AD ESSE CORRELATI
(istituita con legge 7 gennaio 2014, n. 1)
(composta dai deputati: Braga, Presidente; Bianchi Dorina, Bianchi Stella, Carrescia, Castiello, Cominelli, D’Agostino, De Mita, Narduolo, Palma, Polverini, Taglialatela, Vignaroli, Vicepresidente, Zaratti, Segretario, Zolezzi; e dai senatori:Arrigoni, Augello, Vicepresidente, Cervellini, Compagnone, Iurlaro, Martelli, Morgoni, Nugnes, Orellana, Orru’, Pagnoncelli, Pepe, Puppato, Scalia, Segretario, Sollo)
Relazione sul ciclo dei rifiuti di Roma Capitale e fenomeni illeciti nel territorio del Lazio
(Relatrici: Sen. Paola Nugnes, Sen. Laura Puppato)
Approvata dalla Commissione nella seduta del 20 dicembre 2017
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Comunicata alle Presidenze il 20 dicembre 2017
ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della legge 7 gennaio 2014, n. 1
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