oggetto: ricorso al
Capo dello Stato contro la determinazione della regione Lazio a favore di
Ecoambiente per la discarica di Borgo Montello 12 giugno 2015
Prosegue determinata
e costante l'opposizione dei cittadini contro gli errori della pubblica
amministrazione che ha favorito, con atto spesso illegittimi, il disastro
ambientale nella discarica di Borgo Montello.
E' stata presentata
infatti, opposizione e ricorso al Capo dello Stato avverso la Determinazione
della Regione Lazio – Direzione Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti –
n. G01217 del 12/02/2015 (di cui alla Proposta n. 880 del 26/01/2015, pubblicata
nella stessa data sul BURL ad oggetto: <>, con la
quale si è determinato di rinnovare l’Autorizzazione Integrata Ambientale
rilasciata alla ECOAMBIENTE s.r.l. con sede operativa e legale in Via
Monfalcone n. 23/B – 04010 Loc. Borgo Montello – Latina, e per essa il proprio
legale rappresentante pro-tempore, con Decreto Commissariale n. 35 del
6/04/2007 e s.m.i. così come riportato nell’allegato tecnico.
Il ricorso è stato
presentato da 12 cittadini residenti nella zona e dal "COMITATO CIVICO DI SALUTE PUBBLICA
BORGHI LATINA NORD”.
Come più volte pubblicamente
rappresentato, da ultimo nell'audizione della
Commissione VI Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa
e urbanistica, presso la regione Lazio del 26 maggio, diversi sono i punti
critici ed errati compresi nella stessa Determinazione.
Punti che non hanno
trovato risposto nè dalla parte politica (era presente l'Assessore Civita, il
Presidente della Commissione, alcuni consiglieri regionali), nè da quella
tecnica e amministrativa.
I ricorrenti infatti
lamentano:
- la mancata chiusura
del procedimento con la determinazione del 25 giugno 2014 (che sembrava redatta
solo per superare nuove disposizioni di legge che avrebbero invece costretto a
presentare una nuova richiesta e un nuovo provvedimento) come dimostra poi la
determinazione del 12 febbraio;
- la mancata
rispondenza della determinazione del 12 febbraio alle norme di salvaguardia
introdotte dal comune di Latina con le 2 modifiche urbanistiche all'area della
discarica di Borgo Montello di cui alle Deliberazioni C.C. n. 169/2012 e n.
81/2013;
- la mancata
titolarità e disponibilità dell'area che è tornata nella disponibilità della
Curatela Fallimentare Ecomont che rende nullo di fatto il contratto di
locazione a favore della società Ecoambiente titolo per il quale in precedenza
era stata autorizzata attestando falsamente di esserne proprietaria;
- l'intervenuto
sequestro di alcune particelle interessate da parte del GICO della GDF su
ordine della Procura di Roma del 29 gennaio 2014;
- la mancata
presentazione di idonea polizza finanziaria;
- la mancata corretta
attuazione della bonifica dell'area di Borgo Montello come attestato da parte
della Provincia di Latina nei tavoli tecnici del 12 gennaio e del 24 aprile
2015.
Il ricorso è stato
possibile grazie all'impegno storico ed economico di molti cittadini,
principalmente le famiglie Piovesan, per quello degli attivisti del Meetup di
Latina del Movimento 5 Stelle e del consigliere regionale del M5S Gaia
Pernarella.
La stessa Pernarella
ha richiesto e sollecitato oltre all'audizione del 26 maggio, diverse
interrogazioni sui fatti oscuri nella discarica di Borgo Montello, rimasti
ancora senza risposta.
Il Meetup di Latina
del M5S ha organizzato eventi per la raccolta fondi e altri ne seguiranno per
raggiungere l'obiettivo importante del raggiungimento della verità, della
giustizia e sopratutto per ottenere la bonifica dell'area possibile solo con il
superamento della discarica e di impianti obsoleti e inattuali come
riconosciuto anche da chi inizialmente li proponeva.
Il ricorso è stato
presentato dai legali di Latina Avv. Carlo Bassoli - Avv. Luciano Falcone.
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