domenica 8 novembre 2015

Emiliano e il gasdotto Tap: "Spostiamolo dal Salento a Brindisi per alimentare la centrale Enel"

Il governatore sul progetto che sta spaccando la Puglia: "Ci sarà un motivo se tutti ci chiedono di non toccare una fra le più belle spiagge della nostra regione". E sull'Ilva: "I commissari dicano la verità" "Sulla Tap non ci sono ideologie e non c'è marketing elettorale, non devo accontentare né la piazza né alcun gruppo di potere. Si può far meglio di quanto si pensava. Se tutta Puglia si chiede perché il gasdotto Tap deve approdare su una delle più belle spiagge dell'Adriatico qualche ragione ci sarà? Se spostiamo l'approdo 100 chilometri più a nord e ci impegniamo ad azzerare i tempi di questo spostamento, se poi con quel gas alimentiamo la centrale Enel Cerano e in parte la stessa Ilva, eliminando il carbone inquinante, ecco: è una di quelle cose che rappresentano un'idea di sviluppo che mi piace": è la visione del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla controversa questione della Tap

"Quanto alla polemica sulla trivellazione dell'Adriatico, io dico che vogliamo partecipare alla discussione. Invece lo Sblocca- Italia esclude le Regioni dalla discussione ma visto che siamo eletti non c'è ragione per escluderci. Quest'atteggiamento non nasce da una logica del no. A me non piace il ragionamento di una vecchia sinistra che cavalca i drammi della società perché non governerà mai. A me non interessa, noi siamo la sinistra che vuole fare, quagliare soluzioni e decidere ma non stare al servizio di nessuno; né delle multinazionali né del petrolio né dell'energia. Non stiamo nè con quelli che sfruttano la pancia della gente nè con quelli che hanno i soldi".

Quanto all'alta velocità ferroviaria sulla tratta Napoli-Bari, Emiliano ha detto che "è stato un progetto spinto soprattutto da Bari, sia dal Comune che dalla Regione. Perché la Campania di Caldoro è stata fredda all'inizio. Poi si è ravveduto. Il progetto presentato da Michele Elia è fatto con grande intelligenza. E' modulare, e anziché mirare a un'opera faraonica è progettato a moduli. Immediatamente alcuni moduli inizieranno a far guadagnare molti minuti. La fine di quest'opera è prevista per il 2025-2026".

Capitolo Ilva: Emiliano ha attutito la polemica con Piero Gnudi e i commissari: "Hanno un compito sovrumano, quello che io chiedo è raccontare al governo le cose come stanno. Se è vero che l'Ilva perde 40-50 milioni al mese e se è vero che questa gestione sta determinando un default,
 bisogna che la gente lo sappia, anche perché lo Stato ha appena investito lì 1,2 miliardi di soldi pubblici e dobbiamo essere sicuri che quei soldi consentano di azzerare pericolosità di fabbrica". Emiliano si è anche detto convinto che "Matteo Renzi ha nel cuore sul Sud la stessa spina che ho io, ma io penso che il Sud bene incoraggiato possa rispondere bene e aiutare il Paese a uscire dalla crisi, e penso che prima o poi lo convincerò" http://bari.repubblica.it/cronaca/2015/11/08/news/tap-126875859/?ref=HREC1-9

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