È passato un anno dal più grande disastro ecologico del
centro Italia, così per una settimana hanno aperto tutti i tg nazionali sul
caso della Eco X di Pomezia. Saranno smentiti poi sia il presidente del
consiglio regionale che il ministro della salute, immediatamente dopo le loro
dichiarazioni, dai dati della Procura e dalle indagini. Questo incidente (?)
previsto da segnalazioni inascoltate, addirittura del sindaco è stato il primo
di una lunga serie di centinaia in Italia e poi addirittura in Europa non
sembra abbia insegnato nulla alla nostra classe dirigente (si fa per dire)
smemorina o disattenta sempre pronta a rilasciare autorizzazioni a impianti
pericolosi e insalubri, senza fare i dovuti controlli. Il primo giugno sono
stato sentito dalla Commissione ambiente del Senato che mi ha chiesto
indicazioni su come prevenire questi “incidenti”. Alcune di queste si trovano
nella la Circolare ministeriale n.4064 del 15 marzo 2018 della Direzione
generale per i rifiuti e l'inquinamento - RIN "Linee guida per la gestione
operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la
prevenzione dei rischi": sono rivolte a tutte le strutture territoriali di
competenza in grado di eseguire controlli; si tratta di criteri operativi utili
per una gestione ottimale degli stoccaggi negli impianti che gestiscono
rifiuti. Ci ha provato ad illustrarla anche S.E. il Prefetto di Latina alle
istituzioni locali che invece continuano a rilasciare autorizzazioni a impianti
pericolosi e a non controllare quelli esistenti. Anche la Commissione contro le
ecomafie ha analizzato l’evento della Eco X: “Gli incendi presso impianti di
trattamento e smaltimento dei rifiuti. In particolare: l’incendio della Eco X
di Pomezia” https://pontiniaecologia.blogspot.it/2018/05/gli-incendi-presso-impianti-di.html
il raggio di 50 km (oggi ridotto a 5 km) dalla ECO X di
Pomezia arriva fino a Borgo San Donato Sabaudia, comprende Latina, Sezze,
Carpineto, Segni, Colleferro, Olevano romano, Paliano, Tivoli, Mentana,
Monterotondo, Roma, Cesano, Ladispoli http://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/05/il-raggio-di-50-km-dalla-eco-x-di.html
Pomezia, quando alla regione Lazio piace rischiare e non
controlla: dietro il rogo della Eco x per i rifiuti e la conseguente nube nera
garanzie made in Romania (che nemmeno in Romania accettano ma in via Caravaggio
si prendono tutto) http://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/05/pomezia-quando-alla-regione-lazio-piace.html
Pomezia l'incendio dell'impianto di rifiuti andato a fuoco
oggi sprigionando nube tossica e la polizza fideiussoria amministrazioni e
cittadini sono garantiti? http://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/05/pomezia-lincendio-dellimpianto-di.html
L'impianto per rifiuti oggi andato a fuoco sprigionando la
nube tossica, era garantito dalla polizza fideiussoria della City Insurance in costanza della somma
garantita pari a € 725.000,00. http://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/05/pomezia-voltura-da-eco-x-eco-servizi.html.
Sono garantiti i cittadini e le amministrazioni pubbliche (regione Lazio,
provincia di Roma e comune di Pomezia) da questa polizza dai danni e per il
risanamento ambientale? poteva la regione Lazio accettare questa polizza?
l'IVASS dice di no:
https://www.ivass.it/media/comunicati/documenti/2016/isvc0556.pdf. Adesso chi
paga questi danni? quando avremo una regione in grado di controllare questo
ennesimo disastro ambientale ed economico? COMUNICATO STAMPA DEL 20 APRILE 2016
L’IVASS rende noto che il 18 aprile 2016 l’Autorità di Vigilanza rumena (ASF)
ha dato avvio a una procedura di risanamento finanziario, per gravi carenze
patrimoniali, nei confronti dell’impresa rumena: SOCIETATEA DE
ASIGURARE-REASIGURARE CITY INSURANCE S.A. City Insurance S.A. non poteva
stipulare nuovi contratti in Italia già dal 2 luglio 2012, sulla base del
provvedimento di questo Istituto n. 2988 di divieto di assunzione di nuovi
affari in Italia tuttora in vigore (cfr. i comunicati stampa del 2 luglio 2012
e del 3 marzo 2014). In aggiunta al provvedimento già disposto dall’IVASS
l’Autorità rumena ha vietato a City Insurance S.A. la sottoscrizione di nuovi
contratti nel ramo cauzioni. L’ASF ha chiesto all’impresa di presentare un
piano di risanamento finanziario entro 20 giorni dall’adozione del divieto e ha
stabilito che, una volta approvato il piano, City Insurance S.A. disporrà di un
termine di 3 mesi per ottemperare al requisito di capitale minimo (MCR) e di 6
mesi per ottemperare al requisito di solvibilità (SCR). Entrambi i requisiti
sono richiesti dalle direttive comunitarie al fine di garantire che le società
possiedano il capitale necessario per far fronte ai propri impegni. Per
maggiori informazioni è possibile consultare il sito dell’Autorità di Vigilanza
rumena. I consumatori possono inoltre chiedere chiarimenti e informazioni al
Contact Center dell'IVASS al numero verde 800-486661, dal lunedì al venerdì
dalle 8,30 alle 14,30. Si invitano gli Organi di informazione a dare il massimo
risalto al presente comunicato nell’interesse degli utenti.
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