Secondo gli esperti, però, il "peso" ambientale dellʼuomo sta rallentando rispetto alla crescita economica e della popolazione
L'impatto delle attività umane sull'ambiente è "spaventosamente vasto" e ha alterato "in modo significativo" il 75% del pianeta. L'allarme per la biodiversità globale è stato lanciato da una ricerca condotta dalla fondazione statunitenseWildlife Conservation Society e pubblicata sulla rivista Nature Communications. Secondo gli esperti, però, il "peso" ambientale dell'uomo sta rallentando rispetto alla crescita economica e della popolazione mondiale. Crisi della biodiversità - Lo studio è stato divulgato a pochi giorni dal congresso della Iucn, l'Unione internazionale per la conservazione della natura in programma alle Hawaii. In base all'indagine, con l'alterazione dei tre quarti della Terra "sono alterati in modo significativo" è stato compromesso il 97% delle aree più ricche di specie animali e vegetali. Per questo, rilevano gli scienziati, "c'è poco da meravigliarsi che sia in atto una crisi della biodiversità".
Impatto ambientale rallentato - Tuttavia la ricerca evidenzia come, tra il 1993 e il 2009, la popolazione mondiale sia cresciuta del 19% e l'economia globale del 153%, mentre l'impronta dell'uomo sulla natura è aumentata solo del 9%. "E' incoraggiante vedere che il nostro impatto ambientale si è ampliato a un ritmo più lento rispetto al tasso di crescita economica e demografica - sottolineano gli esperti -. Significa che stiamo diventando più efficienti nel modo in cui utilizziamo le risorse naturali". http://www.tgcom24.mediaset.it/green/biodiversita-in-pericolo-l-uomo-ha-alterato-il-75-degli-habitat-naturali-del-pianeta_3027574-201602a.shtml
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