Le isole Mashall, con i loro 50mila abitanti, rischierebbero di essere sommerse dal mare se il vertice Onu sul clima di Parigi fallisse. A lanciare l'allarme è il ministro degli Esteri delle isole pacifiche, Tony de Brum.
Intervistato da Al Jazeera e dall'Huffington Post, de Brum ha spiegato la necessità di contenere l'aumento delle temperature mondiali entro i due gradi centigradi, e possibilmente entro 1,5 gradi. Un aumento superiore "significherebbe che le isole sarebbero sommerse. Per le Marshall, per i 39 atolli della Micronesia, per le Maldive superare i due gradi sarebbe una catastrofe".
Il ministro ha evidenziato l'importanza di fare presto e di fissare un ciclo di negoziati di 5 anni. "Impostare un piano decennale nel 2020 comporterebbe ritornare al tavolo dei negoziati tra 15 anni: troppo tempo per le piccole isole vulnerabili", ha detto. "Si raggiungerebbe il punto in cui le conseguenze irreversibili del cambiamento climatico sarebbero maggiori di quelle risolvibili. Adattarsi e contrastare il cambiamento climatico diventerebbe molto più costoso. Dobbiamo fare qualcosa adesso". (ANSA).
Intervistato da Al Jazeera e dall'Huffington Post, de Brum ha spiegato la necessità di contenere l'aumento delle temperature mondiali entro i due gradi centigradi, e possibilmente entro 1,5 gradi. Un aumento superiore "significherebbe che le isole sarebbero sommerse. Per le Marshall, per i 39 atolli della Micronesia, per le Maldive superare i due gradi sarebbe una catastrofe".
Il ministro ha evidenziato l'importanza di fare presto e di fissare un ciclo di negoziati di 5 anni. "Impostare un piano decennale nel 2020 comporterebbe ritornare al tavolo dei negoziati tra 15 anni: troppo tempo per le piccole isole vulnerabili", ha detto. "Si raggiungerebbe il punto in cui le conseguenze irreversibili del cambiamento climatico sarebbero maggiori di quelle risolvibili. Adattarsi e contrastare il cambiamento climatico diventerebbe molto più costoso. Dobbiamo fare qualcosa adesso". (ANSA).
Nessun commento:
Posta un commento