domenica 27 maggio 2018

nuovo governo confesso di essermi sbagliato

Pensavo, dopo il 4 marzo, che c'erano 4 alternative, considerato che nessuno ha la maggioranza e che con il sistema parlamentare proporzionale gli accordi sono necessari:
- accordo con destra (FI- lega -FDI) con centro destra (PD) come per i governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni;
- accordo Lega - M5S;
- accordo M5S - Pd;
ovviamente ognuno di queste scelte con le varie variabili con finte opposizioni e con accordi (non dichiarati) su alcuni punti.
- nome al di fuori dei partiti o comunque dei principali leader dei partiti, indicato dai soliti ignoti con un governo "neutro" del tipo di quelli Monti - Letta e Gentiloni.
Pensavo la soluzione più probabile quella del governo M5S con PD (o con appoggio esterno del PD) che avrebbe messo alla prova il M5S con l'unica grande possibilità di rilancio e sopravvivenza del PD.
L'ipotesi M5S - Lega ha stupito molti e scontentato molti elettori del M5S (e del Pd) che avrebbero voluto appunto un accordo di programma M5S - Pd.
I continui rinvii sulla nascita del governo Salvimaio Lega - M5S facevano pensare ad un governo vicino.
Molti dei ministri (quasi tutti) ci avevano lasciati perplessi e in qualche caso anche contrariati, ma questa è una costante dal governo D'Alema in poi.
Adesso il braccio di ferro su Savona ha obbligato Conte a rinunciare.
Questa situazione di scontro istituzionale senza precedenti fa temere ulteriori divisioni e conflitti sociali e civili di cui non c'era sicuramente bisogno.
Anzi sembra alimentata ad arte per arrivare a soluzioni imposte e non mediate.
Di fatto anche in Italia sembrano arrivare in modo chiaro imposizioni già viste in altre realtà europee che possono significare appunto scontri non solo politici con conseguenze e soluzioni non facili


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