domenica 6 settembre 2015

come nel Lazio: LAVELLO Rifiuti: il Far west lucano e la politica con le braghe calate Gervasio (M5S): La Regione supplica chi inquina

È la solita notizia, una conferma, la Regione Basilicata con le brache calate tratta con Edf Fenice per far rispettare un’autorizzazione concessa con superficialità e ancora non rispettata (L’autorizzazione - Aia - è stata impugnata davanti al Tar da undici attivisti del M5S di Lavello). La Regione supplica inutilmente Fenice Edf di rispettare le regole, possibile che non sia ancora chiaro che non gli interessa? Inquinano da 15 anni senza problemi e oggi licenziano senza problemi, al danno la beffa finale. La politica delle brache calate non si è ancora accorta che in Basilicata non ci sono impianti per il trattamento della differenziata (inoltre la raccolta è ancora a livelli da terzo mondo), o forse lo sanno ma pensano di far fare affari a qualche amico. Oggi Comuni come Matera o Miglionico non sanno dove conferire l’immondizia, tutto fa il gioco di chi, privato o multinazionale, gestisce gli impianti di trattamento, gli inceneritori o le discariche, almeno quelle poche ancora in regola. I prezzi per il conferimento si raddoppiano e il cittadino vede aumentare la bolletta della Tares, oltre che i disservizi della raccolta, bloccata perché la discarica ha dei problemi. Come mai la Regione Basilicata che ha nel bilancio miliardi di euro, riesce a trovare risorse solo per foraggiare le “Partecipate”, i cosiddetti “Enti inutili” o “Enti riposo” e non investe in impianti per il trattamento della quota di rifiuti organici, plastiche, metalli, vetro e carta… che in fondo sono materiali e non rifiuti? Nell’area industriale di S.Nicola di Melfi è in arrivo un impianto di trattamento dell’organico per realizzare compost e ricavare bio-gas, come mai si lascia il pallino al privato? Si tratta di un impianto che tratterà 120.000 t/a di materiale, non è propriamente un’impresa di artigianato locale. Avrà un impatto sul territorio enorme, ma un ritorno economico trascurabile che riguarderà esclusivamente l’esigua forza lavoro. Perché non trarre beneficio economico per tutti i residenti della Basilicata costruendo e gestendo impianti del genere, piuttosto che cedere al privato l’iniziativa e poi pretendere “controlli e monitoraggi” che non saranno mai rispettati? Fenice insegna, un’esperienza di 20 anni di promesse mancate e di inquinamento assicurato! Purtroppo siamo al far-west in Basilicata, la politica è assente, non c’è progetto per questa regione che tenga, tutto è affidato al caso e siamo sempre in clima di emergenza, clima essenziale per fare affari ai danni dei cittadini. P.S. Abbiamo effettuato un visura camerale della società Ener Compost s.r.l. con sede a Gricignano di Aversa (Caserta), risulta questo: Amministratore unico il Sig. Perillo Francesco, capitale sociale 2.000 euro, impresa "Inattiva".
Giancarlo Gervasio - Consigliere comunale M5S Lavello http://basilicata.basilicata24.it/lopinione/interventi-commenti/rifiuti-far-west-lucano-politica-braghe-calate-18366.php

Sab, 05/09/2015 - 17:47 

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