sabato 5 maggio 2018

ECO X Pomezia È passato un anno dal più grande disastro ecologico del centro Italia,



È passato un anno dal più grande disastro ecologico del centro Italia, così per una settimana hanno aperto tutti i tg nazionali sul caso della Eco X di Pomezia. Saranno smentiti poi sia il presidente del consiglio regionale che il ministro della salute, immediatamente dopo le loro dichiarazioni, dai dati della Procura e dalle indagini. Questo incidente (?) previsto da segnalazioni inascoltate, addirittura del sindaco è stato il primo di una lunga serie di centinaia in Italia e poi addirittura in Europa non sembra abbia insegnato nulla alla nostra classe dirigente (si fa per dire) smemorina o disattenta sempre pronta a rilasciare autorizzazioni a impianti pericolosi e insalubri, senza fare i dovuti controlli. Il primo giugno sono stato sentito dalla Commissione ambiente del Senato che mi ha chiesto indicazioni su come prevenire questi “incidenti”. Alcune di queste si trovano nella la Circolare ministeriale n.4064 del 15 marzo 2018 della Direzione generale per i rifiuti e l'inquinamento - RIN "Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi": sono rivolte a tutte le strutture territoriali di competenza in grado di eseguire controlli; si tratta di criteri operativi utili per una gestione ottimale degli stoccaggi negli impianti che gestiscono rifiuti. Ci ha provato ad illustrarla anche S.E. il Prefetto di Latina alle istituzioni locali che invece continuano a rilasciare autorizzazioni a impianti pericolosi e a non controllare quelli esistenti. Anche la Commissione contro le ecomafie ha analizzato l’evento della Eco X: “Gli incendi presso impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti. In particolare: l’incendio della Eco X di Pomezia” https://pontiniaecologia.blogspot.it/2018/05/gli-incendi-presso-impianti-di.html
il raggio di 50 km (oggi ridotto a 5 km) dalla ECO X di Pomezia arriva fino a Borgo San Donato Sabaudia, comprende Latina, Sezze, Carpineto, Segni, Colleferro, Olevano romano, Paliano, Tivoli, Mentana, Monterotondo, Roma, Cesano, Ladispoli http://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/05/il-raggio-di-50-km-dalla-eco-x-di.html
Pomezia, quando alla regione Lazio piace rischiare e non controlla: dietro il rogo della Eco x per i rifiuti e la conseguente nube nera garanzie made in Romania (che nemmeno in Romania accettano ma in via Caravaggio si prendono tutto) http://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/05/pomezia-quando-alla-regione-lazio-piace.html
Pomezia l'incendio dell'impianto di rifiuti andato a fuoco oggi sprigionando nube tossica e la polizza fideiussoria amministrazioni e cittadini sono garantiti? http://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/05/pomezia-lincendio-dellimpianto-di.html
L'impianto per rifiuti oggi andato a fuoco sprigionando la nube tossica, era garantito dalla polizza fideiussoria  della City Insurance in costanza della somma garantita pari a € 725.000,00. http://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/05/pomezia-voltura-da-eco-x-eco-servizi.html. Sono garantiti i cittadini e le amministrazioni pubbliche (regione Lazio, provincia di Roma e comune di Pomezia) da questa polizza dai danni e per il risanamento ambientale? poteva la regione Lazio accettare questa polizza? l'IVASS dice di no: https://www.ivass.it/media/comunicati/documenti/2016/isvc0556.pdf. Adesso chi paga questi danni? quando avremo una regione in grado di controllare questo ennesimo disastro ambientale ed economico? COMUNICATO STAMPA DEL 20 APRILE 2016 L’IVASS rende noto che il 18 aprile 2016 l’Autorità di Vigilanza rumena (ASF) ha dato avvio a una procedura di risanamento finanziario, per gravi carenze patrimoniali, nei confronti dell’impresa rumena: SOCIETATEA DE ASIGURARE-REASIGURARE CITY INSURANCE S.A. City Insurance S.A. non poteva stipulare nuovi contratti in Italia già dal 2 luglio 2012, sulla base del provvedimento di questo Istituto n. 2988 di divieto di assunzione di nuovi affari in Italia tuttora in vigore (cfr. i comunicati stampa del 2 luglio 2012 e del 3 marzo 2014). In aggiunta al provvedimento già disposto dall’IVASS l’Autorità rumena ha vietato a City Insurance S.A. la sottoscrizione di nuovi contratti nel ramo cauzioni. L’ASF ha chiesto all’impresa di presentare un piano di risanamento finanziario entro 20 giorni dall’adozione del divieto e ha stabilito che, una volta approvato il piano, City Insurance S.A. disporrà di un termine di 3 mesi per ottemperare al requisito di capitale minimo (MCR) e di 6 mesi per ottemperare al requisito di solvibilità (SCR). Entrambi i requisiti sono richiesti dalle direttive comunitarie al fine di garantire che le società possiedano il capitale necessario per far fronte ai propri impegni. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito dell’Autorità di Vigilanza rumena. I consumatori possono inoltre chiedere chiarimenti e informazioni al Contact Center dell'IVASS al numero verde 800-486661, dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 14,30. Si invitano gli Organi di informazione a dare il massimo risalto al presente comunicato nell’interesse degli utenti.

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