Mercoledì 17 Settembre 2014
L'Arpa Umbria ha realizzato uno studio, all’interno delle sue attività per la valutazione della qualità dell’aria, per valutare i possibili impatti nelle concentrazioni di inquinanti in aria che impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biomasse possono provocare tramite le proprie emissioni.
Sono stati selezionati quattro impianti nel territorio regionale che utilizzano diversi tipi di biomasse con diverse caratteristiche tecniche di generazione ed emissione ma con potenze termiche ed elettriche paragonabili.
Gli impianti studiati
Gli impianti studiati a tal fine hanno caratteristiche tecniche differenti ma con potenze termiche ed elettriche paragonabili. Questi sono:
1. Impianto n. 1 (Umbertide) - motori alimentati a syngas prodotto da legna vergine;
2. Impianto n. 2 (Avigliano Umbro) - caldaia in assetto cogenerativo alimentata a cippato da legno vergine;
3. Impianto n. 3 (San Giustino) - caldaia alimentata da scarti di lavorazione del legno;
4. Impianto n. 4 (Narni) - motori a combustione interna alimentati a biogas da digestione anaerobica di rifiuti a matrice organica.

Quattro simulazioni
Sono quindi state realizzate quattro diverse simulazioni per le rispettive aree e, in ciascuna, sono stati valutati gli impatti al suolo dovuti alle emissioni di PM10 e NOX dai camini previsti nelle rispettive autorizzazioni alle emissioni in atmosfera.
Qui sotto le conclusioni dello studio.


http://www.casaeclima.com/ar_19444__ITALIA-Ultime-notizie-biomasse-impianti-emissioni-inquinamento-qualit-dellaria-arpa-umbria-Qualit-dellaria-quanto-inquinano-gli-impianti-a-biomasse.html

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