(ANSA) - ROMA, 30 SET - L'abolizione del divieto all'export del greggio in Usa, su cui la settimana prossima voterà la Camera, "non tiene conto delle conseguenze sulla natura: aumentare la produzione di petrolio andrà a degradare ulteriormente oltre 4mila km quadrati di habitat, minacciando le specie a rischio e pregiudicando anche le esperienze di milioni di cacciatori, pescatori e altri amanti dell'outdoor, insieme ai posti di lavoro collegati a queste attività". Lo scrive Collin O'Mara, presidente e ceo della National Wildlife Federation statunitense, in un intervento sul Wall Street Journal in cui chiede al congresso di introdurre misure a tutela della fauna e delle risorse naturali.
O'Mara sottolinea la necessità di investire 1,3 miliardi di dollari all'anno nella conservazione e nel recupero delle specie a rischio di estinzione, e di rinnovare in modo permanente il Fondo per la conservazione della terra e dell'acqua, cui destinare 900 milioni di dollari all'anno.
Accanto a questo, il presidente dell'organizzazione ambientalista chiede un'estensione a lungo termine degli incentivi per le energie rinnovabili e l'imposizione di standard elevati alle compagnie petrolifere, in modo da ridurre il loro impatto sull'ambiente e sulla salute pubblica.(ANSA).
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O'Mara sottolinea la necessità di investire 1,3 miliardi di dollari all'anno nella conservazione e nel recupero delle specie a rischio di estinzione, e di rinnovare in modo permanente il Fondo per la conservazione della terra e dell'acqua, cui destinare 900 milioni di dollari all'anno.
Accanto a questo, il presidente dell'organizzazione ambientalista chiede un'estensione a lungo termine degli incentivi per le energie rinnovabili e l'imposizione di standard elevati alle compagnie petrolifere, in modo da ridurre il loro impatto sull'ambiente e sulla salute pubblica.(ANSA).
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