Collegato ambientale, cosa sta succedendo in Italia? Già lo scorso maggio in merito al collegato ambientale si parlava di scadenza dei termini di legge e di nessun decreto attuativo diventato effettivo.
Il 14 luglio 2016 il Ministero dell’Ambiente aveva pubblicato una nota in merito al decreto attuativo del collegato ambientale con l’approvazione della Conferenza Stato-Regioni per dare l’avvio operativo alle Autorità di Bacino distrettuali, definendo la governance per la pianificazione in materia di acque e di difesa del suolo.
Oggi, al 30 agosto, mancano ancora i decreti attuativi per i servizi ecosistemici che secondo la definizione dell’Ispra comprendono servizi di fornitura o approvvigionamento di beni come cibo, acqua, legname, combustibile e altre materie prime e servizi di regolazione dedicati al clima, all’aria, alle acque, alla formazione del suolo e all’assimilazione dei rifiuti, la creazione di habitat naturali, la conservazione della biodiversità e la protezione della natura come patrimonio con benefici non materiali tra cui l’arricchimento spirituale e intellettuale e i valori estetici e ricreativi di cui la popolazione può beneficiare.
Il termine ultimo per adottare i decreti legislativi per l’attuazione dell’articolo 70 del collegato ambientale, che riguarda l’introduzione dei sistemi di rimunerazione dei servizi ecosistemici e ambientali è scaduto da ormai un mese.
Siamo dunque ancora in attesa dell’emanazione del relativo decreto legislativo. La remunerazione coinvolge quelle persone che nella loro attività si occupano della protezione e della tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e del paesaggio.
Possiamo pensare, ad esempio, a soggetti che lavorano in agricoltura il cui obiettivo non è sfruttare i suoli ma cercare di mantenere in equilibrio la salute dei terreni con un’attività produttiva svolta secondo criteri sostenibili.
I servizi ecosistemici e ambientali dovranno diventare una fonte di remunerazione aggiuntivaper chi si occupa del territorio, tutelandolo, ma per comprendere se ciò accadrà veramente bisognerà attendere che il Governo si rimetta in moto e decida di rendere noti i decreti attuativi del collegato ambientale proprio per quanto riguarda i servizi ecosistemici. In questo modo i cittadini che già lavorano a diretto contatto con l’ambiente e il territorio saranno ancora più incentivati ad operare per la sua tutela.
Il collegato ambientale è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 18 gennaio 2016 come leggeche contiene misure in materia di tutela della natura e sviluppo sostenibile, valutazioni ambientali, energia, acquisti verdi, gestione dei rifiuti e bonifiche, difesa del suolo e risorse idriche.
Sappiamo che in Italia, le questioni legate alla protezione del territorio dovrebbero essere sempre di massima importanza, ma ancora una volta siamo di fronte ad un ritardo da parte del Governo. Dovremo attendere dunque, per comprendere che ne sarà dei decreti attuativi sui servizi ecosistemici.
Marta Albèhttp://www.greenbiz.it/panorama/news/15063-collegato-ambientale-decreti?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter
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