I paesi in via di sviluppo non stanno ricevendo, dalla metà ricca del mondo, i fondi promessi loro per la mitigazione e l'adattamento al cambiamento climatico.
L'accordo di Parigi ha ribadito l'impegno di dare 100 miliardi di dollari all'anno entro il 2020 ma - secondo un rapporto diffuso stamani dall'Oxfam - nel 2015 e 2016 la cifra si è fermata a 48 miliardi. E di questi solo una parte è effettivamente destinata alle misure climatiche.
Stando all'indagine dell'Oxfam, conten...
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i paesi in via di sviluppo non stanno ricevendo, dalla metà ricca del mondo, i fondi promessi loro per la mitigazione e l'adattamento al cambiamento climatico.
L'accordo di Parigi ha ribadito l'impegno di dare 100 miliardi di dollari all'anno entro il 2020 ma - secondo un rapporto diffuso stamani dall'Oxfam - nel 2015 e 2016 la cifra si è fermata a 48 miliardi. E di questi solo una parte è effettivamente destinata alle misure climatiche.
Stando all'indagine dell'Oxfam, contenuta nello studio "Climate Finance Shadow Report 2018", i finanziamenti annunciati dai paesi donatori coinvolgono progetti e aiuti non direttamente legati al cambiamento climatico. In base agli esperti, la somma realmente destinata a mitigazione e adattamento è compresa tra i 16 e i 21 miliardi di dollari all'anno nel 2015 e 2016. "Nonostante le persone nelle isole caraibiche vedano uragani sempre più forti, e altre in Africa siano alle prese con siccità brutali, il flusso di denaro verso i più poveri e vulnerabili al cambiamento climatico rimane tristemente inadeguato", commenta Tracy Carty dell'Oxfam.
Uno dei problemi principali, evidenzia il rapporto, è rappresentato dai donatori che sovrastimano il valore dei fondi forniti, conteggiando sia i progetti in cui il cambiamento climatico è solo un aspetto di un programma più ampio, sia i prestiti e altri tipi di erogazione diversi dalle sovvenzioni.
Per questo l'Oxfam chiede che alla prossima Conferenza delle parti in Polonia i governi si accordino su nuovi standard di contabilità.(ANSA).
L'accordo di Parigi ha ribadito l'impegno di dare 100 miliardi di dollari all'anno entro il 2020 ma - secondo un rapporto diffuso stamani dall'Oxfam - nel 2015 e 2016 la cifra si è fermata a 48 miliardi. E di questi solo una parte è effettivamente destinata alle misure climatiche.
Stando all'indagine dell'Oxfam, contenuta nello studio "Climate Finance Shadow Report 2018", i finanziamenti annunciati dai paesi donatori coinvolgono progetti e aiuti non direttamente legati al cambiamento climatico. In base agli esperti, la somma realmente destinata a mitigazione e adattamento è compresa tra i 16 e i 21 miliardi di dollari all'anno nel 2015 e 2016. "Nonostante le persone nelle isole caraibiche vedano uragani sempre più forti, e altre in Africa siano alle prese con siccità brutali, il flusso di denaro verso i più poveri e vulnerabili al cambiamento climatico rimane tristemente inadeguato", commenta Tracy Carty dell'Oxfam.
Uno dei problemi principali, evidenzia il rapporto, è rappresentato dai donatori che sovrastimano il valore dei fondi forniti, conteggiando sia i progetti in cui il cambiamento climatico è solo un aspetto di un programma più ampio, sia i prestiti e altri tipi di erogazione diversi dalle sovvenzioni.
Per questo l'Oxfam chiede che alla prossima Conferenza delle parti in Polonia i governi si accordino su nuovi standard di contabilità.(ANSA).
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