mercoledì 31 agosto 2016

Audizione in Commissione: "Eventuale conflitto di interesse del vice Presidente M5S deputato Stefano Vignaroli

Resoconti stenografici delle audizioni

XVII LEGISLATURA

Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti

Resoconto stenografico


Seduta n. 113 di Giovedì 28 luglio 2016
Bozza non corretta
INDICE
Sulla pubblicità dei lavori:
Bratti Alessandro , Presidente ... 2 
Comunicazioni del presidente:
Bratti Alessandro , Presidente ... 2 ,
Arrigoni Paolo  ... 3 ,
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 4 ,
Bianchi Stella (PD)  ... 4 ,
Arrigoni Paolo  ... 8 ,
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 8 ,
Nugnes Paola  ... 8 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 10 ,
Nugnes Paola  ... 10 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 10 ,
Nugnes Paola  ... 10 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 10 ,
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 11 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 11
Testo del resoconto stenografico
Pag. 2
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALESSANDRO BRATTI
  La seduta comincia alle 14.
Sulla pubblicità dei lavori.
  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  (Così rimane stabilito).
Comunicazioni del presidente.
  PRESIDENTE. Comunico che nella riunione appena svoltasi dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è stato deliberato che una delegazione della Commissione effettui una missione in Calabria e in Basilicata dal 6 all'8 settembre 2016. Nella medesima riunione è stato inoltre stabilito che la Commissione organizzi il 18 ottobre 2016 un convegno a Roma, presso una sala del Senato, sul tema delle bonifiche e dell'economia circolare collegata al ciclo dei rifiuti, nonché un convegno sul tema dei reati ambientali che si svolgerà ad Ancona il prossimo 21 ottobre. Al riguardo sarà effettuata una missione nelle Marche il 20 e il 21 ottobre 2016.
  Comunico inoltre che sono pervenute alla presidenza della Commissione sollecitazioni a valutare una presunta situazione di conflitto di interesse del vicepresidente della Commissione, deputato Stefano Vignaroli, nell'ambito dell'approfondimento che la Commissione sta svolgendo sulla regione Lazio. Al riguardo, si fa presente che si tratta di una questione di sola opportunità politica, in ordine alla quale la presidenza della Commissione non esercita alcuna competenza e pertanto non può assumere iniziative.Pag. 3
  Do la parola ai colleghi che intendono intervenire.
  PAOLO ARRIGONI. Prendo atto di una sorta di verifica fatta dalla Commissione in ordine alla presenza di conflitti di interesse. Non sapevo di questa cosa e volevo cogliere l'occasione per sentire direttamente dal vicepresidente Vignaroli che cosa è successo. Al di là delle buone intenzioni di un membro di un partito politico, che vede un suo collega alla guida della città di Roma, c'è sempre il problema del rispetto delle regole, dei ruoli, una questione di opportunità politica soprattutto se si ricopre all'interno del Parlamento un ruolo importante come quello di vicepresidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.
  Io ho appreso dalla stampa, come tutti quanti, qualche giorno fa di un incontro, non so se convocato dallo stesso Vignaroli o a cui Vignaroli ha preso parte, in un ufficio, si dice appartenente all'assistente del vicepresidente Vignaroli, quindi non in una sede istituzionale, con delle persone che a quella data (relata refero, riporto sempre articoli di giornali), almeno una parte dei componenti, non avevano a quel punto un ruolo istituzionale per affrontare il problema drammatico dei rifiuti nella città di Roma.
  Personalmente ho anche scritto ai Presidenti delle due Camere per verificare la sussistenza di conflitti di interesse. Poi sentiamo Vignaroli, magari non c'entra niente ed era all'oscuro, però se il vicepresidente Vignaroli in qualche modo ha preso parte, ha avuto contatti con esponenti di società della galassia di Cerroni, che è al centro di un'inchiesta giudiziaria che è all'attenzione della Commissione parlamentare di inchiesta che sta facendo un'indagine sulla regione Lazio, sicuramente c'è un problema enorme come una casa di inopportunità politica.
  Se i fatti letti sul giornale fossero confermati – e qui sta al collega Vignaroli dircelo – sarebbe veramente una questione aPag. 4mio avviso grave, ancorché trattasi di opportunità o inopportunità politica.
  Io comunico quanto ho fatto. Anzi, ho scritto anche a Cantone, perché si parlava, sempre in quell'articolo, di un accordo per il conferimento in impianti di TMB di un maggiore tonnellaggio di rifiuti, quindi ho chiesto se tutto questo fosse avvenuto in un perimetro di regolarità.
  STEFANO VIGNAROLI. Ovviamente non ho intenzione di stare qui a parlare delle sciocchezze scritte sul giornale, perché non ho fatto nessun patto né tantomeno nessun incontro riferito dal giornale. Se ci sono delle violazioni che ho fatto me le fate pervenire per iscritto e poi vi rispondo. Grazie.
  STELLA BIANCHI. Grazie, presidente, anche di questa occasione che abbiamo sollecitato come Gruppo del Partito Democratico. Noi siamo rimasti molto sorpresi nel leggere quell'articolo, soprattutto la sua conclusione, laddove si riporta un post scritto dall'onorevole Vignaroli nel quale egli conferma che è riuscito ad ottenere – «e pensate quanto mi è potuto costare chiedere un favore a Cerroni» scrive – un aumento del conferimento dei rifiuti presumo negli impianti TMB di Malagrotta.
  Vignaroli scrive in questo post su Facebook che viene riportato dalla giornalista di Repubblica che, siccome questo aumento di volume conferito nei due TMB non era superiore ai volumi autorizzati, non ci sarebbe stato motivo di dichiararlo. Tuttavia, siccome appunto Vignaroli tiene molto alla trasparenza ha voluto farlo sapere a tutti, con un post su Facebook nel gruppo Massimina.
  Quindi, presidente, sono rimasta – come credo altri colleghi – a dir poco sorpresa dal leggere queste affermazioni, che purtroppo confermano la sostanza di quanto c'è in quell'articolo. È chiaro che se l'onorevole Vignaroli può dire a tuttiPag. 5quanti che gli è costato moltissimo dover chiedere qualcosa a Cerroni, ma che però ha ottenuto, nei limiti dell'autorizzazione, un aumento del conferimento dei rifiuti nei due TMB attivi di Malagrotta, evidentemente l'incontro c'è stato o comunque c'è stato un interessamento di Vignaroli nell'ottenere il risultato che così è stato descritto dallo stesso Vignaroli.
  Quello che abbiamo appreso in quell'articolo, che io riporto perché è noto a tutti, quindi non rivelo nulla di segreto, è che ci sarebbe stato, c'è stato un incontro convocato il 30 giugno – potrei sbagliare sulla data, ma credo 30 giugno – nello studio dell'architetto Giujusa, collaboratore parlamentare dell'onorevole Vignaroli, divenuto nel frattempo – credo successivamente – assessore in un Municipio di Roma, con l'allora indicata ma non nominata assessora ai rifiuti Muraro, con il presidente del consorzio Colari, che sappiamo tutti essere il consorzio di Manlio Cerroni, con il presidente di AMA Fortini.
  Ora, qui risulta evidente a tutti una totale inopportunità istituzionale, nel senso che al 30 giugno c'era una sola figura istituzionale che poteva e doveva fare riunioni per cercare di affrontare quella che rischia di diventare una vera emergenza conclamata, ma che certamente è già una situazione di fortissimo disagio per i rifiuti a Roma, ed era la sindaca eletta Virginia Raggi, che aveva il dovere di convocare in Campidoglio le persone che secondo lei, e secondo i compiti che le sono assegnati... Quindi, in primis il presidente dell'AMA, ancorché dimissionario al momento della elezione della sindaca Raggi, per cercare di affrontare quella che tutti sapevamo sarebbe diventata una sofferenza della città. Credo che nessuno possa immaginare di non sapere o che neanche la sindaca potesse immaginare che non ci sarebbe stata una sofferenza di questo tipo nella città. Questo, purtroppo, non è successo e questa è una prima enormità istituzionale, se posso definirla così.Pag. 6
  La successiva enormità è che a questa riunione partecipa un deputato, Stefano Vignaroli appunto, che ha un incarico rilevante all'interno della Commissione, perché è vicepresidente della Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo illecito dei rifiuti, ma che, se anche non fosse vicepresidente e fosse solo componente della Commissione, sarebbe comunque molto improprio. Ricordo a tutti noi, cosa che sappiamo benissimo per avere tutti noi piena consapevolezza della Commissione della quale facciamo parte, che questa Commissione ha gli stessi poteri della magistratura inquirente. Quindi, il deputato Vignaroli, componente di una Commissione che ha gli stessi poteri della magistratura inquirente, convoca o partecipa a una riunione sulla situazione di grave disagio dei rifiuti a Roma, alla quale viene convocato appunto l'emissario di Cerroni.
  Questo già sarebbe un elemento significativo. In più, possiamo anche immaginare... La possiamo prendere da due lati: da un lato, gli possiamo fare moltissimi auguri e moltissimi complimenti, perché il deputato Vignaroli, dopo le dimissioni della sua collega Lombardi è entrato a far parte nel direttorio di Roma; dall'altro, ci rimane sempre la perplessità su che cosa è il direttorio di Roma, perché i cittadini di Roma hanno votato per una sindaca, mentre evidentemente si ritrovano tutta la compagnia, la Casaleggio, il direttorio di Roma, i gruppi parlamentari. Ma questa è una valutazione politica, presidente, che quindi ha il valore di una valutazione politica.
  Rimane il fatto, però, che il deputato Vignaroli, essendo entrato a far parte del direttorio di Roma – di questo ci dà notizia lui stesso, aggiornando puntualmente i suoi profili, si definisce così in questo momento, e gli facciamo tutti gli auguri perché gli spettano – partecipa però a una serie di riunioni in quella qualifica, accompagna l'assessore Muraro a fare i sopralluoghi in impianti TMB. E su questo consenta di nuovo unaPag. 7piccola chiosa, perché anche questo è un tratto singolare, ma anche qui se vuole è una valutazione politica o un approfondimento che faremo in una fase successiva. Naturalmente è bene che l'assessore Muraro conosca il funzionamento di impianti, ma diciamo che, per qualche motivo, potevamo immaginare che un pochino li conoscesse, visto che per dodici anni, cioè nella gestione Panzironi-Fiscon, tutti e due in carcere per Mafia Capitale, la Muraro era consulente di AMA, e non una consulente, ma una consulente da 200 mila euro l'anno, con l'incarico di verificare esattamente la rispondenza alla direttiva IPCC di quegli impianti, che ora hanno bisogno di un suo sopralluogo. Consulenza, invece, che non gli è stata confermata ora, ma che per dodici anni ha ricoperto.
  Quindi, dicevo, il deputato Vignaroli, che fa parte di una Commissione che ha questo tipo di poteri che ricordavo, nel suo nuovo incarico di componente del direttorio partecipa ai sopralluoghi insieme ad assessori comunali, regionali eccetera. Presidente, sono a segnalare quella che a me sembra una incompatibilità di fatto tra le due cose. Niente esclude che uno sia membro della Commissione d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti; niente esclude che uno diventi membro di questa nuova entità politica che è il direttorio che affianca la sindaca di Roma. Diciamo che le due cose insieme però creano un conflitto di interessi, perché non si capisce più qual è la distinzione tra controllato e controllore. Ed è un conflitto di interessi enorme quando viene coinvolto Cerroni, che, lo ricordo di nuovo a tutti noi, è rinviato a giudizio per disastro ambientale con dolo.
  Ancora, presidente, un'ultima piccola chiosa: è proprio la presenza in Commissione che non funziona, e anche la presenza di alcuni consulenti della Commissione. Cito il nome di Valeria Allegra, consulente della Commissione, che ha fatto un lavoro per la Commissione che è stato reso pubblico a tuttiPag. 8nonostante fosse riservato – l'opportunità della trasparenza a volte assume dei caratteri di ampiezza che a tratti, invece, non ha – ma che soprattutto è diventata anche lei assessore e vicepresidente del Municipio XII. Quindi, forse la Commissione dovrà riflettere anche sulla opportunità di avere ancora come consulente Valeria Allegra.
  Certamente la differenza tra controllato e controllore è qualcosa che per noi è fondamentale, quindi l'onorevole Vignaroli è incompatibile di fatto con questa Commissione.
  PAOLO ARRIGONI. Nel prendere atto di questo rinvio dell'esercizio della trasparenza da parte del collega Vignaroli, che si rifiuta di rispondere alle domande che ho posto io in questa sede, che ritengo la più opportuna, e mi invita a porre le questioni per iscritto, ecco ti dico subito, Vignaroli, che per iscritto domande non te ne ho fatte perché, come ho già detto prima e lo ricordo, ho già scritto ai Presidenti di Camera e Senato per verificare la sussistenza di conflitti di interesse.
  Comunque, trovo anch'io incompatibile questo doppio ruolo che tu hai assunto. Grazie.
  STEFANO VIGNAROLI. Io non ho nessun doppio ruolo.
  PAOLA NUGNES. Ho ascoltato, ma ho anche letto nei giorni scorsi sulle pagine dei giornali...
  Perché? Se lui adesso, dopo le repliche e i successivi interventi, vuole parlare penso che sia nel suo diritto, quindi io rinuncio...
  Dunque, ho sentito una serie di verbi, cioè «convoca», «decide», «affida incarichi». La collega ha detto «convoca o partecipa»: no, ci sono delle distinzioni chiarissime e io credo che tutto questo sia anche molto chiaro a voi. Adesso ci stiamo raccontando le cose, ma non credo che voi queste cose non lePag. 9comprendiate in maniera molto chiara. Lui ha sicuramente partecipato e non lo ha reso un fatto segreto, ma non ha né convocato né deciso, né affidato incarico a nessuno. Vi invito e invito il collega assente in questo momento a farci vedere le copie, anche una mail firmata dal nostro Vignaroli in cui si sia un invito a un incontro o un atto qualsiasi.
  Tra l'altro, come lui stesso ha detto, lui non fa parte dello staff del direttorio. Il direttorio innanzitutto non esiste; quello che esiste è uno staff. Tutti sapete benissimo che in giurisprudenza quando manca una definizione esatta di un ente o di un elemento si fa per parallelismo. Lo staff non è altro che una segreteria di partito, che però noi abbiamo voluto stabilire in maniera più informale. Di questo staff c'è un elenco, che è stato pubblicato sul blog, dove mai è stato pubblicato il nome di Vignaroli. Quindi, Vignaroli non fa parte dellostaff.
  Cos'è che mi risulta veramente difficile da comprendere? Mi risulta difficile da comprendere che colleghi più navigati di noi non comprendano come sia nella normale attività politica di ognuno di noi partecipare e contribuire sui propri territori, con le proprie competenze, con le proprie esperienze, all'andamento dei fatti. Quindi, tolte tutte le responsabilità, che non sono assolutamente quelle che ci vengono attribuite, c'è semplicemente la partecipazione. E tutti quanti noi lo facciamo, e lo facciamo nei limiti che ci sono consentiti, chiaramente.
  Non stiamo parlando di assessori ai trasporti che fanno parte di Commissioni antimafia oppure di commissariati di circoli PD che fanno anche parte del Copasir, per esempio. No, stiamo parlando semplicemente di contribuire, di portare sul tavolo il proprio contributo di conoscenze.
  Io anche sono stata in prefettura la settimana scorsa a parlare con Cafagna, ma non credo che questo abbia inficiatoPag. 10nulla. Eppure avevo sollecitato la Commissione a incontrarlo. Credo che questa sia una normalissima attività.
  Comprendiamo – anche se veniamo sempre sorpresi dall'accanimento del gioco politico – che chiaramente ogni pagliuzza viene utilizzata ad uso e consumo della propria parte politica. Tuttavia, credo che anche le mie parole siano inutili perché tutto questo è chiaro nelle vostre menti, quindi stiamo facendo soltanto il gioco delle parti.
  PRESIDENTE. Dico una cosa sola che rientra nelle mie competenze. Visto che qui avevamo fatto un accordo tra i partiti politici, ho già detto fuori e ridico qui... Non spetta a me sicuramente decidere sui conflitti, però è evidente che è un tema generale, che abbiamo applicato addirittura a chi si occupava prima – o era coinvolto prima, come amministratore o altro – del proprio territorio. È evidente che nel prosieguo dell'attività sul Lazio e su Roma il ruolo di Vignaroli è diverso rispetto a quello di prima.
  Vorrei che condividessimo questa situazione. Nessuno gli vieterà di venire all'audizione, però, richieste di documenti...
  PAOLA NUGNES. Tu sei relatore dell'approfondimento Campania, laddove il Presidente della regione è del PD. Allora...
  PRESIDENTE. Io non sono né stato eletto in Campania... Forse non ci siamo capiti. Visto che c'eri anche tu, adesso non pigliamoci in giro... Visto che c'eri anche tu quando abbiamo deciso un atteggiamento tra persone corrette...
  PAOLA NUGNES. Però questa mi sfugge, perché non riesco...
  PRESIDENTE. Non è che ti sfugge. Tu non fai la relatrice della Campania e io non farò mai il relatore dell'Emilia-Romagna, la Puppato non fa la relatrice del Veneto.Pag. 11
  Nel momento in cui c'è un interesse, chiedo per correttezza fra di noi che ci sia questo atteggiamento.
  STEFANO VIGNAROLI. Sicuramente era condivisa la scelta che il relatore non potesse essere della stessa regione di appartenenza. Quindi, mi sembra giusto e di buonsenso questo, al di là della fuffa politica su altre cose.
  Questa è una regola corretta di buonsenso che abbiamo scelto insieme dall'inizio, quindi mi sembra il minimo.
  PRESIDENTE. Prendiamo atto delle opinioni espresse e dichiaro conclusa la seduta.
  La seduta termina alle 14.30.

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