martedì 8 settembre 2015

commissione ecomafie Marino e Zingaretti "Sistema rifiuti stabile". "No, è fragile e nessuno paga"

Comune e Regione vanno in direzioni opposte. In commissione Ecomafie va in scena la tragicommedia dei rifiuti tra Marino e Zingaretti


Comune e Regione vanno in direzioni opposte. Questa la sensazione dopo l'audizione in Commissione Ecomafie del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il sindaco di Roma, Ignazio Marino.
"Voglio sottolineare che dalla proiezione dei dati in nostro possesso l'impianto di gassificazione di Albano, autorizzato e mai realizzato da anni, a nostro giudizio non serve alla chiusura del ciclo dei rifiuti che, nella nostra regione, ha raggiunto a questo punto un suo equilibrio - ha detto il presidente della Regione Lazio sottolineando come il dato della differenziata si sta consolidando dal 26% del 2013 al circa 40% del 2014.

Un quadro di equilibro non confermato però dal sindaco di Roma, Ignazio Marino che parla di come il "sistema impiantistico laziale presenta fragilità, rigidità e precarietà che danno luogo a frequenti interruzioni di servizio e lasciano incombenti minacce di crisi nel ciclo di trattamento e smaltimento.
Il ciclo dei rifiuti di Roma si trova a collassare nel caso di momentanea indisponibilità di una sola linea di trattamento meccanico biologico o di termotrattamento (l'inceneritore di Colleferro, ad esempio, è vetusto e spesso interrompe le lavorazioni per guasti e manutenzioni straordinarie), ovvero per circostanze extraterritoriali, quali, a titolo di esempio, il fermo di impianti di incenerimento, di recupero o di smaltimento di altre regioni utilizzati dagli operatori della Capitale".
Inoltre, "l’impossibilità di utilizzare tutte le poche linee di trattamento e recupero disponibili o di accedere in serenità agli smaltimenti ha, come immediato riverbero, l'impossibilità di svolgere ordinatamente i servizi di rimozione e raccolta dei rifiuti urbani dalle aree pubbliche". Per il primo cittadino, la fragilità del sistema "è marcatamente segnata dal fatto che non esiste, nel perimetro dell'area metropolitana di Roma, alcun sito di stoccaggio temporaneo di rifiuti urbani, i quali, una volta raccolti, devono per forza essere conferiti agli impianti di trattamento meccanico biologico o ai tritovagliatori. Resi indisponibili questi - o parte di essi - e in assenza di siti di stoccaggio provvisorio, - ha concluso - i rifiuti restano sulle strade".
"Inoltre - ha aggiunto Marino - stiamo scoprendo che ci stiamo confrontando a Roma con un dato molto importante di elusione totale. In alcune strade commerciali dove ci sono molti negozi l'elusione che abbiamo arriva al 30%. Immaginate una strada di Roma dove il 30% dei negozi non ha mai pagato l'Ama, non risultano all'azienda. Se improvvisamente avessimo un 30% che inizia a pagare - ha concluso il primo cittadino - possiamo arrivare nei prossimi anni a una diminuzione della tariffa del 10%". http://www.affaritaliani.it/roma/sistema-rifiuti-stabile-no-fragile-nessuno-paga-382237.html

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