domenica 11 agosto 2019

discarica di Borgo Montello 48 anni di vergogna, la ricorrenza scomparsa dall'agenda politica, insieme al risarcimento ai cittadini avvelenati 1)

sono passati 48 anni, per gli uomini e le donne sarebbe un'età importante dal punto di vista lavorativo oppure familiare e sociale. Qualcuno a quest'età diventa genitore, qualche altro nonno, qualche altro sta per raggiungere importanti successi lavorativi e professionali. Per altri età della consapevolezza, qualche altro inizia a diventare saggio. Invece è la storia di una tragedia di un territorio, una vergogna spesso alimentata da interessi non sempre legittimi, come dimostrano le inchieste, i processi, le testimonianze, il lavoro della commissione contro le ecomafie. L'inquinamento e le conseguenti malattie, le puzze, gli aerosol hanno ammorbato la vita delle famiglie Piovesan che da 48 anni devono lottare per sopravvivere contro un'infinità di avversari, a volte in giacca e cravatta o con vestiti eleganti. Tanti personaggi politici (quasi tutti gli amministratori) hanno fatto promesse, passerelle, campagne elettorali, propaganda sulle difficoltà di chi non poteva uscire di casa e che anche dentro casa subiva puzze maleodoranti, inquinanti che li hanno imprigionati in casa loro. 48 anni di condanna che trovano poco riscontro nella "giustizia" italiana. Iniziamo a ripercorrere il tempo della vergogna che in tanti vogliono cancellare dalla cronaca, dalle pagine dell'informazione e dall'agenda politica perchè è uno dei tanti fallimenti sociali ed economici. Un anniversario che nessuno celebra. La discarica inizia la sua attività l’11 agosto del 1971. Il comune affida la gestione ai proprietari del terreno con il contratto numero 36389. I proprietari erano Umberto Chini e Andrea Proietto (società PRO.CHI srl). La propaganda invece continua e continua a ripetere il suo schema, per esempio come 6 anni fa... https://pontiniaecologia.blogspot.com/2019/08/come-sei-anni-inutilmente-trascorsi.html
https://www.facebook.com/MovimentoLatina5Stelle/posts/riportiamo-unintervista-allassessore-allambiente-roberto-lessio-da-il-giornale-d/927421054058841/
Riportiamo un'intervista all'Assessore All'Ambiente Roberto Lessio da "Il Giornale di Latina". Il caso è noto: la Provincia di Latina ha autorizzato la Indeco alla costruzione di un impianto di produzione di energia elettrica mediante installazione di 3 motori a combustione interna finalizzati alla generazione di energia elettrica alimentati dal biogas della discarica di Borgo Montello. Altrettanto nota è l'assenza ingiustificata degli invitati alla conferenza dei servizi indetta dall'ente provinciale. Mancavano all'appello eDistribuzione Spa, Regione Lazio, Asl di Latina, Arpa Lazio ed Agenzia delle Dogane di Gaeta, ma, sopratutto, il Comune di Latina, e nella fattispecie il rappresentante dei servizi edilizia pubblica e privata (assessore di riferimento, dott. Buttarelli) e quello dei servizi ambiente, igiene e sanità (assessore di riferimento Roberto Lessio).
Nessuno del Comune di Latina ha parlato nella sede opportuna, il biogas è stato autorizzato nel già tristemente ammorbato territorio di Borgo Montello.
Era questa l'idea dell'assessore quando gli abbiamo chiesto come avesse inteso ristorare le famiglie di Via Monfalcone?
Era questa l'idea dell'assessore quando gli abbiamo chiesto se, considerato quanto lui asseriva, vale a dire che il ristoro ambientale non c'è più poiché speso in altri rivoli di bilancio comunale, avesse intenzione di presentare un esposto in Procura?
La risposta, solo qualche mese fa, fu piccata: non avremmo dovuto permetterci di chiedere niente a lui che da sempre si occupa di Borgo Montello.
Se questo è il cambio di libro, siamo certi che ne stiamo leggendo uno già tristemente noto.

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